Al via progetto Smart Venues per agroalimentare siciliano

Roma, 18 lug. (askanews) – Una gestione più intelligente e sostenibile della filiera agroalimentare siciliana, fondata sull’impiego di tecnologie avanzate e sull’integrazione tra dimensione fisica e digitale: sono queste le basi su cui si è sviluppato Smart Venues, un laboratorio di innovazione, pensato per trasformare l’intero comparto grazie all’impiego di tecnologie intelligenti per migliorare l’esperienza del consumatore, aumentare la trasparenza e la consapevolezza negli acquisti, ridurre gli sprechi alimentari e valorizzare l’eccellenza produttiva siciliana.
Il progetto è stato presentato all’Università degli Studi di Palermo e si chiama Smart Venues for Agritech Ecosystem. E’ una iniziativa cofinanziata nell’ambito del Programma Operativo Complementare (POC) Sicilia 2014-2020 e sostenuta dall’assessorato alle Attività produttive della Regione Sicilia. A guidare il partenariato è Softec S.p.A., insieme all’Università degli Studi di Palermo, Campo d’Oro, Cerisvi e Gap.
Al centro del programma, la creazione di una piattaforma digitale di Customer Experience che raccoglie i dati dei clienti di uno store mediante esperienze digitali abilitate da diversi touchpoint attivi e passivi, per la gestione dei dati e delle informazioni lungo tutto il settore, con l’obiettivo di rafforzare la tracciabilità e la fidelizzazione.
Attraverso l’integrazione di strumenti digitali avanzati – dalla sensoristica IoT all’intelligenza artificiale – l’iniziativa ha puntato a rendere più efficiente l’intero ecosistema, dal punto vendita alla tavola. Una delle soluzioni sviluppate è stata l’app “Smart Venues”, per permettere ai consumatori di interagire direttamente con i prodotti tramite la scansione di QR code, accedendo così a informazioni aggiuntive per aumentare la consapevolezza degli acquisti e la conoscenza della filiera agroalimentare siciliana come eccellenza del territorio.
A questa si affianca la “Dispensa Digitale”, un app pensata per facilitare una gestione domestica più consapevole del cibo: monitora i prodotti acquistati, segnala le scadenze imminenti e suggerisce ricette e alternative per ridurre gli sprechi, integrando tracciabilità e intelligenza artificiale.
Tra le soluzioni più innovative c’è anche “Mike”, un robot sviluppato per la GDO e progettato per ottimizzare la logistica e l’approvvigionamento nei punti vendita. Grazie agli algoritmi dell’Università di Palermo, “Mike” è in grado di monitorare gli scaffali, segnalare in tempo reale i prodotti mancanti ma anche di proporre prodotti alternativi o affini in promozione, personalizzando così l’esperienza d’acquisto.
L’attività di sperimentazione ha coinvolto tre contesti pilota: la Gdo ad Agrigento, l’Acireale Lab di cultura e tecnologia a Catania e l’Enoteca Regionale del Sud Est a Vittoria (RG).
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