Ricicliamo solo il 10 per cento dei vecchi telefoni: la metà dei cittadini europei li conserva a casa
Bruxelles – Laptop, tablet, computer fissi, ma soprattutto telefoni e smartphone. Le case europee sono piene di vecchi dispositivi elettronici: una volta sostituiti, il 51 per cento dei cittadini dell’Ue sceglie di conservare i propri telefoni cellulari, forse pensando che prima o poi ne avrà nuovamente bisogno, forse perché non sa della possibilità di riciclarli.
I dati diffusi da Eurostat dimostrano che i Paesi membri sono ben lontani dall’attuare correttamente la direttiva europea sui rifiuti elettronici (RAEE), che promuove il riutilizzo, riciclo e recupero di tali rifiuti e stabilisce obblighi per la raccolta differenziata, il trattamento e lo smaltimento sicuro. Dalla Finlandia all’Italia, dal Portogallo alla Romania, il comportamento nei confronti delle nostre vecchie ‘estensioni digitali’ non cambia. A livello Ue, per quanto riguarda i telefoni, solo l’11 per cento ha optato per il riciclo. Il 18 per cento sceglie di disfarsene regalandolo o vendendolo a qualcun altro, mentre il 2 per cento lo getta addirittura nell’indifferenziata.
Per quanto riguarda computer portatili e tablet obsoleti, il 34 per cento dei cittadini europei decide di tenerli a casa, il 12 per cento di regalarli o venderli. La percentuale di riciclaggio rimane la stessa, l’11 per cento. Si riciclano un po’ di più – il 15 per cento – i vecchi computer fissi, forse anche a causa delle loro dimensioni.
Vero è che l’impresa di riciclare tutti i componenti di uno smartphone è ardua. La componente elettronica occupa circa il 20 per cento del peso dell’intero apparecchio (che si aggira tra i 150 e i 300 grammi), mentre il resto è costituito dalla scocca (solitamente in plastica), la batteria (composta anche da materiali preziosi e pericolosi), il display, e i metalli ferrosi, in particolare l’acciaio, per esempio delle viti. Ci sono poi il rame, minime quantità di oro e argento, oltre che di ferro, nichel e stagno.
In generale, secondo i dati più recenti diffusi dal Parlamento europeo, la quantità di apparecchiature elettriche ed elettroniche immesse sul mercato nell’Ue è aumentata da 7,6 milioni di tonnellate nel 2012 a 13,5 milioni di tonnellate nel 2021. Nello stesso periodo, la raccolta di tali apparecchiature per il riciclo è salita da 3 a 4,9 tonnellate. In media, nel 2021 sono stati raccolti 11 chili di rifiuti elettrici ed elettronici per abitante nell’Ue.
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