Altro che Piano Mattei: in Africa decolla l’energia solare made in China

Agosto 29, 2025 - 01:00
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Altro che Piano Mattei: in Africa decolla l’energia solare made in China

Mentre l’Italia si balocca con il Piano Mattei, basato sulle energie fossili e con una spruzzatina di energie rinnovabili, l’Africa sta andando nella direzione opposta e la sua strada energetica porta dritta a Pechino, non a Roma. Secondo gli ultimi dati pubblicati nello studio “The first evidence of a take-off in solar in Africa”, pubblicato da EMBER, «In molti Paesi africani si sta verificando una ripresa dell'energia solare su larga scala».

Per Dave Jones, analista capo di EMBER, «Il decollo dell'energia solare in Africa rappresenta un momento cruciale. Questo rapporto è un invito all'azione, che sollecita una ricerca, un'analisi e una comunicazione più approfondite sull'ascesa dell'energia solare, per garantire che la fonte di energia elettrica più economica al mondo realizzi il suo enorme potenziale di trasformazione del continente africano».

Anche se per l’Africa l'energia solare non è una novità e da più di 20 anni contribuisce a migliorare la vita, nelle scuole e negli ospedali rurali, fa risparmiare i consumatori e permette l'illuminazione stradale, il pompaggio dell'acqua e la realizzazione di mini-reti nelle aree rurali, attualmente, solo Sudafrica ed Egitto hanno una capacità solare installata misurata in gigawatt e non in megawatt. Ma il rapporto EMBER per l’Africa, che si basa sull’altro rapporto “Ember’s China Solar Export Explorer” realizzato grazie ai dati dell’Amministrazione Generale delle Dogane della Repubblica Popolare Cinese (GACC), mostra le prme evidenze di un vero e proprio decollo dell'energia solare in Africa: negli ultimi 12 mesi, le importazioni di pannelli solari dalla Cina sono aumentate del 60% raggiungendo i 15.032 MW. Negli ultimi due anni, le importazioni di pannelli solari al di fuori del Sudafrica sono quasi triplicate, passando da 3.734 MW a 11.248 MW. Questo aumento ha interessato tutta l'Africa. Nei 12 mesi fino a giugno, 20 Paesi hanno stabilito un nuovo record per le importazioni di pannelli solari. 25 Paesi hanno importato almeno 100 MW, in aumento rispetto ai 15 paesi di 12 mesi prima.

Se installati, i pannelli solari importati in Sierra Leone negli ultimi 12 mesi produrrebbero elettricità equivalente al 61% della produzione totale di elettricità dichiarata nel 2023, contribuendo in modo significativo alla fornitura di elettricità. Per il Ciad, sarebbe il 49%. In altri 5 Paesi, le importazioni totali potrebbero aggiungere elettricità equivalente a oltre il 10% della produzione dichiarata nel 2023: Liberia (25%), Somalia (15%), Eritrea (15%), Togo (11%), Benin (10%). Complessivamente, 16 Paesi registrerebbero un aumento di almeno il 5%. L'Africa, tuttavia, in totale, registra solo il 2%, poiché le tariffe in Sudafrica ed Egitto sono molto basse, e insieme rappresentano oltre la metà della produzione di elettricità.

Un pannello solare può ripagare il costo del gasolio importato in pochi mesi. In Nigeria, un pannello solare da 420 Watt viene venduto al dettaglio a circa 60 dollari (0,14 dollari/watt) e produrrebbe 550 kWh in un anno . Al prezzo attuale del gasolio di 0,66 dollari al litro, 60 dollari di gasolio produrrebbero solo 275 kWh di elettricità, quindi, il tempo di ammortamento dell’investimento è di soli 6 mesi. Nonostante i recenti aumenti del prezzo del gasolio in Nigeria, in molti altri Paesi africani il gasolio è il doppio più costoso , il che significa che altrove il tempo di ammortamento ancora più breve. EMBER evidenzia che «Naturalmente, il valore dell'energia solare per i paesi africani non risiede solo nella sostituzione del diesel, ma anche nel favorire la crescita economica attraverso un accesso all'elettricità più affidabile, pulita ed economica.

E’ vero che in 9 dei primi 10 Paesi africani importatori di pannelli solari, il valore delle importazioni di petrolio raffinato supera quello dei pannelli solari di un fattore compreso tra 30 e 107, ma EMBER fa notare che «Questa ondata è ancora agli inizi». Una ricerca di Wood Mackenzie del 2022 ha stimato che 17 Paesi africani avevano una capacità di generazione diesel superiore alla capacità delle centrali elettriche in rete: 28 GW in Nigeria, 10 GW in Ghana e 8 GW in Kenya. Solo negli ultimi 12 mesi, le importazioni di pannelli solari in questi Paesi sono state rispettivamente di 1,7 GW, 0,3 GW e 0,5 GW.

Negli ultimi 2 anni anche un Paese asiatico che si era affidato all’energia nucleare come il Pakistan ha vissuto un enorme boom dell'energia solare, l'Africa non è ancora il prossimo Pakistan, ma il cambiamento avviene rapidamente e da un’analisi iniziale emerge che «La crescita potrebbe essere trainata più dall'energia solare distribuita che da quella su scala industriale».

E il cambiamento avviene rapidamente. In Pakistan, le importazioni sono triplicate in soli 12 mesi. L'ascesa dell'energia solare in Africa è iniziata sul serio, ed è più che possibile che questa crescita sia solo l'inizio.

Muhammad Mustafa Amjad, direttore programma di EMBER, conclude: «Le transizioni energetiche dal basso alimentate dall'energia solare a basso costo non sono più una scelta: sono il nostro futuro. Monitorare questi cambiamenti è ciò che fa la differenza tra un cambiamento disordinato e uno organizzato e accelerato. Quando non si monitora, si perdono tempo e opportunità. L'esperienza del Pakistan lo dimostra chiaramente; la transizione dell'Africa avverrà comunque, ma con dati tempestivi può essere più equa, pianificata e inclusiva».

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Redazione Eventi e News Redazione Eventi e News in Italia