Omicidio Deidda, ergastolo e un anno di isolamento per Igor Sollai

Lug 2, 2025 - 21:30
 0
Omicidio Deidda, ergastolo e un anno di isolamento per Igor Sollai

Ergastolo e un anno di isolamento per Igor Sollai, il camionista 43enne che dopo averlo negato per mesi ha confessato l’omicidio della moglie 42enne Francesca Deidda a San Sperate, nel cagliaritano. La corte, presieduta da Lucia Perra, si è ritirata in camera di consiglio e ha emesso la sentenza Nel corso dell’udienza di questa mattina, il pubblico ministero Marco Cocco, che ha chiesto il carcere a vita per l’imputato parlando di un delitto efferato e sottolineando la gravità delle modalità con cui la donna è stata uccisa e poi nascosta dentro un borsone, sepolto ai margini della Statale 125, non ha presentato repliche. Nessuna dichiarazione spontanea da parte di Sollai.

Fratello vittima: “Lei non torna ma soddisfatto della giustizia”

“Sono soddisfatto. Le cose certo non cambieranno perché mia sorella non c’è più e non tornerà. Ma per la giustizia sono molto soddisfatto, per il lavoro svolto e la sentenza sono soddisfatto”. Così Andrea Deidda, il fratello di Francesca, uccisa a 42 anni dal marito Igor Sollai oggi condannato all’ergastolo dalla corte di assise di Cagliari.

La svolta dal gps sul camion di Sollai

Francesca Deidda, 42 anni, uccisa dal marito Igor Sollai oggi condannato all’ergastolo, era scomparsa nel nulla il 10 maggio 2024 da San Sperate, nel cagliaritano, e ritrovata due mesi dopo senza vita, chiusa in un borsone nero da calcetto nelle campagne tra Sinnai e San Vito, lungo la vecchia statale 125. Una vicenda che aveva sconvolto la comunità del paese e che, sin dalle prime ore, aveva sollevato sospetti su quella sparizione improvvisa e senza spiegazioni. Decisivi, durante le indagini condotte dal ris, dal ros e dai carabinieri di Iglesias, gli elementi emersi dalla vita digitale di Sollai: secondo l’accusa l’uomo avrebbe effettuato ricerche online su come nascondere un corpo, scavare una fossa e sugli effetti di un colpo violento alla testa. Non solo: avrebbe anche cercato informazioni sull’acquisto di cianuro e dopo il delitto comprato piante per cercare di nascondere il borsone con il corpo, pagandole con carta di credito.

I sospetti dopo i silenzi della donna 

A insospettire amiche e colleghe di Francesca era stato anche l’insolito silenzio della donna, accompagnato da strane comunicazioni inviate dal suo telefono, in realtà utilizzato dal marito per simulare un allontanamento volontario. A rafforzare i sospetti, anche la comunicazione del licenziamento della donna, compilata direttamente da Sollai e mandata a nome della moglie.Il caso ha avuto una svolta decisiva quando gli inquirenti hanno scoperto che il veicolo da lavoro dell’autotrasportatore era dotato di un gps nascosto: tracciando gli spostamenti dell’imputato nei giorni successivi alla scomparsa, gli investigatori sono riusciti a risalire al luogo in cui il corpo era stato occultato. Secondo la ricostruzione della procura, Sollai avrebbe ucciso la moglie a martellate mentre la donna riposava sul divano, nascondendo poi il corpo.

Qual è la tua reazione?

Mi piace Mi piace 0
Antipatico Antipatico 0
Lo amo Lo amo 0
Comico Comico 0
Furioso Furioso 0
Triste Triste 0
Wow Wow 0
Redazione Redazione Eventi e News