Almasri, giallo in Libia sul generale liberato dal governo Meloni: mai arrestato, è libero di muoversi (e investire)

Dicembre 5, 2025 - 00:12
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Almasri, giallo in Libia sul generale liberato dal governo Meloni: mai arrestato, è libero di muoversi (e investire)

Questo giornale, di solito, quando fornisce delle notizie, cita la fonte. La nostra fonte oggi è Marco Mancini, ex numero due dei servizi segreti italiani, che ha spesso collaborato con noi, e scritto articoli sull’Unità, sebbene su molte cose abbiamo idee diverse.

Mancini ci ha detto delle cose davvero inquietanti, e se sono vere richiedono un immediato chiarimento da parte del governo. A Mancini risulta che il criminale libico Osama Almasri, che fu catturato dalla Digos lo scorso 19 gennaio e poi immediatamente rilasciato (due giorni dopo) per intervento del governo italiano e accompagnato in Libia, libero, con un aereo dei servizi segreti, e del quale successivamente, ai primi di novembre, le autorità libiche annunciarono l’arresto, in realtà non è mai stato arrestato in Libia e oggi è libero e si muove tranquillamente in Libia e anche in Tunisia.

Se davvero le cose stanno così, bisognerà capire perché il governo e la magistratura libica hanno mentito, bisognerà capire se il governo italiano sapeva che quell’arresto era un arresto simulato, e poi bisognerà capire perché Almasri ha un potere così grande sul governo italiano, su quello libico, e sulla magistratura libica, e infine bisognerà che i ministri e gli esponenti della destra italiana che sventolarono l’arresto in Libia (seppure un po’ paradossalmente) come la prova che il governo italiano si era comportato bene rilasciando Almasri, ci dicano cosa pensano oggi del governo italiano se davvero Almasri è libero. Dopodiché bisognerà dare delle spiegazioni al tribunale dell’Aja, il quale aveva chiesto di arrestare Almasri e invece trovò la strada sbarrata dall’ostruzionismo italiano. E le stesse spiegazioni andranno date alla magistratura italiana.

Se le informazioni che stiamo dando dovessero essere confermate, il governo italiano si troverebbe in una situazione molto difficile.
Mancini ci dice che Almasri vive in un appartamento di circa 400 metri quadrati all’interno del comprensorio dell’aeroporto di Mitiga. Ma non nel carcere di Mitiga. Ci dice che è libero di muoversi a suo piacimento. Che una decina di giorni fa è stato a Djerba, in Tunisia, a bordo di una grossa Toyota nera, scortata da altre due Toyota nere. Con 18 guardie del corpo. E che a Djerba in questi mesi ha investito circa 10 milioni, acquistando costruzioni e terreni che ha intestato a parenti e amici. Si è saputo ieri che lunedì la Germania ha consegnato al tribunale dell’Aja un altro criminale libico ricercato dalla Corte internazionale. Si tratta di Albuti, che è il vice di Almasri. Albuti è quel signore immortalato nella foto che pubblichiamo, quando il 21 gennaio accoglie a Tripoli Almasri appena fuggito dalla carceri italiane con l’aiuto del governo Meloni. Che differenza c’è tra la Germania e l’Italia? Forse il governo tedesco non è ricattabile dai killer libici.

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Redazione Eventi e News Redazione Eventi e News in Italia