Mettiamoci in testa che anche il cervello deve andare in vacanza


Oggi, 22 luglio, è la Giornata nazionale della Neurologia, un ottimo momento per fare il punto su quanto sia importate prendere i giusti tempi di relax per salvaguardare il nostro cervello. Ci dà una mano la Società italiana di neurologia
Anche quando ci prendiamo una pausa, il nostro cervello continua a lavorare. Elabora stimoli, regola emozioni, ci aiuta a muoverci, a pensare, a memorizzare.
Eppure, in estate – complici il caldo, i ritmi sballati e la voglia di rilassarci – tendiamo a dimenticarcene. Per questo, in occasione della Giornata nazionale della Neurologia, che coincide con la Giornata mondiale del Cervello, la Società Italiana di Neurologia (Sin) rilancia un messaggio chiaro: il cervello va protetto tutto l’anno, anche in vacanza.
E lo fa con un approccio nuovo e integrato, ispirato al principio One Brain, One Health, che riconosce come salute del cervello, benessere mentale e ambiente siano interconnessi.
Una visione in linea con la Strategia Italiana per la Salute del Cervello 2024-2031 e con l’Agenda 2030 dell’Onu.
Le cinque regole d’oro per un’estate neuroprotetta
Ecco allora i cinque consigli pratici della Società Italiana di Neurologia per proteggere la salute cerebrale, anche durante le vacanze:
Idratatevi e mangiate bene
Acqua a volontà e una dieta mediterranea, ricca di frutta, verdura, cereali integrali, pesce azzurro e olio d’oliva. Attenzione agli alcolici e ai cibi ultra-processati: possono aumentare la neuroinfiammazione.
Dormite con regolarità
Il sonno non è una pausa, è un atto rigenerativo per il cervello. Meglio mantenere una routine serale anche in ferie e dormire almeno 7-8 ore per notte. Il sonno profondo migliora memoria e prontezza mentale.
Muovetevi ogni giorno
Camminare, nuotare, pedalare: bastano 30 minuti di attività aerobica al giorno per stimolare la neurogenesi e ridurre il rischio di declino cognitivo fino al 30%.
Allenate la mente e coltivate relazioni
Leggere, chiacchierare, scoprire luoghi nuovi, giocare a carte: sono tutte attività che nutrono la riserva cognitiva e aiutano a prevenire malattie come Alzheimer e demenze.
Gestite lo stress, evitate i traumi
Mindfulness, tecniche di rilassamento, ma anche attenzione durante le attività sportive. Nel 2024 oltre 16 milioni di italiani hanno sofferto di disturbi psicologici significativi. Anche il relax va gestito con consapevolezza.
La neurologia che serve davvero
Dietro i buoni consigli, però, c’è un’altra realtà: in Italia oltre 6 milioni di persone convivono con malattie neurologiche croniche e, spesso, faticano ad accedere a diagnosi e cure tempestive.
Le liste d’attesa per una visita neurologica superano i sei mesi in molte regioni, mentre le reti territoriali sono deboli o assenti. Ecco perché la Società Italiana di Neurologia coglie l’occasione di questa giornata per rilanciare la richiesta di un nuovo modello di assistenza neurologica, meno centrato sugli ospedali e più integrato sul territorio.
“La salute del cervello deve essere garantita ovunque e in qualunque periodo dell’anno, anche d’estate – sottolinea il presidente Sin, Alessandro Padovani – Serve un cambio di paradigma: più neurologi, più prevenzione, più supporto alla medicina generale. Solo così potremo affrontare con efficacia le sfide neurologiche del nostro tempo“.
Secondo l’Oms, il 43% della popolazione mondiale convive con una patologia neurologica. In Italia, oltre il 10% delle famiglie ha un componente affetto da una malattia neurologica o mentale. Il costo sociale? Circa 87 miliardi di euro l’anno.
Numeri che rendono evidente quanto sia strategico promuovere una cultura della prevenzione, anche durante i periodi di apparente benessere come l’estate. Educazione, stili di vita sani e una sanità accessibile a tutti sono le vere risposte ai bisogni neurologici del presente e del futuro.
Crediti immagine: Depositphotos
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