Una nuova professione: il sommelier delle tisane


In realtà non esiste ancora ufficialmente ma potrebbe essere una bella idea. Ne parliamo con Domenico Cassinelli, Sous chef a Livigno al Lac Salin Spa & Mountain Resort e con la sua collega Valentina Elli, che usa le erbe anche per i massaggi
Non esiste ancora un vero e proprio corso ufficiale di sommelier delle tisane, ma sarebbe proprio una grande idea inventare questa figura professionale.
È quello che pensa Domenico Cassinelli, Sous chef a Livigno al Lac Salin Spa & Mountain Resort dove le tisane si trasformano in raffinati abbinamenti con i piatti creativi dello chef Andrea Fugnanesi e della sua brigata.
In fondo lui le assaggia tutti i giorni e le consiglia abbinandole anche alle pietanze.
Le erbe di montagna portano con loro grandi segreti. Alpi e appennini danno vita a circa 4.500 specie di erbe diverse. Piante comuni e rare dalle proprietà straordinariamente benefiche.
E Cassinelli, assieme a Valentina Elli, manager della spa nello stesso resort hanno intenzione di scoprirli tutti.
“Fin da sempre ho sentito un forte legame con la natura – spiega Elli – in particolare con le erbe spontanee, che ho imparato a riconoscere, raccogliere e utilizzare sia in ambito terapeutico che alimentare.
Con il tempo ho affinato le mie conoscenze sulle tisane, gli infusi funzionali e l’uso delle erbe in cucina, scoprendone il potere curativo e il valore gastronomico. Oggi porto questa passione nel mio lavoro quotidiano, dove ogni gesto, ogni piatto e ogni trattamento raccontano il linguaggio semplice e potente della natura“.
La passione di Domenico Cassinelli nasce invece “tra i profumi e i racconti di famiglia, quando da bambino ascoltavo con curiosità le storie legate alle erbe spontanee, ai rimedi della nonna e ai piatti della tradizione. Quelle narrazioni, unite a letture, programmi televisivi e tanta voglia di scoprire, mi hanno fatto avvicinare sempre di più al mondo naturale e al suo legame profondo con il cibo.
Con il tempo, questa passione si è trasformata in un percorso professionale: oggi amo cucinare, sperimentare nuovi abbinamenti e portare in tavola piatti che raccontano il territorio, la stagionalità e la bellezza semplice delle erbe selvatiche“.
Cibo e benessere si fondono in una visione olistica dove la cucina e la spa del Lac Salin Spa & Mountain Resort si incontrano per rigenerare sia il corpo che la mente.
“Gli ingredienti dei nostri piatti – continua il Sous chef – come per esempio le erbe alpine della nostra Apotheke creano un’esperienza sensoriale che nutre l’anima tanto quanto il palato. Quindi le conoscenze sono quelle stesse che ci vogliono tra i fornelli: conoscere le erbe, le loro proprietà ma anche i loro sapori per saperle abbinare poi ai piatti“.
Ma quale potrebbe essere la giusta formazione per un sommelier delle tisane? Sicuramente conoscere la storia di questi infusi e anche le proprietà di coltivazione. Con l’aiuto della collega Allessandrà Fusè iniziamo qui con qualche dato storico.
I tè e le tisane: un po’ di storia
Secondo la mitologia cinese è stato il grande maestro e sovrano Shen Nong a scoprire il tè: seduto sotto una pianta, Shen Nong stava facendo bollire dell’acqua per disintossicarsi e purificare il suo organismo, quando all’improvviso, un colpo di vento, fece staccare alcune foglie della pianta, che andarono a finire nella tazza del maestro.
Il preparato aveva un tale profumo e un aroma così invitante che il sovrano non poté fare a meno di assaggiarne un sorso, scoprendone le virtù rinvigorenti. Da quel giorno ordinò di coltivare centinaia di quelle piante per tutti i suoi sudditi.
Secondo i buddhisti invece, il tè è stato scoperto dal monaco indiano Bodhidharma, un giorno che, nell’atto di punirsi per essersi addormentato durante la meditazione, si asportò e lasciò cadere a terra le palpebre, da cui magicamente nacquero due piantine di tè, dono mandato dagli dei per andare in aiuto ai monaci intenti a meditare.
L’origine delle tisane risale all’antichità: in epoca greco-romana, le persone erano già solite conoscere e utilizzare le virtù benefiche di certe piante, che venivano messe in infusione in acqua calda o fredda oppure grazie all’aiuto di compresse per sfruttarne al meglio le proprietà.
È durante il Medioevo che le preparazioni delle tisane diventano via via sempre più sofisticate, essendo anche il principale apporto farmaceutico, spesso segretamente dispensato da streghe e fattucchiere, disponibile per la medicina del tempo.
I tè incontrano le tisane allorché i cinesi, che apprezzavano le virtù benefiche delle piante, non esitavano a scambiare le loro foglie più preziose di tè con le tisane dei visitatori occidentali.
I tè e le tisane: m che differenza c’è?
Le tisane rappresentano una miscela di due o più piante, alcune delle quali sono piante base per i principi attivi che contengono e per le proprietà che apportano (digestive, rilassanti, diuretiche, dimagranti, lassative, drenanti, disintossicanti e così via), le altre sono coadiuvanti piuttosto neutre e danno il sapore al preparato.
Le tisane si preparano facendo bollire dell’acqua e lasciando in infusione per il tempo consigliato; si possono consumare sia subito che anche dopo diverse ore, fredde, durante la giornata.
I tè sono piante di una stessa famiglia, hanno proprietà eccitanti e benefiche a seconda della tipologia, tutti i tè contengono infatti teina o caffeina, tranne le Robois, per esempio, che è impropriamente chiamato tè, in quanto proviene da un’altra famiglia, quella delle leguminacee.
Il tè, una volta preparato bollendo l’acqua e lasciando in infusione pochi minuti, a seconda di gusti e tipologia, è preferibile consumarlo subito, in quanto il gusto potrebbe essere alterato.
Effetti benefici delle tisane
Aiutano a dimagrire. Depurano e disintossicano l’organismo, a partire dal fegato. E ancora: hanno un effetto drenante (altro che farmaci per contrastare la ritenzione idrica), possono essere lassative, diuretiche, rilassanti, energetiche e antinfiammatorie.
Le tisane, specie quelle preparate in casa, rappresentano una somma straordinaria di rimedi naturali, tutti da non sprecare, sulla base delle diverse caratteristiche dell’infuso.
E qui c’è solo l’imbarazzo della scelta, visto che le tisane, nate come un decotto di orzo macinato, si sono poi nel tempo allungate a una serie molto ampia di ingredienti e combinazioni.
Gli effetti benefici delle tisane sia a breve che lungo termine sono conosciuti fin dai tempi antichi. Malva, camomilla, menta: le tisane un vero e proprio toccasana naturale per la salute e un’ottima abitudine per il nostro benessere.
Un ottimo motivo quindi per cominciare ad affrontare al meglio la stagione con una piacevole abitudine pomeridiana o serale come una salutare tisana.
L'articolo Una nuova professione: il sommelier delle tisane è stato pubblicato su GreenPlanner Magazine.
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