Teatri del Suono / Aperture 2025: a Trieste il Festival di musica e culture contemporanee dal 17 al 26 ottobre

Dal 17 al 26 ottobre 2025 Trieste ospita la sesta edizione di Teatri del Suono / Aperture, Festival di musica e culture contemporanee. Concerti, installazioni e incontri tra arti, suoni e nuove tecnologie.

Ottobre 13, 2025 - 17:11
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Teatri del Suono / Aperture 2025: a Trieste il Festival di musica e culture contemporanee dal 17 al 26 ottobre

Teatri del suono®/ Aperture. Festival di musica e culture contemporanee

Suoni. Voci. Visioni. Idee. Il festival in città. Trieste 17 - 26 ottobre 2025

Il programma dei primi eventi

 

Si apre a Trieste la sesta edizione di “Teatri del Suono / Aperture” festival transdisciplinare che esplora le molteplici relazioni della musica – colta, d’arte e di ricerca, in tutte le forme ibridate ed eclettiche della contemporaneità – con le arti e il pensiero, attraverso proposte originali, di alto profilo artistico, dal format innovativo e inclusivo, aperte al dialogo generazionale.
Primo appuntamento venerdì 17 ottobre, alle ore 18.30, alla Libreria Antiquaria Umberto Saba (via S. Nicolò 30b), con l’apertura dell’allestimento installativo di A-ronne di Luciano Berio, realizzato dell'artista visiva Annalisa Metus e a cura di collettivo cantierezero, in collaborazione con Libreria Saba, Dipartimento di Musica e Nuove Tecnologie Conservatorio Tartini Trieste, che resterà visitabile fino al 25 ottobre (in orario di apertura della libreria).

Sa
bato 18 ottobre, alle 20.30 nella suggestiva cornice della Basilica di San Silvestro (piazza San Silvestro 1) il festival propone il primo degli appuntamenti musicali: il concerto La voce, lo spazio, il tempo di Cantando Admont, una delle formazioni più importanti dell’attuale panorama musicale europeo, con una proposta che affronta un tema cardine di Teatri del suono: l’idea che tra passato e presente non vi sia una cesura, ma una sorta di continuità sotterranea, percepibile nel ritorno di forme, gesti, rituali, immagini che permangono nell’immaginario collettivo. Le opere del passato e quelle del presente coesistono creando una profonda risonanza che annulla le abituali convenzioni dell’ascolto, aprendosi oltre le barriere di spazio, tempo ed estetiche. Lo spazio - in senso grafico, topografico e quindi simbolico – ha un ruolo chiave in questa affascinante proposta musicale presentata dall’ensemble austriaco come una sorta di viaggio sonoro immaginifico che attraversa cinque secoli.

Con il sostegno del Forum austriaco di cultura – Milano, il programma di questa serata – illustrato da Cantando Admont – intreccia capolavori rinascimentali e creazioni contemporanee, tracciando una linea dalle visioni profetiche del passato ai paesaggi sonori grafici e topografici di oggi. Il ciclo in dodici parti Prophetiae Sibyllarum (1550-1560) di Orlando di Lasso si basa sulle antiche profezie delle Sibille che annunciano la venuta di Cristo. Pubblicato solo dopo la morte di Lasso, affascina con il suo cromatismo audace, il dramma dissonante e la polifonia guidata dalle parole che ricorda Gesualdo. Ma-am (1978) di Younghi Pagh-Paan è sia musica funebre che omaggio a Luigi Nono. La sua semplicità apparentemente arcaica – voce e legno – si apre in una polifonia spettrale, modellata dal Pansori coreano e dal canto solista europeo. Landschaft & bedingung (2021) di Annette Schmucki fa risuonare un paesaggio: i nomi dei luoghi diventano materiale musicale, la voce diventa tempo atmosferico e paesaggio. Sonans (1960) di Roman Haubenstock-Ramati fonde suono, forma e notazione grafica. Con una partitura variabile e indicazioni di lettura aperte, l'opera richiede libertà immaginativa, trasformando la partitura in uno spazio sonoro multiprospettico. Il mottetto Taedet animam meam (1585) di Tomás Luis de Victoria incarna una polifonia densa e una profondità spirituale, mentre il canone Miserere mei Domine (1619) di Jan Pieterszoon Sweelinck fa da ponte tra lo stile mottettistico rinascimentale e l'austerità. Die Wimpern des himbeerfarbenen Mondes / Marienau (1996/97) di Klaus Lang si svolge come un processo contemplativo: lentezza, quiete e battiti microtonali creano un'esperienza sonora meditativa. 

