Londra prova a rialzarsi. Da settembre partono le esenzioni per le sfilate

Lug 16, 2025 - 04:30
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Londra prova a rialzarsi. Da settembre partono le esenzioni per le sfilate
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Il restyling della London fashion week è iniziato. Laura Weir, nuova CEO del British Fashion Council in carica da circa due mesi, ha illustrato le nuove strategie per dare nuovamente rilevanza alla manifestazione inglese, in affanno da diversi anni. “It is time to reset”, ha affermato la manager durante il consueto evento estivo del Bfc presso il Serpentine Pavilion.

Ad aprile l’organizzazione aveva comunicato che Londra non sarebbe stata tra le protagoniste degli appuntamenti dedicati al menswear, annunciando di fatto l’assenza delle passerelle a giugno in favore di una vetrina all’interno di uno showroom, presente quattro volte all’anno, in occasione della Paris fashion week. In realtà già dal 2021 si menzionavano le difficoltà nel mantenere i big name della manifestazione d’Oltremanica, da sempre punto di riferimento e incubatore per designer emergenti. Ad oggi però griffe del calibro di McQueen, Stella McCartney, Vivienne Westwood, Paul Smith, e Dunhill sfilato altrove, in primi a Parigi e Milano. Weir ha riconosciuto che Londra sta perdendo talenti nel design a favore di altre kermesse a causa della mancanza di infrastrutture che supportino gli stilisti nella creazione, nello sviluppo, nelle sfilate e, soprattutto, nella crescita nazionale, secondo quando riportato da Wwd.

A partire da settembre, quindi, il Bfc esonererà dalle quote di iscrizione alla London fashion week gli stilisti che sfileranno fisicamente. Solitamente una label deve pagare una quota di iscrizione per essere inserito nel calendario ufficiale. In ogni caso per mantenere lo status di membro del  Bfc un marchio deve versare tra le 500 (575 euro) e le 10mila sterline all’anno, a seconda del fatturato aziendale.

Weir ha confermato che aumenterà i finanziamenti per le borse di studio e si è assicurata un impegno di finanziamento triennale dal Ministero della Cultura, dei Media e dello Sport del governo britannico per il programma’ Bfc Newgen’. Già a gennaio il Ministero aveva inizialmente impegnato un ulteriore milione di sterline in finanziamenti per l’anno successivo. Sono partiti da Londra alcuni dei nomi diventati negli anni tra i nomi più interessanti dell’intero settore, grazie anche al grande contributo di un’istituzione del settore come la Central Saint Martins, basti pensare a Jonathan Anderson, Lee Alexander McQueen, John Galliano e Stella McCartney. Il budget destinato al programma per gli ospiti di questo autunno verrà raddoppiato così da consentire a un maggior numero di giornalisti e buyer internazionali di recarsi nella capitale britannica.

Weir vuole “mettere gli stilisti al centro, rendere il mentoring e le competenze commerciali centrali nella nostra offerta e di garantire che i nostri modelli di finanziamento abbiano un impatto a lungo termine per l’economia creativa britannica”. La manager ha intenzione di focalizzarsi non solo sulla Capitale, così nel tentativo di decentralizzare e riconoscere l’eccellenza nazionale il Bfc sta lanciando un programma di formazione creativa chiamato Fashion Assembly. Ideato dalla giornalista Sarah Mower, ambasciatrice del Bfc per i talenti emergenti, il programma riporterà gli stilisti nelle loro vecchie scuole in tutto il Paese, per permettere ai giovani fuori Londra di immaginarsi in questo settore in futuro.

In questi mesi Weir ha avuto numerose conversazioni con l’industria creativa londinese e incontrato rappresentanti governativi di Hong Kong, India e Medio Oriente. “Ciò che mi colpisce – ha dichiarato la CEO del Bfc – è come queste superpotenze stiano investendo nella cultura mentre costruiscono le loro posizioni strategiche sulla scena globale. Alcune mi incontrano per saperne di più sulla London fashion week, mentre i loro governi stanno investendo milioni di sterline per costruire la propria. Sanno che investire nella cultura porta al successo commerciale e reputazionale di una nazione”.

Weir ha esortato i mecenati, i rivenditori, gli stilisti e i leader culturali e commerciali del Bfc a crescere insieme: “La moda non riguarda solo sfilate e abiti. La moda ci offre un’anteprima del prossimo capitolo della società. È ora di scrivere una nuova storia insieme”.

Weir ha preso il posto di Caroline Rush, che ha guidato l’ente inglese negli ultimi 15 anni e aveva annunciato la sua intenzione di allontanarsi dall’organizzazione lo scorso anno. La manager vanta una conoscenza approfondita nel settore della vendita al dettaglio avendo ricoperto il ruolo di direttrice creativa del department store Selfridges oltre ad alcune esperienze nell’editoria come testimoniano i contributi per Drapers, Elle Uk e Es magazine. La prossima edizione della London fashion week sarà dal 18 al 22 settembre 2025.

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Redazione Redazione Eventi e News