La maggior parte degli apparecchi Apple spediti negli Usa proviene da India e Vietnam

Apple ha riferito che la maggior parte dei suoi dispositivi destinati al mercato statunitense nel trimestre di giugno sarà prodotta in India e Vietnam, nel tentativo di rassicurare gli investitori preoccupati per l’impatto sulle operazioni aziendali dei draconiani dazi imposti dagli Usa alla Cina.

Il colosso tecnologico di Cupertino è stato tra i più colpiti il mese scorso a causa della sua esposizione alla Cina, bersaglio principale della politica tariffaria globale del presidente Usa Donald Trump. La maggior parte dei dispositivi Apple viene assemblata nel Paese asiatico e gli investitori osservano con attenzione gli sforzi dell’azienda per spostare l’assemblaggio finale dei prodotti destinati agli Stati Uniti verso l’India e altri Paesi.

Le azioni Apple hanno ceduto ieri circa il 4 per cento nelle contrattazioni after-hours. L’ad Tim Cook ha dichiarato che in assenza di mutamenti nelle politiche di Washington, nel solo trimestre di giugno i dazi aggiungeranno 900 milioni di dollari ai costi dell’azienda, cifra che potrebbe aumentare nei trimestri successivi. Cook ha inoltre sottolineato che l’impatto dei dazi nel trimestre di marzo è stato limitato. Apple ha riportato un aumento delle vendite nel periodo gennaio-marzo, trainato in parte dalla maggiore domanda di iPhone e dal lancio del nuovo modello economico 16e. Le vendite complessive sono aumentate del 5 per cento, raggiungendo i 95 miliardi di dollari, superando le aspettative degli analisti. L’utile netto del periodo è stato di 24,8 miliardi di dollari, in crescita di quasi il 5 per cento rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente. Le vendite di iPhone sono aumentate del 2 per cento.

Durante una call con gli analisti, Cook ha affermato che la “maggior parte” degli iPhone venduti negli Stati Uniti nel trimestre di giugno proverrà dall’India, mentre “quasi tutti” gli altri dispositivi – inclusi iPad, Mac, Apple Watch e AirPods – saranno prodotti in Vietnam. L’ad ha aggiunto che Apple continuerà a diversificare la propria catena di approvvigionamento, allontanandosi dalla dipendenza dalla Cina. “Abbiamo capito tempo fa che concentrare tutto in un solo luogo comportava rischi eccessivi”, ha dichiarato Cook.

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