La Grande Barriera Corallina è molto indebolita, nuovo forte calo della copertura corallina

Agosto 7, 2025 - 09:30
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La Grande Barriera Corallina è molto indebolita, nuovo forte calo della copertura corallina

Secondo il Great Barrier Reef Annual Summary Report Coral Reef Condition 2024/2025” dell’Australian Institute of Marine Science (AIMS) del governo federale dell’Australia, «La copertura di corallo duro nella Grande Barriera Corallina è diminuita notevolmente rispetto agli alti livelli degli ultimi anni, tornando a livelli prossimi alla media a lungo termine, evidenziando un nuovo livello di volatilità» .

Dda quando l'AIMS ha iniziato il monitoraggio 39 anni fa, la Grande Barriera Corallina ha registrato il più grande declino annuale della copertura corallina in due delle sue tre regioni: nella regione settentrionale (da Cape York a Cooktown) di un quarto (dal 39,8% al 30%); nella regione centrale (da Cooktown a Proserpine) del 13,9% (dal 33,2% al 28,6%); nella regione meridionale (da Proserpine a Gladstone) di quasi un terzo (dal 38,9% al 26,9%).

L’AIMS evidenzia che «Questo è stato causato principalmente dallo stress termico indotto dai cambiamenti climatici, che ha portato alla mortalità dei coralli a seguito dell'evento di sbiancamento di massa del 2024, ma anche dall'impatto dei cicloni e dalle infestazioni di stelle marine corona di spine».

Mike Emslie, Il responsabile del Long-Term Monitoring Program (AIMS LTMP), ha fatto notare che «Gli effetti delle notevoli perdite regionali nella copertura di corallo duro sono stati attenuati dai livelli record raggiunti prima dello sbiancamento. Le perdite record di coralli duri di quest'anno sono il risultato di un'elevata percentuale, dovuta al livello record degli ultimi anni. Stiamo assistendo a una maggiore volatilità nei livelli di copertura corallina dura. Questo è un fenomeno emerso negli ultimi 15 anni e indica un ecosistema sotto stress. Abbiamo visto la copertura corallina oscillare tra minimi e massimi record in un lasso di tempo relativamente breve, mentre in precedenza tali fluttuazioni erano moderate».

Il riepilogo annuale 2025 dell’AIMS LTMP riporta i risultati delle indagini sulla barriera corallina da agosto 2024 a maggio 2025 e valuta l'impatto dell'evento di sbiancamento di massa del 2024. Sono state esaminate in totale 124 barriere coralline e ne è emerso che «La maggior parte delle barriere coralline (77) ha registrato una copertura di corallo duro tra il 10% e il 30%, 33 barriere avevano una copertura di corallo duro tra il 30% e il 50%, mentre due barriere avevano più del 75% e due barriere meno del 10%».

L’amministratrice dell’AIMS, Selina Stead, ha evidenziato che «L'evento di sbiancamento di massa del 2024 fa parte di un evento globale iniziato nel 2023 nell'emisfero settentrionale. Si è trattato del quinto sbiancamento di massa sulla Grande Barriera Corallina dal 2016 e ha avuto l'impatto spaziale più grande mai registrato, con una prevalenza di sbiancamento da elevata a estrema nelle tre regioni. Quest'anno le barriere coralline dell'Australia Occidentale hanno anche subito il peggior stress termico mai registrato. E’ la prima volta che assistiamo a un singolo evento di sbiancamento che colpisce quasi tutte le barriere coralline australiane. Gli eventi di sbiancamento di massa stanno diventando più intensi e si verificano con maggiore frequenza, come dimostrano gli eventi di sbiancamento di massa del 2024 e del 2025. Questa è stata la seconda volta in un decennio che la barriera corallina ha subito uno sbiancamento di massa in due anni consecutivi. Questi risultati forniscono una solida prova del fatto che il riscaldamento degli oceani, causato dal cambiamento climatico, continua ad avere un impatto rapido e sostanziale sulle comunità coralline della barriera corallina. Il futuro delle barriere coralline mondiali dipende da una drastica riduzione delle emissioni di gas serra, dalla gestione delle pressioni locali e regionali e dallo sviluppo di approcci che aiutino le barriere ad adattarsi e a riprendersi dagli impatti del cambiamento climatico e di altre pressioni».

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Redazione Eventi e News Redazione Eventi e News in Italia