Recensione Insta360 X4 Air: la 360 più leggera che non rinuncia alla qualità e punta tutto sulla semplicità

Dicembre 10, 2025 - 19:23
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Recensione Insta360 X4 Air: la 360 più leggera che non rinuncia alla qualità e punta tutto sulla semplicità

La Insta360 X4 Air arriva sul mercato in due configurazioni distinte: Pack Standard e Pack Starter. Nel secondo caso, quello che abbiamo provato, oltre alla videocamera, troviamo selfie stick invisibile da 114 centimetri, copriobiettivo e batteria extra, un set pensato chiaramente per chi vuole iniziare subito a registrare viaggi o attività all'aperto senza ulteriori acquisti. Il Pack Standard si limita alla videocamera X4 Air, lasciando agli accessori opzionali il compito di completare eventualmente il setup.

Dal punto di vista costruttivo, X4 Air è una videocamera 360 molto compatta: pesa 165 grammi (167 sul piatto della nostra bilancia, che diventano 195 con il copriobiettivo) e misura 46 × 113,8 × 37 millimetri, numeri che la collocano tra i prodotti più leggeri della categoria.

Il corpo integra una batteria removibile da 2.010 mAh, uno slot per microSD UHS-I V30 fino a 1 TB e un attacco filettato da un quarto di pollice con sgancio rapido, pensato per adattarsi facilmente a treppiedi, supporti per casco o manubrio.

La struttura ruota attorno a due obiettivi fisheye contrapposti con sensori da 1/1,8 pollici e apertura f/1.95, circondati da un guscio che Insta360 dichiara impermeabile fino a 15 metri senza case aggiuntivi. Le lenti sono sostituibili, con un rivestimento ottico pensato per aumentare la resistenza a graffi e urti, mentre una cover antivento integrata sul microfono punta a contenere il rumore dell'aria in movimento.

La X4 Air è disponibile in due colorazioni, nero grafite con finitura opaca e bianco artico più "pulito", pensate rispettivamente per chi privilegia un look da action cam e per chi la userà soprattutto in contesti urbani o di viaggio. In entrambi i casi, la forma allungata facilita l'impugnatura a mano libera e si presta al montaggio su caschi, manubri, supporti toracici e selfie stick estesi.

Per capire dove vuole posizionarsi la Insta360 X4 Air, conviene guardare prima i numeri. La scheda tecnica mette insieme componenti già visti su modelli di fascia più alta e scelte pensate per ridurre peso e complessità. Ecco i dati principali.

Sensori e ottiche:

  • Due sensori da 1/1.8 pollici
  • Apertura f/1.95
  • Lunghezza focale equivalente 6,4 mm
  • Lenti sostituibili con rivestimento ottico rinforzato

Video 360 gradi:

  • 8K 30/25/24 fps in modalità standard
  • 6K fino a 50 fps
  • 4K fino a 50 fps
  • Modalità dedicate: Active HDR, InstaFrame, Timelapse, TimeShift, Loop Recording, Road Mode

Video a obiettivo singolo:

  • 4K 60 fps in 16:9
  • 2,7K fino a 60 fps
  • 1080p fino a 120 fps
  • Modalità speciali: FreeFrame, Me Mode, Loop Recording

Foto:

  • Circa 29 megapixel (7680 × 3840)
  • Formati INSP e DNG
  • Modalità: HDR Photo, Interval, Starlapse, Burst

Colori e codifica:

  • Profili: Vivid, Standard, Flat
  • Codec: H.264 e H.265
  • Bitrate massimo: 180 Mbps

Audio:

  • Modalità: Auto Wind Reduction, Active Wind Reduction, Stereo, Direction Focus
  • Audio AAC 48 kHz 16 bit
  • Cover antivento integrata sul microfono

Hardware e autonomia:

