Referendum, gli Scout di Varese hanno spiegato le ragioni del “Sì” e quelle del “No”

Maggio 28, 2025 - 17:00
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Referendum, gli Scout di Varese hanno spiegato le ragioni del “Sì” e quelle del “No”
Scout Varese Referendum

«Quando ci viene regalata una pianta, all’inizio la bagnamo, ce ne prendiamo cura. Poi passa il tempo e rischiamo di dimenticarcene, di non prestarvi più attenzione: e cosa avviene a quella pianta?
Così è per la democrazia e per il voto. Per questa ragione dobbiamo andare a votare, per prenderci cura della nostra nazione e interessarcene».

Un messaggio netto e incisivo: a pronunciarlo, Ronny Zea Cedeno, un giovanissimo scout varesotto che, non senza emozione, lunedì 26 maggio ha preso la parola davanti a una sala Montanari affollata, offrendo un’analisi dettagliata sulla storia del Referendum in Italia.

In linea con il progetto di zona sull’educazione al pensiero critico, la sezione Agesci Zona Varese ha organizzato una serata informativa all’insegna della consapevolezza, dedicata ai prossimi quesiti del Referendum dell’8 e 9 giugno.

L’idea del gruppo di scout che ha dato vita alla serata era proprio offrire al pubblico intervenuto la possibilità di farsi un’idea sulle ragioni dei promotori del referendum e su chi invece vorrebbe mantenere la legislazione attuale. Per questa ragione sono stati chiamati due ospiti, che in un contraddittorio vivace, ma mai sopra le righe e sempre rispettoso, hanno illustrato i loro argomenti a favore del “Sì” e del “No”.

Erano presenti per il “Sì” la dottoressa Gaia Angelo, segretaria Cgil di Varese, e per il “No” il dottor Francesco Talarico, membro dell’assemblea nazionale di Più Europa.

Scout Varese Referendum
I relatori della serata organizzata da Agesci Zona Varese

In una serata moderata dalla giornalista di VareseNews Santina Buscemi, i due relatori hanno espresso le loro considerazioni, ferme su posizioni opposte per i primi quattro referendum sul lavoro (e concordi per il “Sì” sul quinto quesito sulla cittadinanza, ndr), ma con una conclusione identica finale: andare a votare.

L’importanza del voto è stato il Leit Motiv di tutta la serata, proposto come valore da non perdere e che mostra quel senso civico che ciascun cittadino dovrebbe ben tenere sempre presente.

«Più Europa è a favore del “No”, ma il nostro invito è quello di recarsi alle urne, ugualmente. Esprimere il proprio voto è un dovere» ha apostrofato Talarico, guardando la platea di giovanissimi – molti appartenenti ai gruppi scout del territorio – attenti e partecipi durante tutto il dibattito.

A parlare del quinto quesito, quello relativo alla cittadinanza, l’avvocato Benedetta Tonetti, avvocata del foro di Milano e socia dell’associazione per gli studi giuridici sull’immigrazione.

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A prescindere dalle proprie opinioni personali sui quesiti su cui gli italiani sono chiamati a esprimersi l’8 e 9 giugno, il gruppo Agesci Zona Varese ha voluto porre l’accento sull’importanza di prendersi cura delle cose, dell’ambiente, delle persone e anche della democrazia.

«Lo afferma la nostra Costituzione: la sovranità appartiene al popolo e il popolo non può rinunciare a questa sovranità. Informiamoci, prendiamo una decisione in merito ai quesiti, ma andiamo a votare». Parola di scout.

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L'articolo “Vieni a vivere a Varese”: 6.000 euro ai giovani che scelgono il lavoro in provincia sembra essere il primo su VareseNews.

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Redazione Redazione Eventi e News