L'aria è sempre più "assetata": nuovo allarme globale

Giugno 14, 2025 - 04:30
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L'aria è sempre più "assetata": nuovo allarme globale

Una recente ricerca pubblicata su Nature dimostra come il riscaldamento climatico stia trasformando l’aria in una “spugna” iperattiva, capace di asciugare ultimi filtri di umidità su suoli, fiumi e piante. Questo aumento della sete atmosferica («atmospheric evaporative demand» o AED) ha intensificato le siccità del 40 % su scala globale dal 1981 al 2022, indipendentemente dalle variazioni delle precipitazioni. In pratica, l’aria calda sta diventando una calamita per l’umidità.

Per ricostruire questa dinamica, gli autori hanno considerato oltre un secolo di dati climatologici (1901–2022), utilizzando modelli come Penman–Monteith e indici climatici ad alta precisione (SPEI). Tali strumenti hanno permesso di isolare l’effetto dell’AED rispetto alle piogge. Il risultato è un segnale inequivocabile: anche le regioni generalmente umide stanno vivendo un’insolita e persistente secchezza.

Negli ultimi cinque anni (2018‑2022), le aree soggette a siccità hanno aumentato la loro estensione del 74 % rispetto al periodo 1981‑2017, e più della metà di questo aumento è attribuibile all’aumento della sete atmosferica, ma il 2022 è stato un anno da record: il 30 % delle terre emerse ha vissuto condizioni da siccità moderata o estrema, e il 42 % di tale fenomeno è riconducibile alla sete dell’aria .


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Redazione Redazione Eventi e News