Rigenerare con i giovani: a San Donato nascerà il primo Hub metropolitano


La Città metropolitana di Milano apre un avviso per la realizzazione del primo Hub Giovani: un progetto di rigenerazione urbana e coesione sociale che coniuga servizi pubblici, sostenibilità economica e protagonismo giovanile
Una ex mensa scolastica diventerà un polo civico di innovazione e partecipazione giovanile. La Città metropolitana di Milano apre ufficialmente la raccolta di proposte per trasformare lo spazio inutilizzato dell’Istituto Omnicomprensivo di San Donato Milanese nel primo Hub Giovani Metropolitano.
Il progetto, attraverso una partnership tra pubblico e privato, vuole unire rigenerazione urbana e attivazione sociale, supportato da un contributo pubblico a fondo perduto di 1,5 milioni di euro.
Una nuova formula per rigenerare spazi e tessuto sociale
L’iniziativa si inserisce in una più ampia strategia di valorizzazione del patrimonio pubblico promossa dalla Città metropolitana di Milano, che adotta strumenti innovativi previsti dal nuovo Codice degli Appalti.
L’avviso pubblico, pubblicato a fine luglio 2025, si configura come una sollecitazione proattiva al mercato, aprendo la partecipazione a tutti gli operatori economici interessati a co-progettare e gestire, insieme all’ente pubblico, un’infrastruttura civica dedicata ai giovani e all’intera comunità locale.
Il modello individuato è quello della partnership pubblico-privata mediante concessione mista: al soggetto privato sarà affidata, oltre alla riqualificazione dello stabile, anche la gestione dei servizi educativi, culturali e sociali dell’hub.
La componente commerciale prevista dal bando dovrà essere complementare e finalizzata alla sostenibilità economico-finanziaria dell’iniziativa, garantendo l’apertura dello spazio anche in orari extrascolastici e nei fine settimana.
Hub Giovani: uno spazio, molte funzioni
L’Hub Giovani Metropolitano non sarà un semplice centro di aggregazione, ma un dispositivo urbano multifunzionale. Secondo quanto indicato nei documenti di gara, i progetti dovranno articolarsi su tre direttrici principali:
- protagonismo giovanile: lo spazio dovrà promuovere percorsi di attivazione, orientamento e accompagnamento alla vita adulta, mettendo i giovani al centro di esperienze formative, artistiche e imprenditoriali
- utilità sociale e pubblica: l’Hub dovrà fungere da luogo aperto e accessibile per la cittadinanza, con servizi educativi e culturali, laboratori, eventi e iniziative pensate per rafforzare il legame tra generazioni e costruire reti di prossimità
- rigenerazione edilizia e normativa: la proposta progettuale dovrà prevedere interventi di riqualificazione architettonica e impiantistica dell’immobile, adeguandolo alle normative vigenti in materia di sicurezza e accessibilità, oltre alla realizzazione degli allestimenti funzionali alla nuova destinazione d’uso
L’intero progetto dovrà misurarsi con il principio della sostenibilità integrata: non solo ambientale, ma anche sociale ed economica. Si tratta, infatti, di un modello replicabile di rigenerazione partecipata, in cui il bene pubblico viene restituito alla comunità attraverso la sinergia tra istituzioni, società civile e tessuto imprenditoriale.
Un cronoprogramma serrato per una sfida ambiziosa
Il percorso verso la realizzazione dell’Hub ha preso forma nel 2024 con una consultazione pubblica preliminare, utile a testare l’interesse del territorio e degli operatori. Il passaggio attuale – l’avviso pubblico per la raccolta di proposte – rappresenta la seconda fase del progetto.
Le candidature dovranno pervenire alla Città metropolitana di Milano entro le ore 15:30 del 6 novembre 2025. Maggiori informazioni per le candidature sono disponibili sul sito di Città Metropolitana.
Il bando, pubblicato sul sito istituzionale dell’ente, rappresenta uno dei primi casi in Italia in cui una chiamata pubblica su bene demaniale si innesta su un processo di rigenerazione urbana esplicitamente pensato per il protagonismo giovanile.
La scelta dell’ex mensa dell’Istituto Omnicomprensivo di San Donato Milanese è inserita in un contesto urbano ben servito e dotato di infrastrutture scolastiche, la struttura rappresenta una cerniera strategica tra centro e periferia, in grado di connettere quartieri, generazioni e competenze.
In questo senso, il futuro Hub Giovani si candida a diventare un laboratorio urbano di prossimità, un luogo fisico e simbolico dove sperimentare nuovi modelli di partecipazione giovanile e coesione territoriale.
Crediti immagine: Depositphotos
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