Svolta lifestyle per Jw Anderson. Da settembre in versione wunderkammer

Lug 4, 2025 - 15:00
 0
Svolta lifestyle per Jw Anderson. Da settembre in versione wunderkammer
https://www.pambianconews.com/wp-content/uploads/2025/07/JW-Anderson-m-S25-058.jpg

Dopo l’applaudito esordio alla direzione creativa di Dior durante la recente Paris fashion week maschile, Jonathan Anderson ha in serbo numerose novità anche per il suo marchio Jw Anderson. Durante una lunga intervista a Business of Fashion il designer irlandese ha delineato una svolta lifestyle per il marchio entry luxury la cui ultima sfilata risale allo scorso settembre. La testata inglese riporta del rilancio con un concept “completamente diverso”, lo stilista dichiara di aver pensato molto a Terence Conran, fondatore catena di negozi Habitat, del The Conran Shop e del Design Museum di Londra, contribuì per primo ad abbassare i prezzi del design all’avanguardia nel tentativo di democratizzare il buon design. Fu infatti lui ad introdurre in Inghilterra il piumone, gli utensili da cucina ed il caffè espresso.

Sulla stessa lunghezza d’onda Anderson ha intenzione di ampliare le categorie merceologiche della sua label fondata nel 2008 a cui ha sempre lavorato parallelamente alla direzione creativa di Loewe: “Per me, è più una questione di narrazione che si può fare con un oggetto, una cosa più intima, tipo: ho comprato questa sedia in legno, e guardate questo legno fantastico, ed è fatta in questo paese, e il tizio ne produce solo due all’anno. È una bella storia da raccontare, che non riguarda solo il costo di qualcosa”.

In una sorta di wunderkammer contemporanea, a partire da settembre l’e-commerce del brand comprenderà 560 prodotti diversi a tiratura limitata, molti dei quali una volta esauriti non verranno più riassortiti. “Invece di applicare sconti, li teniamo finché non si esauriscono e poi li sostituiamo. Perché penso che sia difficile avere una piccola impresa. È davvero difficile. Mi dispiace per ogni singola persona che avvia un’attività: sono fortunato ad avere Lvmh, ma allo stesso tempo siamo ancora una piccola impresa con la pressione di un mercato che sta crollando. Quindi penso: ‘Facciamo in modo che il vetraio di Murano realizzi l’oggetto più difficile che dimostri la sua abilità, ma in qualcosa che abbia un aspetto senza tempo. Oppure facciamo in modo che la persona migliore al mondo riproponga lo sgabello di Charles Rennie Mackintosh’“.
Anderson si è infatti rivolto a Marcantonio Brandolini di Laguna-B invitando a creare pezzi in vetro verde opaco, cosa che di solito non fanno. Lo sgabello di Charles Rennie Mackintosh è stato ricreato da un restauratore di Mackintosh nel rovere tinto nero da lui preferito, disponibile anche in bianco e rovere naturale.

Il legame con l’arte e l’artigianalità è sempre stato presente nei progetti di Jw Anderson così da Loewe, come hanno dimostrato i numerosi eventi durante il Fuorisalone milanese e l’istituzione del Loewe Craft Prize. Andrew Bonacina, ex direttore/curatore del museo Hepworth Wakefield nel West Yorkshire, sta mettendo a punto un programma artistico che, in alcuni negozi Jw Anderson, potrebbe tradursi in un singolo pezzo on in mini esposizioni di artisti emergenti durante tutto l’anno, proprio come avveniva nelle boutique Loewe.

Il designer anticipa che saranno presenti anche delle proposte della ceramista Lucie Rie che arriveranno anche a mille sterline: “Probabilmente si venderanno in pochi minuti, visto il pubblico di collezionisti di Rie. I profitti andranno a una fondazione per preservare l’eredità di Rie e del suo compagno Hans Coper, per produrre un catalogo ragionato e per erogare borse di studio a giovani artisti”. Jw Anderson includerà anche penne realizzate in collaborazione con Yard-O-Led, il più antico produttore del Regno Unito, ci sarà persino del miele proviene da Houghton Hall, la maestosa residenza del Marchese di Cholmondeley nel Norfolk; “Una persona che ho sempre adorato per le sue azioni random è Giorgio Armani, una volta ha fatto il miele anche lui”. Non mancheranno anche veri gioielli realizzati in collaborazione con Classical Gem Hunter.

Anche il packaging è stato ripensato; le scatole hanno un peso aristocratico mentre tutto il resto arriva in sacchi di patate, oppure è avvolto nella carta usata per avvolgere il fish and chips nelle città di mare. Il logo è stato rivisitato in “chiave chic”. Ogni negozio è stato completamente ristrutturato con pareti in velluto Uniacke definite da un battiscopa dove tutta la merce sarà appesa a pioli. Con l’espansione del concept a livello globale, ogni negozio diventerà un piccolo mondo a sé stante, sostenuto dal lavoro degli artigiani locali. D’estate potrebbero essere proposti mobili da giardino e verdure, “E poi, allo stesso tempo, si potrà acquistare un bellissimo maglione di cashmere con la scritta ‘Anonymous Faggot’, come una sorta di atto concettuale, un oggetto di moda, un oggetto d’arte”, spiega Anderson.

“Ho bisogno di imparare qui, e di reimparare ciò che amo di me stesso. Questo progetto mi sembra onesto. È esattamente dove dovrei essere ora. Sì, Jw Anderson potrebbe fare una sfilata. E potremmo fare una sfilata quando ne sentirò il bisogno. Ma non voglio che la gente pensi: ‘Oh, un’altra sfilata’. Preferirei che qualcuno entrasse e dicesse: ‘Perché mi viene voglia di comprare un barattolo di miele?'”, conclude lo stilista.

Per il look book Anderson ha selezionato un cast di 35 collaboratori di lunga data e persone che ammira a partire dal partner Pol Anglada e l’immancabile regista e amico Luca Guadagnino con cui ha già collaborato numerose volte.

 

Qual è la tua reazione?

Mi piace Mi piace 0
Antipatico Antipatico 0
Lo amo Lo amo 0
Comico Comico 0
Furioso Furioso 0
Triste Triste 0
Wow Wow 0
Redazione Redazione Eventi e News