Strage Corinaldo, condannato esce dal carcere per laurearsi e sparisce

Lug 6, 2025 - 18:00
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Strage Corinaldo, condannato esce dal carcere per laurearsi e sparisce

Strage Corinaldo: Andrea Cavallari, 26 anni, uno dei componenti della ‘banda dello spray‘, che nella notte tra il 7 e l’8 dicembre 2018 provocarono, a Corinaldo, in provincia di Ancona, la morte di cinque minorenni e di una mamma di 39 anni all’interno della discoteca ‘Lanterna Azzurra’ durante un concerto di Sfera Ebbasta, non è più rientrato in carcere a Bologna, dove era detenuto dopo la condanna a 11 anni, dopo essere uscito per un permesso premio per la discussione di laurea.

La fuga il 3 luglio

Secondo quanto riporta il Corriere di Bologna, tutto sarebbe accaduto il 3 luglio quando il giovane ha lasciato il carcere senza la scorta della penitenziaria, ma insieme alla famiglia, per andare a discutere la tesi in Scienze Giuridiche, facoltà che frequenta all’Università di Bologna. Il 26enne, alla fine della proclamazione, sarebbe rimasto solo con la fidanzata, facendo perdere le proprie tracce.

Corinaldo, la tragedia del dicembre 2018: cosa è successo

Nella notte tra il 7 e l’8 dicembre del 2018 cinque ragazzi e una madre di 39 anni persero la vita durante una serata alla discoteca “Lanterna Azzurra” di Corinaldo, comune in provincia di Ancona. Cinquantanove le persone ferite. Le vittime erano in attesa dell’esibizione del cantante trap Sfera Ebbasta quando vennero travolte da un improvviso fuggi fuggi. La calca si scatenò dopo che alcuni giovani spruzzarono una sostanza urticante per derubare i presenti. Nel dicembre del 2022 la Cassazione ha confermato le condanne dai 10 ai 12 anni di reclusione per i sei giovani appartenenti alla “banda dello spray”.

Nel ‘processo bis’ tutti assolti dalle accuse più gravi

Sono stati invece tutti assolti dai reati più gravi, compresa l’accusa di omicidio colposo plurimo, i 9 imputati nel processo-bis sulla strage. A finire sotto accusa le presunte carenze nella sicurezza del locale e sulle procedure per le autorizzazioni. Ma la corte d’Assise d’Appello di Ancona ha assolto con la formula piena ‘il fatto non sussiste’ dai reati di omicidio colposo plurimo e disastro colposo tutti gli imputati: otto tra responsabili della sicurezza, dirigenti comunali e gestori del locale, più l’ex sindaco di Corinaldo. I giudici hanno emesso invece condanne più lievi per alcuni degli imputati, accusati di reati legati al rilascio dei permessi per gli spettacoli danzanti richiesti dalla società Magic, che gestiva la discoteca la Lanterna. 

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Redazione Redazione Eventi e News