Fullness: la proposta Clivet per ridefinire la pompa di calore negli edifici Nzeb

Dicembre 15, 2025 - 19:04
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Fullness: la proposta Clivet per ridefinire la pompa di calore negli edifici Nzeb

Clivet presenterà a Klimahouse 2026 una nuova generazione di sistemi compatti per edifici Nzeb: Fullness, la pompa di calore senza unità esterna che integra climatizzazione, ventilazione e produzione di acqua calda in un unico modulo interno, anticipando gli standard tecnici ed energetici della prossima edilizia ad alta efficienza

Ogni fiera di settore ha il suo momento di discontinuità, quell’istante in cui un prodotto anticipa una tendenza prima che diventi mainstream. A Klimahouse 2026, questo ruolo sembra spettare a Clivet, che porta a Bolzano un’anteprima attesa: Fullness, la nuova pompa di calore all-in-one senza unità esterna progettata per abitazioni monofamiliari e plurifamiliari a energia quasi zero.

Non un semplice aggiornamento di gamma, ma una dichiarazione d’intenti sulla direzione che l’edilizia residenziale europea sta imboccando: integrazione, compattezza, sostenibilità e riduzione dell’impatto architettonico.

L’azienda – presente dal 28 al 31 gennaio 2026 nel padiglione CD, stand D25/54 – propone così una soluzione che parla direttamente ai progettisti e ai costruttori impegnati nell’evoluzione degli edifici Nzeb, spesso limitati dai vincoli estetici e impiantistici delle tecnologie tradizionali.

Un’unica unità interna per quattro funzioni

Fullness (CiSDN-M EP 1 MR) nasce come erede dell’ElfoPack, ma ne amplia le funzioni integrando in un unico modulo interno riscaldamento, raffrescamento, ventilazione meccanica controllata, deumidificazione e produzione di acqua calda sanitaria.

La struttura a tutta aria punta su un controllo climatico rapido, basato sulla bassa inerzia termica del fluido trattato, una condizione particolarmente utile nelle mezze stagioni e in contesti abitativi ad alta variabilità termica.

Elemento di rilievo è l’adozione del refrigerante R-454C, fluido A2L con Gwp inferiore a 150. Un passaggio tecnologico non scontato, frutto di un lavoro di ricerca e sviluppo che Clivet presenta come scelta strategica per anticipare le future restrizioni europee sui refrigeranti e ridurre l’impatto climatico del ciclo frigorifero.

La produzione termodinamica dell’acqua calda sanitaria rappresenta un ulteriore fattore distintivo: il sistema recupera il calore del compressore – normalmente disperso durante il funzionamento estivo – per alimentare un serbatoio da 200 litri, consentendo la generazione continua di Acs anche durante il raffrescamento estivo. In questo scenario, l’acqua può raggiungere i 70°C con un consumo elettrico ridotto, configurando una forma di Acs quasi gratuita.

clivet fullness

Benefici operativi ed energetici: integrazione, qualità dell’aria, sostenibilità

Fullness permette di ridurre i costi di investimento, quelli di gestione e semplifica l’installazione, abbattendo drasticamente i tempi di messa in opera in quanto non devono essere realizzate la centrale termica, le colonne di distribuzione e la posa dei moduli satelliti necessari per la contabilizzazione – commenta Stefano De Boni, product manager di ClivetAnche la progettazione risulta semplificata, offrendo ad architetti e progettisti l’opportunità di prevedere già in fase progettuale gli impianti per il comfort per una perfetta integrazione edificio-impianto“.

Infatti, la logica di Fullness punta a una gestione coordinata delle prestazioni, con vari benefici:

  • efficienza energetica e riduzione dei consumi. La sinergia tra recupero termodinamico, ventilazione controllata e filtrazione elettronica riduce la richiesta energetica complessiva, soprattutto nelle abitazioni a involucro performante. La possibilità di lavorare in free cooling offre ulteriori margini di ottimizzazione nelle stagioni intermedie
  • qualità dell’aria indoor. La filtrazione elettronica abbatte particolato e inquinanti non solo provenienti dall’esterno ma anche quelli generati all’interno dell’abitazione, mentre la deumidificazione integrata stabilizza il comfort estivo. L’adozione di condotti Airpath – flessibili, isolati e trattati agli ioni d’argento – mira a garantire igiene, ridotte perdite di carico e uniformità della diffusione
  • impatto architettonico ridotto. La completa assenza di unità esterna rappresenta un beneficio rilevante in centri storici, edifici vincolati, contesti condominiali e progetti che mirano a minimizzare la visibilità degli impianti
  • facilità d’installazione e modularità. I collegamenti plug&play e l’architettura monoblocco semplificano il lavoro per gli installatori, riducendo tempi e costi, mentre la modularità dei condotti consente una progettazione flessibile

Si tratta, quindi, di “una soluzione facilmente integrabile nel sistema edificio, che contribuisce ad aumentare la classe di efficienza energetica e quindi il valore dell’immobile” conclude De Boni.

Un annuncio che guarda oltre Klimahouse

La presenza di Clivet a Klimahouse 2026 non si configura come un semplice lancio di prodotto, ma come un’indicazione tangibile dell’evoluzione dei sistemi impiantistici residenziali.

Fullness propone un modello compatto, integrato e ad alta sostenibilità, in linea con l’evoluzione della normativa europea e con le richieste di un mercato che si sta orientando verso soluzioni a basso impatto visivo e ambientale.

La fiera di Bolzano, da sempre vetrina delle tecnologie per l’edilizia del futuro, diventa così il contesto naturale per presentare un sistema che punta a ridefinire lo standard Nzeb, combinando efficienza, qualità dell’aria e riduzione dell’impatto architettonico in un’unica piattaforma tecnica.

L'articolo Fullness: la proposta Clivet per ridefinire la pompa di calore negli edifici Nzeb è stato pubblicato su GreenPlanner Magazine.

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Redazione Eventi e News Redazione Eventi e News in Italia