Sabato della settimana della V Domenica dopo Pentecoste
ALL’INGRESSO
Dio ci ha salvato e chiamato con una vocazione santa,
non per i nostri meriti, ma per il suo proposito
e per la grazia a cui ci ha predestinato
prima di ogni tempo in Cristo Gesù.
ALL’INIZIO DELL’ASSEMBLEA LITURGICA
O Dio, creatore e salvatore dell’universo, la tua Chiesa, piantata come vite feconda dagli apostoli del tuo Figlio in ogni parte della terra, in te soltanto affonda le radici della sua sicurezza; tu ascolta la sua accorata preghiera: proteggila nelle tempeste del mondo, rendila rigogliosa di nuovi germogli e lieta di frutti sovrabbondanti. Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen
LETTURA Lv 25, 1-17
Lettura del libro del Levitico
In quei giorni. Il Signore parlò a Mosè sul monte Sinai e disse: «Parla agli Israeliti dicendo loro: “Quando entrerete nella terra che io vi do, la terra farà il riposo del sabato in onore del Signore: per sei anni seminerai il tuo campo e poterai la tua vigna e ne raccoglierai i frutti; ma il settimo anno sarà come sabato, un riposo assoluto per la terra, un sabato in onore del Signore. Non seminerai il tuo campo, non poterai la tua vigna. Non mieterai quello che nascerà spontaneamente dopo la tua mietitura e non vendemmierai l’uva della vigna che non avrai potata; sarà un anno di completo riposo per la terra. Ciò che la terra produrrà durante il suo riposo servirà di nutrimento a te, al tuo schiavo, alla tua schiava, al tuo bracciante e all’ospite che si troverà presso di te; anche al tuo bestiame e agli animali che sono nella tua terra servirà di nutrimento quanto essa produrrà. Conterai sette settimane di anni, cioè sette volte sette anni; queste sette settimane di anni faranno un periodo di quarantanove anni. Al decimo giorno del settimo mese, farai echeggiare il suono del corno; nel giorno dell’espiazione farete echeggiare il corno per tutta la terra. Dichiarerete santo il cinquantesimo anno e proclamerete la liberazione nella terra per tutti i suoi abitanti. Sarà per voi un giubileo; ognuno di voi tornerà nella sua proprietà e nella sua famiglia. Il cinquantesimo anno sarà per voi un giubileo; non farete né semina né mietitura di quanto i campi produrranno da sé, né farete la vendemmia delle vigne non potate. Poiché è un giubileo: esso sarà per voi santo; potrete però mangiare il prodotto che daranno i campi. In quest’anno del giubileo ciascuno tornerà nella sua proprietà. Quando vendete qualcosa al vostro prossimo o quando acquistate qualcosa dal vostro prossimo, nessuno faccia torto al fratello. Regolerai l’acquisto che farai dal tuo prossimo in base al numero degli anni trascorsi dopo l’ultimo giubileo: egli venderà a te in base agli anni di raccolto. Quanti più anni resteranno, tanto più aumenterai il prezzo; quanto minore sarà il tempo, tanto più ribasserai il prezzo, perché egli ti vende la somma dei raccolti. Nessuno di voi opprima il suo prossimo; temi il tuo Dio, poiché io sono il Signore, vostro Dio».
SALMO Sal 98 (99)
Il Signore regna nella sua santa città.
Il Signore regna: tremino i popoli.
Siede in trono sui cherubini: si scuota la terra.
Grande è il Signore in Sion,
eccelso sopra tutti i popoli. R
Lodino il tuo nome grande e terribile.
Egli è santo!
Forza del re è amare il diritto.
Tu hai stabilito ciò che è retto;
diritto e giustizia hai operato in Giacobbe. R
Esaltate il Signore, nostro Dio,
prostratevi davanti alla sua santa montagna,
perché santo è il Signore, nostro Dio! R
EPISTOLA Rm 13, 11-14
Lettera di san Paolo apostolo ai Romani
Fratelli, questo voi farete, consapevoli del momento: è ormai tempo di svegliarvi dal sonno, perché adesso la nostra salvezza è più vicina di quando diventammo credenti. La notte è avanzata, il giorno è vicino. Perciò gettiamo via le opere delle tenebre e indossiamo le armi della luce. Comportiamoci onestamente, come in pieno giorno: non in mezzo a orge e ubriachezze, non fra lussurie e impurità, non in litigi e gelosie. Rivestitevi invece del Signore Gesù Cristo e non lasciatevi prendere dai desideri della carne.