Domenica 19 ottobre all'Auditorium della Casa della Musica (via dei Capitelli 3) il festival propone una giornata dedicata alla musica e alle arti elettroniche, inaugurando il progetto Archeologia del contemporaneo, un nuovo percorso dedicato alla musica elettronica, al repertorio elettroacustico e sua prassi interpretativa, curato da cantierezero in collaborazione con il Dipartimento di Musica e Nuove Tecnologie / Conservatorio Tartini - Trieste e la casa editrice/discografica Die Schachtel, da vent’anni specializzata nella musica d'avanguardia ed elettronica, sound art, musica di ricerca ed altre forme di composizione sperimentale e impegnata nel mantenere viva l’esperienza sensoriale e materiale della musica, in opposizione all’immaterialità del consumo veloce e superficiale.

Dalle 11.00 alle 13.00 dopo le incursioni visive a cura di Trieste Science + Fiction Festival (VISIONI), è possibile incontrare Bruno Stucchi – Art director e Designer di Die Schachtel – che propone una conversazione-ascolto dedicata alla storia della musica elettronica, tra opere colte e sperimentali. L’incontro è anche l’occasione per la presentazione l’ultima uscita del catalogo di Die Schachtel, Satyricon79, un inedito di Demetrio Stratos del 1979 per lo spettacolo omonimo al Teatro dell’Elfo di Milano, con la regia di Gabriele Salvatores.

Dalle 16.00 alle 18.30, sempre alla Casa della Musica, Andrej Kobal – performer, sound designer, sviluppatore di strumenti digitali per la pratica musicale – conduce un laboratorio esperienziale didattico per ragazzi a partire dai 12 anni, dedicato all'uso creativo delle nuove tecnologie applicate alla musica che tra gioco e scoperta conduce i partecipanti a un uso diverso e più consapevole della tecnologia che quotidianamente ci circonda.


La partecipazione a tutti gli eventi del 19 ottobre è gratuita, non richiede competenze specifiche ed è aperta a chiunque sia interessato a scoprire o approfondire le tematiche presentate. Per partecipare al Laboratorio didattico è necessario iscriversi presso Casa della Musica/Scuola 55 o inviando una mail a 
info@tetridelsuonofestival.eu

Nato dal lavoro di collettivo cantierezero in collaborazione con istituzioni e realtà culturali del territorio e internazionali, Teatri del suono è un luogo dove rappresentare la conoscenza, testimoniando la profonda influenza tra gli spazi della perfomance artistica e quelli del sapere. Un palcoscenico in cui mettere in scena la meravigliosa varietà delle arti e del pensiero umano, in cui la musica è al centro di un percorso alternativo e curioso, che si apre per sua natura al dialogo transdisciplinare, proponendosi come luogo anche fisico di scambio e condivisione. 

Il festival, a ingresso gratuito, è reso possibile dal contributo della Regione Friuli Venezia Giulia, delle Fondazioni K.F. Casali / Le Fondazioni Casali, con il sostegno della ZKB Trieste e Gorizia, del Forum austriaco di cultura-Milano e la collaborazione del Comune di Trieste, del Conservatorio Tartini e di numerosi partner culturali.


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Cantando Admont
Consapevole della necessità di dare nuovo slancio alla musica vocale contemporanea e ispirato dal desiderio di far rivivere

il ricco repertorio del Medioevo, del Rinascimento e del primo Barocco, un gruppo di cantanti appassionati guidati da Cordula Bürgi ha fondato Cantando Admont. L'ensemble è fortemente impegnato a rivitalizzare il patrimonio vocale storico nella pratica contemporanea, convinto che solo un profondo coinvolgimento con il passato possa consentire alla nuova creazione di prosperare oltre i confini della specializzazione. Attraverso la propria serie di concerti – concert talk, solo cantando e Junge Stimmen – Cantando Admont sta costruendo una nuova tradizione concertistica a Graz e Vienna. L'ensemble si esibisce in festival e sedi di primo piano come i Festival di Salisburgo e Bayreuth, Acht Brücken Colonia, Wien Modern, steirischer herbst, Biennale di Monaco, Concertgebouw Amsterdam, Wiener Festwochen, Konzerthaus e Musikverein Wien, Deutsche Oper Berlin, Teatro Colón Buenos Aires, Konzerthaus Dortmund e Onassis Center Atene. Una caratteristica distintiva dell'ensemble è la sua stretta collaborazione con compositori contemporanei, in particolare Beat Furrer, la cui partnership ha portato alla creazione di numerose nuove opere, tra cui Das grosse Feuer. Inoltre, Cantando Admont collabora con ensemble e orchestre quali Klangforum Wien, Concertgebouw Orchestra, Munich Philharmonic,  Cantando Admont lavora infine con ensembles e orchestre quali  Klangforum Wien, Concertgebouw Orchestra, Munich Philharmonic, Philharmonia Zürich, PHACE, Nimikry, Schallfeld, Ensemble Nikel, KNM Berlin, Ensemble Proton Bern, Ictus, and dissonArt.

Programma dettagliato e informazioni: www.teatridelsuonofestival.eu

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