Mps: utile netto in aumento a 413 milioni di euro nel primo trimestre
Monte dei Paschi di Siena chiude il primo trimestre del 2025 con un utile netto pari a 413 milioni di euro, in crescita del 24 per cento su base annua. I ricavi complessivi ammontano a un miliardo di euro, in linea rispetto all’anno precedente (-0,5 per cento). Il risultato operativo netto aumenta a 448 milioni, grazie alla crescita delle commissioni, oltre all’efficace ottimizzazione dei costi operativi e alla riduzione del costo del rischio. Per quanto riguarda i coefficienti patrimoniali, al 31 marzo 2025 il Cet1 capital ratio fully loaded si è attestato al livello record del 19,6 per cento. “Con il forte sostegno degli azionisti in occasione della scorsa assemblea, Mps – riferisce una nota della banca – prosegue in linea con la tempistica prevista nell’esecuzione del percorso verso l’offerta pubblica di scambio su Mediobanca, il cui razionale industriale è potenzialmente anche coerente con l’operazione annunciata su Banca Generali”. “Abbiamo cominciato l’anno a piena velocità, siamo riusciti a far crescere la nostra attività commerciale”, ha dichiarato l’Amministratore delegato di Monte dei paschi di Siena, Luigi Lovaglio. I vantaggi finanziari dell’offerta pubblica di scambio di Mediobanca su Banca Generali, secondo Lovaglio, “sono meno evidenti” di quelli dell’Ops di Mps sull’istituto di Piazzetta Cuccia.
“L’offerta pubblica di scambio di Mediobanca su Banca Generali non la percepiamo come un ostacolo nel nostro percorso per creare il primo istituto finanziario italiano” e “non rappresenta un’alternativa del nostro progetto, che è molto più trasformativo”, ha sottolineato. “Siamo convinti che nostra la offerta pubblica di scambio su Mediobanca rappresenti un’opportunità per creare immediatamente valore anche per gli azionisti di Mediobanca”, ha precisato l’Ad di Mps, che ha aggiunto: “Vorrei ringraziare l’Amministratore delegato di Mediobanca, Alberto Nagel, che stamattina ha suggerito ciò che è meglio per Mps: noi siamo già svegli e vogliamo portare avanti questa operazione trasformativa che richiede visione, competenze e capacità di esecuzione”. Per Lovaglio, “è difficile capire se l’operazione su Banca Generali generi valore per gli azionisti di Mediobanca. La nostra offerta garantisce una proposta finanziaria decisamente più allettante”.
L’offerta pubblica di scambio lanciata da Mps su Mediobanca “ci permetterà di accelerare l’aggregazione del mercato bancario italiano” e “mira a creare un business più forte che genera capitale. Non è un gioco di potere o una questione di acquisire controllo su un’altra banca, si tratta di utile”, ha chiarito. L’Ad di Mps si è detto fiducioso che “riusciremo a raggiungere il nostro obiettivo” della soglia del 66,67 per cento di adesione dell’offerta pubblica di scambio su Mediobanca. “Nella seconda ondata di aggregazioni, che ci aspettiamo parta tra due anni, riteniamo che potremmo essere degli attori di rilievo”, ha evidenziato. “Mps intende svolgere un ruolo di leadership in questa fase di consolidamento del mercato italiano: è giunto il momento per cambiare approccio al settore bancario”, ha concluso Lovaglio.
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