Conto alla rovescia per i diesel euro 5: un milione di auto verso lo stop nel Nord Italia

Dal primo ottobre 2025 scatterà il blocco della circolazione per i veicoli diesel euro 5 nei principali centri urbani del bacino padano. Una misura attesa, formalizzata da tempo, dagli effetti tutt’altro che marginali: oltre un milione di mezzi coinvolti tra Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto
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La data è fissata e, salvo ulteriori rinvii, segnerà una svolta determinante per la mobilità urbana nel Nord Italia. Dal 1° ottobre 2025, le automobili con motorizzazione diesel Euro 5 non potranno più circolare, durante i giorni feriali e in orario diurno, nei comuni con oltre 30.000 abitanti delle regioni Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto.
Un provvedimento atteso – e già rinviato più volte – che rientra nella strategia nazionale di contenimento dell’inquinamento atmosferico nel bacino padano, una delle aree più compromesse d’Europa per concentrazione di polveri sottili e biossido di azoto.
Il blocco, previsto da un decreto governativo del 2023, si inserisce nel quadro dell’attuazione delle direttive europee sulla qualità dell’aria.
L’obiettivo è ridurre le emissioni nocive provenienti dal parco auto più obsoleto, in particolare nei mesi invernali (dal 1° ottobre al 31 marzo, esteso fino al 15 aprile in Piemonte), quando le condizioni meteo favoriscono l’accumulo degli inquinanti nei bassi strati dell’atmosfera.
Il quadro normativo: orari e sanzioni
Le limitazioni varieranno leggermente da regione a regione. In Piemonte, il divieto sarà in vigore dalle 8:00 alle 19:00; in Lombardia dalle 7:30 alle 19:30; in Emilia-Romagna dalle 8:30 alle 18:30; nel Veneto la finestra sarà analoga a quella emiliana, ma articolata secondo un sistema di allerta a tre livelli (verde, giallo, rosso) in base al grado di criticità ambientale.
Le sanzioni previste per i trasgressori oscillano tra 163 e 658 euro, con la possibilità di sospensione della patente in caso di recidiva.
L’impatto sulle flotte private e commerciali
Secondo le stime ufficiali, saranno oltre 1 milione i veicoli diesel Euro 5 interessati dal blocco. Un numero che restituisce la dimensione del cambiamento richiesto a cittadini, lavoratori e imprese.
Piemonte
Circa 250.000 veicoli saranno soggetti a limitazione, pari all’8% del parco auto regionale. Le città maggiormente coinvolte includono Torino, Alessandria, Novara, Asti, Cuneo e Biella.
La Regione, inizialmente orientata a un’applicazione graduale, ha formalizzato l’entrata in vigore dal 2025, dopo aver posticipato due volte l’attuazione del piano.
Lombardia
L’impatto più significativo si registra qui, con una stima di oltre 400.000 veicoli coinvolti. A Milano, il divieto sarà anticipato e più severo: nell’Area B, già dal 1° ottobre 2025 non potranno circolare nemmeno i diesel Euro 6 acquistati dopo il 2018.
La misura coinvolge anche numerosi comuni di fascia 1 e 2, come Varese, Lecco, Monza, Pavia, Lodi, Vigevano, Abbiategrasso.
Emilia-Romagna
Si stimano circa 200.000 veicoli Euro 5 coinvolti. Le limitazioni saranno applicate nei centri urbani di pianura superiori a 30.000 abitanti, tra cui Bologna, Modena, Reggio Emilia, Parma, Ferrara e Forlì.
Il blocco rientra nel Pair (Piano Aria Integrato Regionale), che prevede misure parallele di incentivazione per la mobilità a basse emissioni.
Veneto
Coinvolti circa 180.000 veicoli diesel Euro 5. Le principali aree urbane interessate includono Venezia, Padova, Treviso, Vicenza e Verona. Il piano antismog prevede un sistema di allerta progressivo e misure estensive, con deroghe limitate.
Crediti immagine: Depositphotos
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