Menopausa, 4 abitudini che riducono il rischio di malattie cardiache

Il cuore delle donne cambia durante la menopausa, e non è solo un modo di dire. In questa fase della vita, che riguarda quasi tutte le donne tra i 45 e i 55 anni, il corpo attraversa profonde trasformazioni ormonali che hanno un impatto diretto sulla salute cardiovascolare.
Uno studio recente, pubblicato sulla rivista Menopause e condotto da un team dell’Università di Pittsburgh, ha analizzato i dati di oltre 3.000 donne, rivelando che solo una su cinque presenta condizioni di salute cardiaca ottimali secondo i criteri della American Heart Association (AHA).
Il dato più interessante? Quattro specifici comportamenti incidono in modo particolarmente significativo sul rischio futuro di sviluppare malattie cardiovascolari: pressione sanguigna, glicemia, qualità del sonno e consumo di nicotina.
Perché la menopausa aumenta il rischio cardiovascolare
Il calo degli estrogeni durante la menopausa non influisce solo sul ciclo mestruale. Secondo la dottoressa Samar El Khoudary, epidemiologa e autrice principale dello studio, questo cambiamento ormonale porta a una serie di effetti metabolici e vascolari:
Aumenta il grasso viscerale, si altera la distribuzione dei lipidi nel sangue, cresce la rigidità delle arterie, peggiora la qualità del sonno. Tutti questi fattori contribuiscono a una maggiore esposizione al rischio cardiaco.
Anche altri studi precedenti hanno dimostrato come la menopausa sia associata a un aumento dell’incidenza di obesità, sindrome metabolica, disturbi del sonno e ipertensione.
Secondo le stime, entro il 2025 più di 1 miliardo di donne nel mondo saranno in menopausa. Non si tratta, quindi, di un problema individuale, ma di una questione di salute pubblica globale.
Lo strumento di valutazione: Life’s Essential 8
L’AHA ha sviluppato uno strumento chiamato Life’s Essential 8 (LE8), che valuta otto comportamenti e parametri clinici per definire la salute cardiovascolare di una persona.
Le otto aree sono: attività fisica, alimentazione, peso corporeo, pressione sanguigna, colesterolo, glicemia, qualità del sonno e fumo.
Nel nuovo studio, i ricercatori hanno analizzato i punteggi LE8 delle partecipanti, rilevati a partire dai 46 anni di età circa, nel contesto dell’indagine SWAN (Study of Women’s Health Across the Nation), uno studio longitudinale avviato nel 1996.
Nonostante l’importanza di tutti gli otto indicatori, quattro sono risultati particolarmente determinanti per la previsione del rischio cardiaco futuro: glicemia, pressione arteriosa, sonno e fumo.
Le 4 abitudini che proteggono il cuore in menopausa

1. Controllare la glicemia
Il metabolismo del glucosio cambia con l’età e ancor più durante la menopausa. L’insulino-resistenza tende ad aumentare, con un conseguente innalzamento della glicemia a digiuno.
Secondo lo studio, livelli elevati di zucchero nel sangue sono uno dei principali predittori di problemi cardiovascolari a lungo termine.
Mantenere la glicemia entro i limiti può ridurre il rischio di sviluppare diabete di tipo 2, patologia strettamente correlata alle malattie del cuore. Per farlo, l’alimentazione equilibrata e l’attività fisica regolare sono strumenti fondamentali.
2. Gestire la pressione arteriosa
L’ipertensione è uno dei killer silenziosi più diffusi, e la menopausa può contribuire ad accentuarla.
I cambiamenti vascolari causati dal calo degli estrogeni aumentano la rigidità arteriosa, favorendo l’aumento della pressione sanguigna.
Monitorare la pressione, seguire una dieta a basso contenuto di sodio e grassi saturi, praticare movimento e – se necessario – ricorrere alla terapia farmacologica, è essenziale per proteggere il cuore.
3. Dormire bene (e a sufficienza)
Il sonno è spesso trascurato come fattore di salute, ma la scienza lo considera ormai centrale, soprattutto in menopausa.
Le vampate notturne, l’ansia e le alterazioni ormonali possono compromettere la qualità del riposo. Ma dormire meno di sei ore per notte o avere un sonno frammentato aumenta il rischio cardiovascolare.
Il sonno di qualità aiuta a regolare la pressione, riduce l’infiammazione e contribuisce al controllo della glicemia. Tecniche di rilassamento, igiene del sonno, terapia cognitivo-comportamentale e – in certi casi – trattamenti mirati, possono fare la differenza.
4. Dire addio al fumo
Non è una novità: il fumo danneggia gravemente il sistema cardiovascolare. Ma smettere è ancora più importante in menopausa, quando il corpo è già soggetto a trasformazioni che aumentano il rischio cardiaco.
Anche poche sigarette al giorno possono alterare la funzione endoteliale, aumentare la pressione e favorire la formazione di placche aterosclerotiche.
Smettere di fumare, sebbene difficile, è uno dei passi più efficaci per preservare la salute del cuore – e non solo.
Solo 1 donna su 5 ha una salute cardiovascolare ideale
Lo studio ha rivelato un dato allarmante: solo il 20% delle donne in menopausa ha un punteggio ottimale di salute cardiaca secondo il LE8.
Questo significa che l’80% delle donne in questa fase della vita presenta almeno un fattore di rischio non controllato.
Non è solo una questione individuale. I ricercatori sottolineano che è necessario lavorare su due fronti: da un lato migliorare l’accesso a informazioni e strumenti per la prevenzione, dall’altro rimuovere gli ostacoli – sociali, economici, culturali – che impediscono alle donne di adottare comportamenti salutari.
Un’occasione di cambiamento (se colta in tempo)
Come sottolinea anche la dottoressa Nissi Suppogu, cardiologa e direttrice del Women’s Heart Center al MemorialCare Heart & Vascular Institute, la menopausa rappresenta un punto di svolta.
Il calo degli estrogeni influisce sulla produzione di ossido nitrico, favorisce l’infiammazione e altera il tono vascolare. Questo porta, tra le altre cose, ad un aumento della pressione, ad alterazioni del colesterolo, al sovrappeso e a disturbi dell’umore e del sonno.
La buona notizia? È possibile intervenire. Anche se la terapia ormonale sostitutiva può aiutare alcune donne, non è sufficiente da sola. Servono strategie personalizzate, basate su stili di vita sani e monitoraggi regolari.
Cosa possiamo fare oggi
Non servono rivoluzioni drastiche, ma consapevolezza, costanza e piccoli cambiamenti quotidiani.
Agire in menopausa sulla qualità del sonno, sulla pressione, sul controllo della glicemia e sul fumo può ridurre in modo significativo il rischio di infarto, ictus e altre malattie cardiovascolari negli anni successivi.
Anche il sistema sanitario dovrebbe supportare le donne con screening regolari, campagne di prevenzione mirate e percorsi dedicati alla salute cardiovascolare femminile.
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