  • Peso: 165 grammi
  • Dimensioni: 46 × 113,8 × 37 mm
  • Batteria removibile 2010 mAh
  • Ricarica: 80 percento in 36 minuti, piena in 57 minuti
  • Autonomia dichiarata: 88 minuti in 8K 30 fps, 100 minuti in 6K 24 fps
  • Impermeabilità: 15 metri
  • Connettività: Bluetooth 5.2, Wi-Fi 802.11 a/b/g/n/ac, USB-C 3.0
  • Archiviazione: microSD UHS-I V30, fino a 1 TB

La combinazione di sensori da 1/1.8 pollici, 8K a 30 fps e bitrate fino a 180 Mbps colloca la X4 Air in una fascia particolare: è più leggera e meno costosa dei modelli di punta, ma mantiene gran parte dei vantaggi della serie X4 e X5 in termini di dettaglio e flessibilità. Il supporto alle modalità Active HDR e AdaptiveTone suggerisce che Insta360 abbia puntato soprattutto sulla gestione di luci e ombre, un tema critico nelle 360 più economiche.

La presenza delle lenti sostituibili è insolita in questa fascia e ha un impatto pratico evidente: riduce il costo degli incidenti, un aspetto che pesa molto nell'uso outdoor. Anche il peso di 165 grammi, tra i più bassi nel settore 360, influenza il modo in cui la camera si può montare su casco, manubrio o bastoni estesi, perché riduce vibrazioni e oscillazioni.

Il video a obiettivo singolo non raggiunge i numeri dei modelli più avanzati, ma copre le esigenze più comuni: vlog, POV e sport in 4K 60 fps. Le modalità FreeFrame e Me Mode mostrano invece la volontà di semplificare la produzione di clip verticali, pensate per contenuti social.

Sul fronte autonomia, gli 88 minuti in 8K non rappresentano un record, ma sono in linea con le action cam a 360° di dimensioni ridotte. La ricarica relativamente rapida e la batteria removibile mitigano questo limite.

Infine, sul fronte connettività troviamo Bluetooth 5.2, Wi-Fi 802.11 a/b/g/n/ac e una porta USB-C 3.0, che consentono sia il collegamento con smartphone e tablet compatibili sia l'uso con microfoni wireless supportati (RØDE, DJI, Boya, Hollyland, Lark) e auricolari Bluetooth. Il range di temperatura operativa dichiarato va da meno 20 a 40 gradi, un margine che sulla carta copre senza problemi l'uso tipico tra neve, escursioni e giornate estive.

La resa video della Insta360 X4 Air si basa su due elementi centrali: i sensori da 1/1.8 pollici e la registrazione in 8K 30 fps, oggi uno dei valori più alti disponibili su una videocamera 360 compatta.

I sensori più grandi rispetto ai modelli entry-level precedenti aiutano a ottenere dettaglio più pulito e colori meno compressi, soprattutto nelle scene ad alta luminosità.

L'elaborazione applica l'algoritmo AdaptiveTone, che lavora in tempo reale per bilanciare le due semisfere, evitando che cielo e ombre finiscano fuori scala. Questo si traduce in immagini più uniformi e meno aloni rispetto alla X3, soprattutto nelle transizioni forte luce/ombra.

La modalità Active HDR interviene nelle riprese in movimento, dove il tipico HDR "tradizionale" delle 360 può generare artefatti o ghosting. Qui il comportamento è più stabile: si nota una maggior tenuta nei contrasti senza introdurre movimenti anomali al bordo delle lenti.

Pur restando lontana dalle modalità notturne dei modelli più professionali, la X4 Air riesce comunque a gestire bene ambienti con luce artificiale purché non troppo scarsi. Quando la luminosità cala molto, c'è un aumento del rumore più evidente, ma non al punto da rendere inutilizzabili le riprese se le condizioni restano entro certi limiti.

La cancellazione della camera stessa è abbastanza buona, anche se la mano che regge l'asta con la X4 sembra un po' quella di un personaggio di Minecraft alle volte, ma è un difetto praticamente onnipresente, sul quale non ha senso insistere.

