Sanità in Calabria, Straface (Fi): ‘Pd fuori dalla realtà’

“Anche la Calabria ha i suoi alieni e sono i consiglieri regionali del Partito Democratico che ne sparano e raccontano una al giorno. Che la Regione abbia un deficit nell’erogazione del servizio sanitario è un dato acclarato ma non è un problema che nasce adesso.
Anzi – lo ribadisco a beneficio di quanti fanno orecchie da mercante e a cui non piace ascoltare la verità – è da questa situazione disastrosa che siamo partiti compiendo, negli ultimi tre anni, un vero e proprio miracolo per tentare la normalizzazione del servizio sanitario regionale, anche mettendo a terra i fondi della programmazione comunitaria”.
È quanto sottolinea la presidente della Terza Commissione del Consiglio Regionale sulla Sanità, Pasqualina Straface, facendo chiarezza, portando luce nell’ombra delle sterili polemiche e ribadendo il grande lavoro che il Commissario ad acta Roberto Occhiuto sta portando avanti.
“La gestione dei fondi europei in Calabria – dice – ha subito una vera e propria trasformazione. Oggi, la nostra Regione dimostra una capacità senza precedenti nell’assorbire e impiegare le risorse che provengono da Bruxelles, anche e soprattutto per riconoscere il diritto alla salute ai calabresi.
FONDI EUROPEI: DALLA SPRECO ALLA SPESA STRATEGICA
È lontano il tempo – aggiunge – in cui i fondi venivano sprecati o peggio, rimandati al mittente, a causa di una burocrazia farraginosa e di un’inefficienza cronica della politica di centro sinistra. Ora, invece, assistiamo a un impiego oculato e strategico di queste risorse, con una verifica costante e puntuale della qualità della spesa. Ed è proprio sulla sanità che si concentra una parte significativa di questi investimenti, a riprova di una chiara scelta politica a beneficio del sistema sanitario e della salute dei nostri cittadini.
TRASPARENZA E LEGITTIMITÀ NELLA GESTIONE DELLE RISORSE
Ogni singolo euro di provenienza europea – ricorda la Presidente – è sottoposto a verifiche rigorose e a stringenti rendicontazioni, garantendo la massima trasparenza. Lo sono anche i fondi utilizzati per garantire che la Calabria e le nostre università possano fondare su un capitale umano importante, eccellente e di prim’ordine che possa formare le nuove generazioni di medici e personale sanitario.
E questo perché la nostra visione non si ferma solo a sopperire l’urgenza ma a programmare con un respiro lungo che sa guardare oltre il contingente.
Non c’è alcun motivo, quindi, di dubitare che anche strutture come l’Annunziata di Cosenza stiano utilizzando in maniera legittima e proficua le risorse stanziate dalla Regione per migliorare i servizi offerti. Perché questo – conclude Pasqualina Straface – è un metodo di buon governo non una roulette russa”.
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