Usa. Trump cancella l’Africa: da ottobre chiuse decine di ambasciate

Maggio 2, 2025 - 05:00
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Usa. Trump cancella l’Africa: da ottobre chiuse decine di ambasciate

di Giuseppe Gagliano

Nelle stanze ovattate del Dipartimento di Stato Usa la rivoluzione è già in corso. Non è fragorosa, ma incide in profondità. L’amministrazione Trump, in vista di un nuovo decreto presidenziale, prepara il ritiro diplomatico dal continente africano. Una scelta che spezza decenni di presenza e influenza, spesso più normativi che militari, e segna un vero e proprio disarmo strategico nel cuore del sud globale.
Il piano, rivelato dal New York Times e confermato da fonti vicine alla Casa Bianca, è tanto ambizioso quanto brutale: chiudere decine di ambasciate “non essenziali”, smantellare il Bureau des Affaires africaines e accorpare l’intero continente sotto l’ombrello generico del “Global South”, con un solo inviato speciale accreditato presso il presidente.
La dottrina che si afferma a Washington è chiara: l’Africa non è più una priorità. Gli sforzi si concentrano altrove, Cina, Russia e Iran, ovvero sulle grandi potenze con cui competere. L’Africa, nella nuova gerarchia geopolitica americana, è una distrazione, non un fronte. È l’ammissione implicita che non si può più essere ovunque, né pretendere di dettare l’agenda globale da soli.
Eppure è proprio ora che il continente africano diventa terreno di conquista per le potenze rivali. La Cina vi costruisce porti, basi, infrastrutture. La Russia piazza uomini, mercenari e armi. Gli Emirati Arabi e la Turchia stringono alleanze locali. La Francia invece è impantanata nel riflusso del post-Sahel, priva di una visione coerente e logorata dalla perdita d’influenza. In questo vuoto, il disimpegno americano suona come una ritirata, ma per altri è un invito a occupare spazio.
Al di là degli effetti immediati, la mossa ha un valore simbolico devastante: certifica la fine del soft power statunitense in Africa, basato su valori universali, diplomazia dei diritti e sostegno istituzionale. Con la nuova linea di Trump, diritti umani, clima e democrazia vengono derubricati a retorica superflua. È il trionfo del realismo brutale, dove la potenza si misura in asset strategici, non in alleanze culturali.
La Casa Bianca nega. Il decreto, si dice, è solo in bozza. Ma la data prevista per l’applicazione, 1 ottobre 2025, non lascia dubbi. L’Africa sta per essere cancellata dalla carta geopolitica americana. E in un mondo multipolare, le caselle lasciate vuote non restano tali a lungo: qualcun altro, inevitabilmente, le occuperà.
E l’Europa intanto continua a guardare. In silenzio.

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Redazione Redazione Eventi e News