Passando ai video con obiettivo singolo, la X4 Air registra fino in 4K 60 fps, con un campo visivo ampio e modalità dedicate ai POV come FreeFrame e Me Mode. In questo caso la qualità è simile alle action cam compatte di fascia media: buona nitidezza, colori equilibrati, ma meno margine di manovra in condizioni difficili. La distorsione resta quella tipica delle ottiche ultra-grandangolari, ma le modalità di reframing e la stabilizzazione permettono di ottenere clip molto controllate, anche quando le riprese nascono da movimenti bruschi. Ma di questo parleremo meglio a breve.

Per le foto, i 29 megapixel non puntano a competere con le fotocamere panoramiche dedicate, ma sono più che sufficienti per immagini immersive destinate ai social o a miniature per video. La modalità DNG offre la possibilità di intervenire sulla gamma dinamica in post-produzione, mentre le modalità Starlapse e HDR Photo estendono un po' la flessibilità creativa per scatti particolari, che però non sono certo il suo pane quotidiano.

La stabilizzazione FlowState resta uno degli elementi più solidi dell'ecosistema Insta360. Anche sulla X4 Air il comportamento è molto prevedibile: i movimenti rapidi vengono assorbiti con facilità e il livellamento dell'orizzonte a 360 gradi evita le rotazioni accidentali quando il supporto si inclina.

Nelle riprese dinamiche la camera restituisce un'immagine fluida e pulita, con una gestione convincente delle vibrazioni che permette di usare selfie stick estesi o attacchi su casco senza penalizzazioni evidenti.

L'audio parte da una base hardware semplice, ma la griglia microfonica integrata, insieme alle modalità di riduzione del rumore, contribuisce a ottenere un suono più controllato nelle situazioni critiche. La modalità che enfatizza la voce aiuta a isolare il parlato nelle clip frontali, mentre la riduzione automatica del vento mantiene una buona intelligibilità anche quando la velocità aumenta. Non è un sistema pensato per sostituire completamente i microfoni esterni, ma l'integrazione con dispositivi wireless compatibili, dei quali abbiamo già parlato, amplia di molto le possibilità.

L'autonomia riflette la scelta di mantenere il peso entro i 165 grammi. Gli 88 minuti in 8K e i 100 minuti in 6K permettono di coprire sessioni di registrazione abbastanza ampie, e la ricarica veloce consente di tornare operativi in poco tempo.

Una batteria aggiuntiva fa comunque la differenza quando si riprende all'aperto per periodi prolungati, soprattutto nelle giornate fredde, dove il consumo tende ad aumentare. Benissimo quindi che sia sostituibile con estrema facilità.

Sul piano della robustezza, la X4 Air offre un livello di protezione superiore a quanto ci si aspetterebbe da un corpo così leggero. Le lenti sostituibili riducono l'impatto degli incidenti più comuni e la resistenza all'acqua fino a 15 metri la rende utilizzabile in attività marine "leggere" o sotto la pioggia senza necessità di accessori aggiuntivi.

La caratteristica più evidente della Insta360 X4 Air è la sua leggerezza, che apre possibilità pratiche difficili da ottenere con modelli più ingombranti. Con i suoi 165 grammi, la camera si presta a essere montata su casco, manubrio o selfie stick estesi senza sbilanciare l'inquadratura e senza generare vibrazioni eccessive, meno di quanto la sua forma allungata potrebbe far pensare.

L'interfaccia è pensata per limitare le distrazioni. I comandi principali restano facilmente raggiungibili, mentre funzioni come Twist to Shoot, Gesture Control e Voice Control riducono la necessità di toccare la camera quando è montata in posizioni scomode. In uso quotidiano questo approccio si traduce in una gestione più immediata, soprattutto quando alterniamo riprese a obiettivo singolo e video a 360 gradi senza interrompere il flusso dell'attività.

