La storica testata trade Fashion chiude dopo oltre 50 anni

La storica testata trade Fashion Magazine cessa la sua pubblicazione. Il Dfv Mediagroup, in qualità di unico socio e casa madre, ha deciso di chiudere la società Edizioni Ecomarket Srl mediante liquidazione volontaria con effetto immediato, si apprende dal sito della testata. “Nonostante l’aumento del numero di utenti e di lettori delle offerte editoriali, non è stato possibile raggiungere i risultati economici necessari per finanziare la società, a causa della mancanza di ricavi pubblicitari”. La testata fondata da Gianni Bertasso è stata un punto di riferimento rilevante per tutti gli attori del fashion system italiano, dalle casa di moda agli imprenditori passando per buyer, showroom e colleghi giornalisti.

Nel 1970 Bertasso venne nominato direttore di G.T. Giornale Tessile, dieci anni dopo ne assunse il controllo fondando Fashion, il settimanale della moda italiana che nel 1999 venne ceduto al gruppo editoriale tedesco.

“Con grande rammarico dobbiamo interrompere le nostre attività imprenditoriali dirette in Italia. Desideriamo esprimere un sincero ringraziamento a tutti i collaboratori per il loro straordinario impegno negli ultimi anni. A causa dei profondi cambiamenti strutturali nel mercato, con budget pubblicitari notevolmente ridotti nella comunicazione specializzata, non è più possibile garantire un finanziamento sostenibile della società”, dichiara Markus Gotta, membro dell’executive board del Dfv.

“Chiudiamo con amarezza, ma anche con tanta gratitudine verso chi ci ha letto per una vita intera, chi ci ha scoperto da poco, chi ci ha sostenuto e chi ci ha messo in discussione – scrivono i membri della redazione diretta da Tobias Bayer -. Ogni sguardo su queste pagine ci ha reso vivi. Speriamo che questa non sia una fine che cancella, ma una chiusura che lascia tracce. Più di cinquant’anni di parole, immagini, idee, intuizioni restano lì, pronte a ricordarci perché abbiamo iniziato e proseguito in questa avventura, affrontando le difficoltà fino all’ultimo”.

“È una decisione dolorosa, che purtroppo rispecchia i tempi che stiamo vivendo – riflette nel suo ultimo editoriale Bayer -. Ogni giorno su Fashion abbiamo scritto di quanto siano grandi le sfide per il settore della moda e di quanto sia sotto pressione l’intero sistema made in Italy con le sue numerose piccole e medie imprese. Fashion, in quanto media B2B che fa parte di questo sistema, ha naturalmente risentito di tutte queste difficoltà”.