L’UE si dà una strategia per combattere il traffico di droga

Dicembre 5, 2025 - 00:09
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L’UE si dà una strategia per combattere il traffico di droga

Bruxelles – Negli ultimi dieci anni, la quantità di droga sequestrata ogni anno in UE è aumentata in maniera drammatica: raddoppiata l’ecstasy, triplicate le metanfetamine, di sei volte addirittura la cocaina. I numeri snocciolati dal commissario UE per gli Affari interni, Magnus Brunner, raccontano due verità: da un lato, le autorità nazionali stanno facendo progressi nella lotta al traffico di stupefacenti, dall’altro, “l’Europa sta raggiungendo un punto critico“. Per questo, la Commissione europea ha presentato oggi (4 dicembre) una nuova strategia e un piano d’azione contro il traffico di droga.

“Oggi stiamo adottando misure urgenti per cambiare direzione. Mandiamo ai signori della droga e alle loro organizzazioni un messaggio molto chiaro: l’Europa sta reagendo”, ha tuonato Brunner in conferenza stampa. I dati, ancora, mostrano una fotografia inquietante: 419 tonnellate di cocaina sequestrate nel 2023, 500 laboratori di droghe sintetiche smantellati ogni anno sul territorio UE. “Sono anche vite umane perse: 7.500 europei all’anno, per non parlare dello spargimento di sangue, della violenza, della corruzione anche, del danno sociale che deriva dal commercio illegale di droghe”, ha aggiunto il commissario.

La strategia delineata da Brunner ruota su cinque azioni chiave: migliorare la preparazione e la risposta alle minacce legate alla droga – con un ruolo di primo piano per la neonata Agenzia UE per le droghe (EUDA) -, proteggere la salute pubblica, rafforzando prevenzione, terapie e reinserimento, rafforzare la sicurezza, con norme più severe contro la criminalità organizzata. Le azioni chiave comprendono anche il rafforzamento della cooperazione pubblico-privato per migliorare l’individuazione delle droghe contrabbandate attraverso i servizi di consegna di posta e pacchi nell’UE, e una nuova strategia portuale dell’UE per migliorare la sicurezza dei porti, canale d’ingresso privilegiato per le reti criminali.

Magnus Brunner, commissario per gli Affari interni e la migrazione [foto: Christophe Licoppe/imagoeconomica]
Bisogna anche “raddoppiare la cooperazione con i paesi partner”, ha sottolineato Brunner. L’UE lavorerà a partenariati più forti con Paesi terzi per “rafforzare ed espandere le alleanze internazionali e aumentare la cooperazione operativa, l’assistenza tecnica e lo sviluppo di capacità”. Brunner non ha escluso che prima o poi si possano “sfruttare le leve che abbiamo come Unione europea”, sulla falsa riga della controversa possibilità di sospendere alcune agevolazioni commerciali con i Paesi in via di sviluppo che non collaborano sui rimpatri di persone migranti.

Parallelamente, la Commissione europea ha messo insieme 19 azioni operative in 6 settori prioritari, che costituiscono il piano d’azione contro il traffico di droga. Tra questi, l’ampliamento delle operazioni del Centro di analisi e operazioni marittime – Narcotici (MAOC-N) per contrastare il traffico marittimo di droga, anche con un rinnovato sostegno di Frontex e di Europol. E la creazione di una nuova banca dati sulle droghe sintetiche da parte dell’EUDA, in modo che gli Stati membri possano identificare meglio le sostanze emergenti, e con nuove linee guida e formazione per le forze dell’ordine per individuare e smantellare i laboratori.

Sulle droghe sintetiche, la Commissione ha proposto nuove norme per rendere più chiaro e digitalizzare il monitoraggio e il controllo dei precursori di droghe e dei precursori di sintesi. Sono le sostanze chimiche normalmente utilizzate in numerosi processi industriali e farmaceutici, che spesso finiscono nelle mani delle reti criminali che le utilizzano per produrre droghe sintetiche e nuove sostanze psicoattive.

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Redazione Eventi e News Redazione Eventi e News in Italia