Non chiedere mai al parrucchiere questi colori di capelli se vuoi sembrare più giovane: in realtà ti aggiungono persino 20 anni

Lug 10, 2025 - 01:00
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Non chiedere mai al parrucchiere questi colori di capelli se vuoi sembrare più giovane: in realtà ti aggiungono persino 20 anni

Il desiderio di ringiovanire attraverso il colore dei capelli è uno di quei classici che tornano puntuali a ogni stagione. Ed è anche uno dei più rischiosi, soprattutto quando si pensa che basti illuminare.

In realtà, la scelta del colore sbagliato può fare esattamente il contrario. E la cosa peggiore è che spesso sono proprio i colori più richiesti, quelli che si trovano su tutte le cartelle, a essere i più traditori. Scegliamo toni freddi, chiari, platino, nella speranza che ci diano luce. Invece evidenziano stanchezza, tirano fuori le occhiaie, induriscono i tratti. Il tutto senza che ce ne accorgiamo subito. Perché quando il taglio è ancora fresco e il colore appena fatto, sembra tutto perfetto. È dopo qualche settimana che si comincia a capire che qualcosa non funziona.

Quello che succede spesso è che ci si aggrappa all’idea di colore come maschera. Come se bastasse cancellare il bianco, scurire il tono naturale, riempire la testa di riflessi per risolvere. Ma il colore, se non è scelto su misura, può diventare una cornice sbagliata. Io l’ho visto tante volte, anche su donne bellissime, con tratti eleganti e pelli ancora luminose. Bastava un biondo troppo freddo o un castano spento per farle sembrare stanche, tirate, quasi invecchiate di colpo. E non c’entrava l’età, c’entrava il contrasto sbagliato, la temperatura troppo dura, il taglio non coerente. Perché il colore va pensato insieme al viso, alla pelle, alla struttura del capello.

Il colore (e il taglio) sbagliato può rovinare tutto, anche un viso luminoso

Il biondo platino è uno di quei colori che affascinano da sempre, ma che su molte donne sopra i cinquanta rischia di diventare spietato. Non è tanto una questione di moda, quanto di struttura della pelle e contrasto. Il platino sta benissimo su carnagioni chiarissime, fredde, levigate. Ma appena la pelle cambia tono, perde tono o diventa più sottile, quel biondo freddo tende a indurire tutto.

Fa risaltare i rossori, gli occhi appaiono più spenti, i contorni del viso sembrano più marcati. E se il capello è lungo e sottile, l’effetto è quello di una parrucca poco naturale. Invece, se usato in un taglio corto, strutturato, come un pixie tagliente o un caschetto geometrico, lo stesso biondo prende carattere e si alleggerisce.

Capelli biondi e capelli neri
Il colore (e il taglio) sbagliato può rovinare tutto, anche un viso luminoso – sfilate.it

Lo stesso vale per i neri profondi, che molte scelgono pensando che il colore scuro dia forza e compattezza al viso. In realtà, soprattutto se si tratta di neri blu o troppo uniformi, l’effetto è pesante. Il nero tende a chiudere i lineamenti, fa scomparire i riflessi naturali della pelle, evidenzia ogni linea. Su una ventenne può creare contrasto interessante, ma su una pelle matura spesso è una trappola. Ecco perché è meglio lavorare con castani più morbidi, ricchi di riflessi, mai piatti.

Anche i rossi troppo accesi, tipo ciliegia o rame puro, sono colori da maneggiare con cura. Sono belli, vibranti, ma difficili da mantenere. E col tempo tendono a virare su tonalità spente o aranciate che invecchiano anche le carnagioni più calde. In più, spesso richiedono continui ritocchi. E quando crescono male, sono tra i colori più difficili da gestire. Meglio virare su ramati più soft, con base calda ma naturale, oppure su tonalità castano dorate che riflettano la luce in modo più gentile. Anche qui il taglio conta molto. Un rosso acceso con capelli lunghi, piatti, senza forma, rischia l’effetto datato. Ma se è portato corto, scalato, con un movimento moderno, tutto cambia.

Capelli Rossi e capelli dorati
Il colore va costruito su misura, non copiato – sfilate.it

Un altro colore che viene spesso richiesto, soprattutto per illuminare, è il biondo miele o dorato. Ma attenzione: il dorato, se troppo caldo o troppo giallo, può spegnere i sottotoni freddi della pelle e dare un effetto aranciato poco elegante. Funziona solo se è bilanciato bene, magari con schiariture leggere e profonde solo su alcune ciocche, non ovunque. E di nuovo, la lunghezza fa la differenza. Un biondo pieno su capelli lunghi e senza taglio definito può far sembrare più grandi. Ma con un bob moderno, o un carré leggero, diventa luminoso e chic.

Tutto questo per dire che non è tanto il colore in sé a invecchiare, ma il modo in cui viene pensato. L’errore è usare il colore come copertura, anziché come strumento per armonizzare. Un biondo platino può essere bellissimo a sessant’anni, se accompagnato dal taglio giusto, da una pelle curata, da una scelta coerente. Ma lo stesso biondo, messo su capelli lunghi, sfibrati, con una base sbagliata, aggiunge dieci anni al primo sguardo.

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