La TV generalista regge ancora il confronto con le piattaforme on demand?

Lug 22, 2025 - 05:00
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La TV generalista regge ancora il confronto con le piattaforme on demand?

Telecomandi, applicazioni, schermi di ogni formato: l’offerta audiovisiva italiana si è dilatata al punto da trasformare il soggiorno in un vero centro mediatico. Se, da un lato, i palinsesti tradizionali restano un’abitudine radicata, dall’altro la crescita dei servizi on demand ha ridefinito aspettative, ritmi di visione e modelli di business. Sorge allora una domanda di fondo: la televisione “di una volta” possiede ancora la forza per competere con cataloghi on demand sempre più ricchi e personalizzati?

La televisione in Italia

Questo sito di casino online ha pubblicato di recente un’analisi che fotografa la situazione degli ascolti nazionali. Dall’indagine emerge come, nonostante l’ampiezza dei cataloghi digitali, i canali in chiaro continuano a raccogliere fasce consistenti di pubblico, specialmente nelle ore serali comprese fra le 20:30 e le 23:00.

Un dato confortante, se si considera la disponibilità, spesso illimitata, di contenuti in rete. Lo stesso report cita i programmi televisivi molto seguiti nel Paese, confermando il coinvolgimento di quiz show, talent e reality. La concorrenza, dunque, si gioca su un terreno in cui abitudini consolidate incontrano offerte nuove.

Come cambiano le abitudini di fruizione

L’utente contemporaneo alterna la diretta alle maratone on demand con una certa elasticità. Da una parte, l’appuntamento fisso con il telegiornale della sera mantiene un valore rituale: crea coesione sociale, fornisce punti di riferimento e indica un ordine della giornata.

Dall’altra parte, la visione “tutto e subito”, resa possibile anche da algoritmi capaci di suggerire serie in base alla cronologia, invita a consumare episodi in sequenza, spesso fuori da qualsiasi schema orario. Ne derivano due modalità opposte: fruizione lineare e visione su richiesta, coesistenti nella stessa famiglia e a volte sul medesimo dispositivo.

Punti di forza della TV generalista e del sistema on demand

Il mercato italiano, per ora, non suggerisce un vincitore assoluto. Gli share delle reti tradizionali restano elevati, mentre i minuti trascorsi sulle applicazioni on demand crescono a doppia cifra, specialmente nella fascia di utenti tra 18 e 34 anni.

Si delinea quindi una situazione complementare: la TV lineare offre informazione, grandi show e sport; le piattaforme rispondono con intrattenimento personalizzato, serie internazionali e la possibilità di recuperare di titoli cult a orari flessibili.

Per quanto riguarda la TV generalista, bastano un’antenna e un televisore per ricevere i principali canali. Nessun abbonamento, nessuna registrazione: un vantaggio non trascurabile per fasce di pubblico che non vogliono rivolgersi al digitale.

Nei canali generalisti, inoltre, viene spesso privilegiata la produzione locale, con fiction ambientate in contesti riconoscibili, approfondimenti su cronache nazionali, volti familiari.

Le piattaforme in rete, per quanto riguarda i vantaggi, offrono cataloghi sconfinati con migliaia di titoli, dal cinema d’autore alle miniserie internazionali. C’è anche l’aspetto della personalizzazione dell’esperienza, grazie a playlist automatiche, a suggerimenti basati sui gusti personali e a funzioni che permettono di riprendere la visione da dove si era interrotta.

Le serie TV on demand sono spesso caratterizzate dall’assenza di interruzioni pubblicitarie: la visione continua aumenta la soddisfazione, soprattutto durante le lunghe sessioni. Infine, non bisogna dimenticare che sul web le nuove uscite sono rilasciate con cadenza regolare e questo assicura la freschezza dell’offerta, spingendo l’utente al rinnovo dell’abbonamento.

Interessante è anche il ruolo della tecnologia a disposizione degli utenti. Le smart TV di ultima generazione, infatti, propongono sistemi che affiancano i canali terrestri alle applicazioni per la visione tramite internet. Questo non fa altro che ridurre la distanza percepita fra i due ambienti di fruizione.

Inoltre, le produzioni originali commissionate dai broadcaster nazionali per la messa in onda tradizionale finiscono spesso, a distanza di pochi giorni, nei cataloghi digitali dello stesso gruppo editoriale. E questo principio mette ancora più in evidenza l’idea di un sistema di visione integrato molto apprezzato da tantissimi utenti.

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Redazione Eventi e News Redazione Eventi e News in Italia