La compatibilità con oltre 60 accessori, insieme all'attacco standard da un quarto di pollice, semplifica l'integrazione della X4 Air in setup già esistenti. Chi usa spesso supporti da casco o manubrio può montarla rapidamente senza adattatori particolari, mentre chi preferisce inquadrature più dinamiche può sfruttare i selfie stick invisibili per ottenere prospettive ampie senza elementi di disturbo. Quello di Insta360 tra l'altro è particolarmente sottile e leggero, con un buon grip.

L'app Insta360 resta il punto di riferimento per gestire e rifinire i contenuti della X4 Air. Le funzioni basate sull'intelligenza artificiale alleggeriscono parte del lavoro di montaggio: il sistema riconosce automaticamente momenti salienti, applica transizioni e propone inquadrature già pronte, così da ottenere clip rifinite anche quando si rientra da una sessione con molti minuti di registrazione.

Considerando la complessità, anche solo temporale, nel montare riprese a 360°, si tratta di un aiuto non indifferente, soprattutto per i neofiti.  Le Prospettive preimpostate permettono di esportare rapidamente versioni frontali o selfie, evitando di dover intervenire manualmente sulle curve di reframing per ogni singolo movimento.

Gli strumenti di editing avanzato, come FlashCut, Auto Edit e i template dello Shot Lab, puntano a trasformare le riprese a 360° in video dinamici senza richiedere una conoscenza approfondita del montaggio. Per chi preferisce un approccio più accurato, resta possibile lavorare in DNG per le foto e applicare profili colore Flat o Vivid per mantenere un maggiore controllo sulla resa finale, con relativa complessità.

Il servizio Insta360+ aggiunge un tassello comune a molti produttori: il backup automatico dei file quando la camera è in carica e connessa al Wi-Fi. Diventa così possibile liberare rapidamente la microSD e continuare a riprendere senza preoccuparsi della gestione dello spazio.

L'editing nel cloud permette inoltre di riprendere il lavoro da dispositivi diversi, mantenendo una sola versione del progetto e accorciando i tempi di elaborazione. La possibilità di condividere una clip a 360 gradi tramite link, con riproduzione interattiva direttamente nel browser, semplifica la distribuzione dei contenuti senza passare da piattaforme terze.

La Insta360 X4 Air arriva in Italia in due configurazioni: il Pack Standard a 399 euro e il Pack Starter a 429 euro, che aggiunge il selfie stick invisibile da 114 centimetri, la batteria extra e il copriobiettivo. Entrambi sono già considerevolmente scesi su Amazon, rendendo la X4 Air più abbordabile.

All'interno della stessa famiglia Insta360, il confronto naturale è con la X5, proposta a un prezzo significativamente più alto. La X5 offre sensori più grandi, una gestione più solida della luce scarsa e una gamma più ampia di modalità ad alta qualità, ma è anche più pesante e meno orientata alla portabilità estrema. In questo contesto, la X4 Air si posiziona come alternativa più semplice da gestire, soprattutto per riprese diurne, vlog o attività all'aperto in cui dimensioni e peso incidono molto più della massima qualità possibile.

Guardando alla concorrenza, il riferimento più diretto è la GoPro Max 2, che rappresenta l'evoluzione della principale rivale nel mondo delle 360 consumer. Pur condividendo la capacità di produrre contenuti immersivi e di offrire modalità dedicate ai POV, la Max 2 segue un approccio diverso: punta su un design più massiccio e su un ecosistema già noto agli utenti GoPro, oltre che sulla massima risoluzione, grazie al suo "True 8K". Questo la rende più adatta a professionisti che vogliono post-produrre i proprio contenuti, mentre la proposta di Insta360 resta più flessibile e semplice per il pubblico consumer.

Per chi vuole avvicinarsi a questo formato senza rinunciare alla stabilizzazione, alla portabilità e a un flusso di editing moderno, rappresenta una delle opzioni più bilanciate oggi disponibili.

Il sample per questa recensione è stato fornito da Insta360, che non ha avuto un'anteprima di questo contenuto e non ha fornito alcun tipo di compenso monetario. Qui trovate maggiori informazioni su come testiamo e recensiamo dispositivi su SmartWorld.

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