La moda ora va in buca con il golf: il mercato toccherà i 4 miliardi nel 2025

Dopo il calcio e il tennis, ora la moda scommette anche sul golf. Al punto che il crescente interesse per questo sport e per la sua estetica è arrivato a trainare i conti dei colossi dello sportswear. È il caso di Misto Holdings, il gruppo coreano guidato da Keun-Chang Yoon, proprietario di Fila, che nei primi mesi del 2025 ha registrato un’accelerazione del 4,6%, sostenuta proprio dalle solide performance del brand Acushnet, sua controllata statunitense specializzata nel golfwear.
Una performance che riflette un trend più ampio e strutturale: secondo Business Research Company, il mercato globale dell’abbigliamento da golf (escluse le attrezzature) ha raggiunto nel 2024 un valore stimato di oltre 3,3 miliardi di dollari (2,8 miliardi di euro) e potrebbe toccare i 4 miliardi nel 2025, superando i 5 miliardi entro il 2030, con un cagr del 7 per cento.
Se fino a pochi anni fa il golf era percepito come uno sport statico e poco accessibile, oggi è entrato nell’immaginario fashion come simbolo di soft power, eleganza sportiva e rigore estetico. A livello finanziario, si sta rivelando per le aziende un driver ad alta marginalità, con un ritorno sugli investimenti superiore rispetto ad altre categorie sportswear, anche grazie al posizionamento elevato e ai prezzi medi unitari più alti.
Negli ultimi anni, soprattutto dopo la pandemia, sono nati diversi marchi di abbigliamento streetwear ispirati all’estetica del golf e molti brand già affermati hanno creato capsule collection dedicate proprio a questo sport. Tra le ragioni del successo di questo sport c’è – con tutta probabilità – il fatto che sia stata una delle prime attività all’aperto a cui è stato consentito tornare dopo il lockdown, attirando l’interesse di molti giovani soprattutto in Asia e Nord America, e di un numero crescente di donne.
Secondo quanto riportato dalla United States Golf Association, questo ha portato a un incremento del 9% dei partecipanti solo tra il 2023 e il 2024. Anche i media hanno catalizzato questo crescente interesse con contenuti a tema golf-core, tra sfilate, look ispirazionali e lifestyle che hanno restituito nuova attrattiva a questo sport. Esattamente come è accaduto con il tennis o il calcio, l’abbigliamento da golf sta progressivamente uscendo dal green, conquistando anche i look quotidiani con un’estetica ibrida che fonde performance sportiva e stile preppy.
Dopo aver vestito il Team Europe nel 2023 in occasione della Ryder Cup, Loro Piana, ad esempio, ha rafforzato il suo legame con il mondo del golf grazie alla nuova Golf Capsule, lanciata lo scorso aprile: capi con prezzi che spaziano da 220 euro per un foulard in seta a 17 mila euro per una borsa da golf in lana vergine e seta. Allo stesso modo, a gennaio 2025 Dior ha lanciato una capsule uomo interamente dedicata al golf, presentata insieme alla collezione pre-fall. Tra i brand che nell’ultimo anno hanno guardato con attenzione a questo sport figurano anche Brioni, Berluti e Aimé Leon Dore, che ha reinterpretato il golfwear con il suo stile vintage da black dandy. Ma anche il mondo del golf guarda con crescente interesse alla moda. Il golfista americano Tiger Woods ha lanciato lo scorso anno il suo marchio di abbigliamento athluxury, Sun Day Red, mentre il brand specializzato Malbon ha attivato una serie di collaborazioni con nomi noti come Jimmy Choo, New Balance e Adidas.
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