Scoperta una struttura cosmica da record in un ammasso di galassie
struttura cosmica senza precedenti scoperta nell’ammasso Abell 2744 ridefinisce le dimensioni conosciute dell’universo strutturato.
Un "filamento" di galassie lungo oltre 13 milioni di anni luce ridefinisce le dimensioni conosciute del cosmo strutturato
Una scoperta astronomica senza precedenti ha rivelato l’esistenza di una struttura cosmica immensa annidata all’interno di un colossale ammasso di galassie, che potrebbe riscrivere alcune delle nostre conoscenze sull’evoluzione dell’universo. Il nuovo studio, pubblicato sulla rivista Astronomy & Astrophysics, documenta un “filamento” di galassie che si estende per oltre 13 milioni di anni luce, un record assoluto all’interno di una singola regione galattica.
La struttura è stata individuata nell’ammasso di galassie Abell 2744, noto anche come Pandora's Cluster, una zona del cosmo già celebre per le sue collisioni galattiche estreme. Gli scienziati, guidati da un team internazionale coordinato dall'Università di Lione, hanno utilizzato dati raccolti dai telescopi spaziali Hubble ed Euclid, oltre a osservazioni ottiche e a raggi X, per mappare con precisione la distribuzione della materia visibile e oscura.
“È come scoprire una rete autostradale gigante nel cuore di una metropoli cosmica”, ha spiegato la dottoressa Adèle Dubois, astrofisica e autrice principale dello studio. “Non solo la struttura è incredibilmente estesa, ma sembra avere un ruolo cruciale nel convogliare materia verso l’ammasso centrale, alimentando la formazione di nuove galassie.”
Una ragnatela cosmica sempre più complessa
La scoperta conferma e rafforza il modello della “cosmic web”, la cosiddetta ragnatela cosmica, secondo cui le galassie si organizzano lungo filamenti di materia che si diramano nello spazio come i nervi di un sistema neuronale. Tuttavia, la scala di questa nuova struttura supera di gran lunga le previsioni dei modelli attuali.
“È come trovare un fiume intercontinentale in mezzo a un arcipelago”, ha commentato il cosmologo italiano Luca Ferraro, non coinvolto nello studio. “Questo tipo di scoperte ci obbliga a riconsiderare la dinamica della formazione galattica e la distribuzione della materia oscura su larga scala.”
Implicazioni future
Oltre al record dimensionale, la nuova struttura potrebbe fornire informazioni preziose sull’evoluzione dell’universo nei suoi primi miliardi di anni. L’analisi spettroscopica delle galassie coinvolte suggerisce infatti che il filamento esiste da almeno 10 miliardi di anni, rendendolo una delle strutture più antiche mai osservate.
Il team di ricerca prevede di approfondire l’analisi con il telescopio spaziale James Webb, puntando a ottenere dati più dettagliati sulla composizione chimica e la velocità di migrazione delle galassie lungo il filamento.
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