Pagamenti più sicuri in Europa: super-stretta contro truffe digitali e costi nascosti

Dicembre 5, 2025 - 11:00
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Pagamenti più sicuri in Europa: super-stretta contro truffe digitali e costi nascosti

lentepubblica.it

La lotta alle frodi nei pagamenti entra in una nuova fase decisiva in Europa. Consiglio e Parlamento europeo hanno infatti raggiunto un’intesa politica provvisoria per rafforzare l’intero sistema normativo che regola i servizi di pagamento all’interno dell’Unione.


Una riforma che punta a proteggere i consumatori, rendere più trasparenti i costi e spingere l’innovazione tecnologica nel settore, rispondendo alle esigenze di un mercato in rapidissima evoluzione.

Secondo il ministro danese dell’Industria, delle imprese e delle finanze, Morten Bødskov, l’accordo ratificato dal Parlamento Europeo «rappresenta un enorme passo avanti» nella difesa dei cittadini dai raggiri digitali, sempre più sofisticati e diffusi. Rafforzare la sicurezza delle transazioni e accrescere la fiducia nelle piattaforme di pagamento è infatti uno degli obiettivi principali della nuova legislazione, considerata una pietra miliare verso un ecosistema finanziario moderno e più vicino ai bisogni della popolazione.

Una risposta concreta alle truffe digitali

Negli ultimi anni si è assistito a un aumento importante dei raggiri legati ai servizi di pagamento, che spesso sfruttano l’inesperienza degli utenti o falle nei sistemi di autenticazione. Tra le tecniche più utilizzate figurano gli attacchi di spoofing: i truffatori si fingono operatori bancari o fornitori di servizi finanziari al fine di convincere la vittima a effettuare trasferimenti di denaro non autorizzati.

La nuova normativa mira a contrastare duramente questo fenomeno, costruendo un quadro antifrode molto più solido rispetto al passato. Una delle novità di rilievo è l’obbligo, per i prestatori di servizi di pagamento (PSP), di condividere informazioni sulle frodi in tempo reale, in modo da prevenire tempestivamente eventuali rischi per i correntisti.

Grande attenzione anche ai bonifici: prima che una transazione venga eseguita, dovrà essere verificata la corrispondenza tra il nome del titolare del conto e il relativo IBAN. Un controllo che oggi esiste solo per i bonifici istantanei in euro, ma che in futuro diventerà standard in tutta l’UE. In questo modo sarà più difficile per i criminali sfruttare conti falsi o rubati per sottrarre denaro alle vittime.

I fornitori di servizi saranno inoltre responsabili nel caso non adottino misure di sicurezza adeguate. Se una banca o un intermediario non mette in pratica le tecnologie obbligatorie per la prevenzione dei raggiri, dovrà farsi carico dei danni subiti dai clienti.

Pubblicità finanziarie più controllate

Un’altra misura innovativa riguarda internet e i motori di ricerca. Le piattaforme online e i principali portali pubblicitari non potranno più promuovere servizi finanziari privi di autorizzazione in uno specifico Paese dell’Unione. In pratica, ogni annuncio dovrà riferirsi a operatori realmente regolamentati e riconosciuti dalle autorità competenti dello Stato membro in cui viene pubblicizzato.

Questa scelta mira a limitare la diffusione di offerte ingannevoli e servizi illegali che promettono guadagni facili o condizioni poco realistiche, nascondendo invece rischi elevatissimi.

Costi chiari e accesso facilitato al contante

Oltre alla sicurezza informatica, l’accordo tocca due temi molto sensibili: trasparenza delle commissioni e possibilità di prelevare contanti in modo semplice.

Per quanto riguarda gli sportelli automatici, diventerà obbligatorio mostrare chiaramente al cliente, prima della conferma dell’operazione, ogni costo aggiuntivo e il tasso di cambio applicato. Una tutela particolarmente utile per chi effettua operazioni all’estero, spesso senza conoscere in anticipo l’importo complessivo delle commissioni.

Maggiore trasparenza è prevista anche per i pagamenti con carta nei negozi: le aziende che offrono questi servizi ai commercianti dovranno dettagliare le tariffe applicate. Il risultato sarà un’informazione più completa tanto per i consumatori quanto per le imprese, che potranno scegliere i sistemi più convenienti.

Un capitolo importante riguarda poi l’accesso ai contanti, una necessità particolarmente sentita da chi vive in aree rurali o poco servite da infrastrutture bancarie. I rivenditori potranno offrire prelievi in contanti anche senza l’obbligo di acquistare prodotti, garantendo però transazioni sicure grazie all’uso di tecnologie basate su chip e PIN. Per evitare abusi, è previsto un limite massimo di 150 euro per ogni operazione (o equivalente in valuta nazionale).

Infine, i commercianti dovranno indicare correttamente la loro denominazione sugli estratti conto dei clienti, così da evitare che i consumatori si insospettiscano o non riconoscano una spesa realmente effettuata.

Innovazione come motore del cambiamento

Il pacchetto legislativo non si limita a proteggere gli utenti ma apre la strada a soluzioni tecnologiche più avanzate. I fornitori di servizi innovativi avranno accesso alle informazioni sui conti bancari in modo più immediato e sicuro, potendo così offrire prodotti di pagamento moderni, veloci e in linea con le abitudini digitali degli europei.

L’obiettivo è favorire un mercato competitivo, che premi la creatività delle imprese fintech senza compromettere la tutela dei cittadini.

Il percorso verso l’approvazione definitiva

L’accordo raggiunto rappresenta un passaggio chiave, ma non ancora conclusivo. Consiglio e Parlamento proseguiranno i lavori per definire tutti gli aspetti tecnici necessari all’adozione finale delle norme. Una volta completato il processo, l’Europa potrà contare su una di­sci­plina dei pagamenti tra le più moderne e sicure al mondo.

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