VANGELO Lc 7, 20-23
✠ Lettura del Vangelo secondo Luca
In quel tempo. Venuti dal Signore Gesù, i discepoli di Giovanni dissero: «Giovanni il Battista ci ha mandati da te per domandarti: “Sei tu colui che deve venire o dobbiamo aspettare un altro?”». In quello stesso momento Gesù guarì molti da malattie, da infermità, da spiriti cattivi e donò la vista a molti ciechi. Poi diede loro questa risposta: «Andate e riferite a Giovanni ciò che avete visto e udito: “I ciechi riacquistano la vista, gli zoppi camminano, i lebbrosi sono purificati, i sordi odono, i morti risuscitano, ai poveri è annunciata la buona notizia”. E beato è colui che non trova in me motivo di scandalo!».
DOPO IL VANGELO
Ti loderò, Signore, nella grande assemblea,
ti celebrerò in mezzo a un popolo numeroso.
A CONCLUSIONE DELLA LITURGIA DELLA PAROLA
O Dio, che a quanti ti amano hai preparato le ricchezze di un mondo ancora invisibile, infondi nei nostri cuori un affetto più puro per te; donaci di ricercarti in ogni creatura e in ogni evento, di desiderarti sopra tutte le cose e di conseguire l’adempimento delle tue promesse.
Per Cristo nostro Signore. Amen
SUI DONI
Accogli con bontà, o Dio, le offerte di questo tuo popolo; non trascurare nessun desiderio ed esaudisci ogni preghiera elevata con fede.
Per Cristo nostro Signore. Amen
PREFAZIO
È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, rendere grazie sempre, qui e in ogni luogo, a te, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno. Tu ci raduni ad ascoltare con cuore docile e fiducioso la voce dello Spirito e ci inviti a conformare sempre più la nostra vita a Cristo, modello perfetto. In lui la tua misericordia ci ha tutti predestinati perché, corrispondendo ai tuoi doni e camminando sulla via della fede, la speranza ci sostenga e l’amore ci rinnovi.
Così guardando a te, o Padre, come a mèta dei nostri più ardenti desideri noi confidiamo nell’immancabile aiuto della tua grazia, mentre, uniti al coro festoso degli angeli e dei santi, a te con voce di esultanza inneggiamo: Santo…
ALLO SPEZZARE DEL PANE
Comportiamoci in modo degno di Dio
che ci chiama al suo regno e alla sua gloria.
ALLA COMUNIONE
In questo consiste l’amore di Dio:
nell’osservare i suoi comandamenti,
che non sono gravosi.
Tutto quello che è nato da Dio vince il mondo;
e questa è la vittoria che vince il mondo: la nostra fede.
DOPO LA COMUNIONE
O Dio vivo e santo, che ci hai invitato come figli alla mensa di grazia, conserva in noi i tuoi doni e sostieni nell’obbedienza e nella fedeltà il proposito di corrispondere alla tua chiamata.
Per Cristo nostro Signore. Amen
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LITURGIA VIGILIARE VESPERTINA della VI domenica dopo Pentecoste
VANGELO DELLA RISURREZIONE Mt 28, 8-10
Annuncio della Risurrezione del Signore Nostro Gesù Cristo secondo Matteo
Abbandonato in fretta il sepolcro con timore e gioia grande, le donne corsero a dare l’annuncio ai suoi discepoli. Ed ecco, il Signore Gesù venne loro incontro e disse: «Salute a voi!». Ed esse si avvicinarono, gli abbracciarono i piedi e lo adorarono. Allora Gesù disse loro: «Non temete; andate ad annunciare ai miei fratelli che vadano in Galilea: là mi vedranno».
ORAZIONE
Gesù, nostro Salvatore, che, superata vittoriosamente la passione, sei tornato ai tuoi discepoli con potenza più manifesta, concedi a noi, che celebriamo il mistero della tua gloria, di camminare sempre nella gioia della tua presenza, o Figlio di Dio, o nostro fratello, che vivi e regni con il Padre, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen
Seguono le letture della liturgia domenicale
Qual è la tua reazione?






