Saks Global, primo trimestre in perdita ma l’ebitda torna positivo

Lug 18, 2025 - 17:30
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Saks Global, primo trimestre in perdita ma l’ebitda torna positivo
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Saks Global avvia il 2025 con un primo trimestre dai toni contrastanti: se da un lato i conti evidenziano una flessione nei ricavi e un aumento delle perdite nette, dall’altro emergono segnali di ripresa sul fronte della redditività operativa.

La holding americana, nata dall’integrazione tra Saks Fifth Avenue e Neiman Marcus, ha infatti comunicato ieri i risultati finanziari relativi ai primi tre mesi dell’anno fiscale chiusi il 3 maggio, che evidenziano una perdita netta di 232 milioni di dollari (199 milioni di euro al cambio attuale), in peggioramento rispetto ai 184 milioni dello stesso periodo dell’anno scorso (non considerando Neiman Marcus, ndr). Su base aggregata con Neiman Marcus Group, invece, la perdita è stata di 168 milioni di dollari. I ricavi trimestrali si sono attestati a 1,6 miliardi di dollari, contro gli 1,9 miliardi stimati e il valore lordo delle merci è sceso a 2 miliardi di dollari, rispetto ai 2,3 miliardi di dollari.

Tuttavia, al netto del calo dei volumi, Saks Global è riuscita a migliorare l’ebitda rettificato, tornato in positivo a 13 milioni di dollari, dopo un risultato negativo pari a un milione nello stesso periodo dell’anno precedente. Il margine lordo si è mantenuto stabile al 44%, a conferma di una strategia più selettiva sui prezzi e di una maggiore efficienza nella gestione degli sconti.

Il CEO Marc Metrick ha definito i risultati “leggermente superiori alle aspettative”, pur riconoscendo che il trimestre è stato condizionato da due fattori critici: un flusso di inventario ancora instabile, con carenze di prodotto in diverse categorie, e una domanda più debole da parte della clientela di fascia alta. “Stiamo lavorando per ristabilire relazioni più forti con i nostri fornitori, migliorare la disponibilità e allineare i pagamenti”, ha spiegato il manager. Diversi brand partner avevano infatti espresso preoccupazioni in merito a ritardi nei flussi di cassa e alle tempistiche di consegna.

Nonostante il contesto difficile, Saks Global ha ottenuto una boccata d’ossigeno sul fronte finanziario grazie a un nuovo pacchetto di finanziamento da 600 milioni di dollari, mirato a rafforzare la liquidità e sostenere il piano di ristrutturazione (dopo numerosi tagli al personale e piani di riduzione dei costi). Il gruppo ha inoltre annunciato un’operazione di scambio obbligazionario che dovrebbe concludersi entro agosto, con l’obiettivo di rinegoziare il debito in ottica di lungo periodo. Contestualmente, ha nominato ieri Brandy Richardson come nuova CFO per accelerare il rilancio finanziario del gruppo.

Il confronto con i competitor non gioca però a favore del gruppo. Secondo Bloomberg Second Measure, le vendite di Saks Fifth Avenue sono scese del 16% su base annua, mentre quelle di Neiman Marcus e Bergdorf Goodman hanno segnato una flessione del 10%. Al contrario, retailer come Bloomingdale’s e Nordstrom hanno registrato incrementi superiori al 10%, a testimonianza di un segmento premium più resiliente rispetto al lusso estremo, oggi in maggiore difficoltà.

Il trimestre conferma quindi la necessità per Saks Global di accelerare il percorso di rilancio, lavorando sia sulla parte finanziaria che sull’offerta e sulla gestione operativa. Il ritorno a una redditività positiva, seppur modesta, rappresenta un primo segnale incoraggiante, ma la vera sfida sarà riconquistare i consumatori e rafforzare la posizione competitiva in un mercato del lusso che, almeno per ora, sembra premiare più l’accessibilità che l’esclusività.

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Redazione Redazione Eventi e News