Per Canali sarà un 2025 di stabilità. Focus su retail e Stati Uniti
Dopo oltre nove decadi di storia, Canali sta vivendo una fase di profonda trasformazione e solide performance. Con una strategia globale che si estende dall’America all’Asia, il marchio italiano sta progettando il suo futuro, cogliendo opportunità di business in altri settori, ma restando fedele alle radici di qualità e artigianalità che lo hanno sempre contraddistinto. Forte di un 2024 chiuso con una crescita del 4%, a quota 211 milioni di euro, il marchio di origini brianzole prevede – come raccontato a Pambianconews dal CEO Stefano Canali durante Milano Moda Uomo – di mantenere gli stessi livelli di performance nel 2025, nonostante le sfide economiche globali.
Il marchio di abbigliamento maschile, fondato nel 1934 dai fratelli Giovanni e Giacomo Canali, guarda infatti con ottimismo al futuro, come dimostra l’andamento in controtendenza del mercato nordamericano. “Gli Stati Uniti e il Canada sono mercati fondamentali per noi. Da inizio anno, sia attraverso i nostri negozi che grazie al wholesale, stiamo registrando una crescita a doppia cifra in Nord America. Questo sicuramente ci rassicura, ma non ci toglie qualche preoccupazione per la seconda parte dell’anno, a causa di fattori che purtroppo non dipendono da noi”, ha spiegato Canali, sottolineando che il brand sta raccogliendo i frutti di una strategia evolutiva iniziata negli ultimi quattro anni. “Un cambiamento che ora stiamo vedendo concretizzarsi.”

Un’altra area di espansione è l’Asia, con particolare attenzione alla Cina. Qui, Canali ha recentemente aperto un caffè a Pechino, inserendosi in un trend sempre più diffuso di brand extension che unisce moda e ristorazione. “Stiamo valutando in maniera tattica l’espansione nel mercato cinese e ci saranno novità molto presto. Vogliamo offrire qualcosa in più, di coerente, nella nostra estensione di marca, sia ai clienti già attivi che a chi scopre il mondo Canali attraverso un’offerta food&beverage”, ha sottolineato il manager.
Guardando al futuro, non escludendo la possibilità di replicare il formato, ha aggiunto: “Abbiamo valutato l’opportunità laddove il mercato ha una forte domanda. È fondamentale trovare il posto giusto con i player giusti e il momento propizio. Questi elementi si sono allineati nel mondo asiatico, se si allineeranno anche nel mondo occidentale, Italia compresa, valuteremo certamente.”
Attualmente, il mercato nordamericano incide per il 50% sul business totale, mentre Emea e Asia-Pacific pesano rispettivamente il 30% e il 20 per cento.

Il retail resta infine uno degli asset principali per Canali. “Il nostro retail diretto conta per il 30% del nostro fatturato e continueremo a investire in questo segmento”. Tra i progetti in corso, la riapertura del negozio di Beverly Hills, completamente ristrutturato, con un nuovo concept che riprende quello già testato a Milano. Canali punta anche sulla Grande Cina, con la riapertura del negozio di Harbour City a Hong Kong, un altro segnale dell’importanza strategica di questo mercato.
La partnership con l’Inter ha rappresentato un altro successo strategico per il marchio. L’accordo – che vede Canali nel ruolo di official formal wear partner – ha dato al brand un’importante visibilità, aumentando la brand awareness e permettendo di raggiungere un pubblico più trasversale. “Siamo molto contenti, la sponsorship ha portato a risultati ben al di sopra delle aspettative. La collaborazione con l’Inter ci ha permesso di connetterci con una clientela – il mondo dei tifosi – molto diversificata e di aumentare la nostra visibilità nei mercati esteri”, ha sottolineato Canali, evidenziando come il calcio sia stato un catalizzatore per l’espansione del brand.
Nel frattempo, Canali continua a innovare senza mai allontanarsi dal suo dna. La collezione presentata nel corso della manifestazione meneghina si ispira al mondo delle auto GT (Gran Turismo) degli anni ’60 e ’70, un omaggio al patrimonio brianzolo e monzese del brand. “Ci siamo ispirati alla Porsche 911 degli anni ’70, un’icona che, come il nostro brand, esprime qualità costruttiva e attenzione ai dettagli,” ha spiegato il CEO. La collezione, che riflette l’equilibrio tra tradizione e innovazione, include elementi come guanti da guida, giacche utility abbinate a pantaloni o camicie che suggeriscono l’idea di un broken suit.
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