Mozambico, Giglio (Inalca): “La crisi valutaria compromette le attività delle aziende italiane”

Settembre 3, 2025 - 02:30
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Mozambico, Giglio (Inalca): “La crisi valutaria compromette le attività delle aziende italiane”

La crisi valutaria in Mozambico sta compromettendo le attività delle aziende italiane nel Paese, che rimangono tuttavia capaci di dar prova di resilienza. E’ l’opinione di Luigi Giglio, direttore delle operazioni del gruppo alimentare Inalca in Mozambico, che in un’intervista rilasciata ad “Agenzia Nova” ha illustrato le difficoltà a cui deve far fronte il mondo imprenditoriale italiano attivo nel Paese lusofono.

“La sfida più grande che dobbiamo affrontare oggi è la mancanza di valuta estera. Non siamo in grado di cambiare la valuta locale con valuta forte per pagare i fornitori internazionali. Questo crea diverse limitazioni perché, come gruppo, vogliamo crescere molto di più, ma siamo fortemente limitati”, ha spiegato l’imprenditore presente alla fiera multisettoriale Facim, svoltasi dal 26 al 31 agosto a Maputo. Giglio ha avvertito che, nonostante la capacità aziendale di far fronte alle crisi, le restrizioni sui tassi di cambio stanno riducendo le sue possibilità di importazione, con un impatto diretto sulla fornitura di prodotti di base alle famiglie mozambicane.

L’azienda del gruppo Cremonini, leader nell’importazione di carne bovina, pollo e pesce, movimenta circa 100 container di prodotti surgelati al mese e ha filiali a Maputo, Beira, Nampula e Pemba, con una capacità di stoccaggio di oltre 14 mila tonnellate e una flotta logistica che garantisce la distribuzione a livello nazionale. “Il giorno in cui avremo un accesso adeguato alla valuta estera, aumenteremo significativamente le nostre importazioni. Questo aiuterà la popolazione ad avere un maggiore accesso a prodotti di base di qualità”, ha spiegato Giglio, sottolineando che i beni venduti da Inalca fanno parte del paniere di base dei consumatori in Mozambico. L’imprenditore ha quindi insistito sul contributo del gruppo all’economia mozambicana, con la creazione di oltre 100 posti di lavoro diretti e altri 200 indiretti, tra trasportatori, agenti doganali e fornitori di servizi. “In totale, stimiamo che la nostra attività sostenga circa 300 posti di lavoro”, ha detto.

La crisi valutaria ha costretto l’azienda a limitare gli ordini dall’estero, ostacolando la regolarità della fornitura dei prodotti. “Non possiamo ordinare troppi prodotti senza prima pagare. Questo interrompe la continuità della fornitura e ci impedisce di avere scorte sufficienti”, ha spiegato Giglio. Nonostante le difficoltà, Inalca tiene tuttavia a ribadire il suo impegno a contribuire al mercato del Mozambico, incrementando gli investimenti in infrastrutture e diversificando la propria offerta. L’azienda sta ampliando il magazzino di Maputo ed esplorando nuove linee di prodotti italiani da distribuire in tutto il Paese. La presenza di Inalca in Mozambico rientra nella strategia di internazionalizzazione del gruppo Cremonini, che punta a coniugare efficienza logistica e prezzi competitivi. “Il mercato mozambicano risponde bene, ma è molto sensibile al prezzo. Lavoriamo per mantenere la migliore qualità possibile a un prezzo accessibile”, ha detto Giglio.

L’imprenditore ha inoltre sottolineato l’importanza della partecipazione dell’azienda alla 60ma edizione del salone Facim 2025, dove ha presentato la sua nuova linea di prodotti secchi e rafforzato i contatti con partner istituzionali e privati. “Vogliamo chiarire che Inalca in Mozambico non vende solo prodotti surgelati, ma sta anche investendo in nuovi segmenti. Siamo soddisfatti dei risultati”, ha aggiunto. In prospettiva, Giglio ritiene che senza soluzioni strutturali alla crisi del tasso di cambio, in Mozambico la crescita delle operazioni e la capacità di approvvigionare il mercato interno continueranno a essere ostacolate. “La valuta estera è la chiave per l’espansione, la creazione di nuovi posti di lavoro e un maggiore accesso ai prodotti alimentari di base per la popolazione”, ha detto ancora l’imprenditore. Di recente, la Confederazione delle associazioni economiche del Mozambico (Cta) – la “Confindustria” mozambicana – ha avvertito la Banca centrale del Paese della carenza di valuta estera sufficiente a soddisfare la domanda del mercato interno, con i rischi collegati di un aumento dell’inflazione. La Cta ha presentato documenti che indicano una mancanza di liquidità nelle banche commerciali per i clienti, nonché un elenco di aziende le cui fatture sono state presentate alle banche commerciali per il pagamento e sono rimaste inevase. Secondo l’associazione, gli importi di questo elenco presentati alla Banca del Mozambico sono stimati a 402 milioni di dollari.

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Redazione Eventi e News Redazione Eventi e News in Italia