Morte dj Godzi a Ibiza, non convince l’autopsia su Michele Noschese: “Incompleto e frettoloso, ammazzato a bastonate”

Non sono soddisfatti dell’autopsia gli avvocati della famiglia Noschese: di Dj Godzi, il 35enne Michele Noschese morto in circostanze da chiarire, a quanto pare violente, a Ibiza lo scorso fine settimana. “Per noi l’esame autoptico è incompleto”, ha detto all’ANSA l’avvocata Rosanna Alvaro, che a Ibiza, insieme con il collega spagnolo Jaime Roig, sta tutelando la famiglia. È un giallo il caso del 35enne morto nella notte tra sabato 19 e domenica 20 luglio, dopo l’intervento degli agenti della Guardia Civil presso l’appartamento della vittima.
Gli esiti dell’autopsia non sono ancora noti, non ha partecipato un perito di parte. Un primo esame medico eseguito poco dopo il decesso non avrebbe evidenziato lesioni riconducibili a percosse. Il padre, ex medico in pensione, ha già raccontato in più occasioni che il figlio è stato massacrato di botte. Un amico della vittima ha raccontato alla stampa di aver assistito al pestaggio da parte della Guardia Civil. L’avvocata ha precisato che le informazioni non sono state acquisite dagli atti ufficiali delle forze di polizia locali. La notizia di reato trasmessa dalle autorità inquirenti spagnole è arrivata intanto alla procura di Roma.
“Potremmo averne oggi la certezza solo se fossero state eseguite una tac o una risonanza magnetica. Cosa che non è avvenuta. Riteniamo che gli esami finora eseguiti siano incompleti e ora stiamo valutando se chiedere l’esecuzione di una nuova autopsia, o comunque altri accertamenti, questa volta in presenza di un nostro consulente di parte”. La famiglia si è affidata a un professionista di Palma di Maiorca che sta coadiuvando le indagini difensive dei due legali.
La Guardia Civil ha parlato del dj “sotto effetto di sostanze stupefacenti” e “in preda ad allucinazioni” quando gli agenti sono intervenuti sabato mattina presso l’abitazione in Santa Eulalia. Ha riferito di minacce con un coltello a “un vicino in avanzata età”. Secondo la Guardia Civil, “gli agenti hanno tentato di contenere l’aggressore, momenti nei quali Noschese avrebbe cominciato ad avere convulsioni”. E i tentativi di rianimazione non avrebbero avuto successo. L’uomo anziano che sarebbe stato minacciato “sta provando a riprendersi fisicamente dall’aggressione”, ha raccontato la figlia in un’intervista in anonimato a Periodico de Ibiza. “Ha un trauma e non ricorda nemmeno che il dj avesse un coltello”.
Noschese aveva 35 anni. Allo sport – aveva giocato da professionista, rifiutato la Serie A in Svizzera – aveva preferito la musica. Era residente a Ibiza ma si esibiva in tutta Europa e anche negli Stati Uniti. Si era laureato in economia. Il padre al TG2 aveva detto già ieri che “l’autopsia è stata fatta in modo frettoloso” e che il figlio “lo hanno preso a bastonate”. Secondo alcuni testimoni il corpo del dj sarebbe stato trasferito in un’ambulanza non in ospedale ma direttamente in obitorio. Queste testimonianze sono contenute nella denuncia presentata dal padre del dj, saranno vagliate dalla magistratura.
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