“Basta foto, per favore”: i fan protestano per i troppi spoiler del Diavolo Veste Prada 2

Primo comandamento nell’era dello streaming: non fare spoiler. Neanche se hai l’opportunità di sbirciare il set uno dei film più attesi del prossimo anno, Il Diavolo Veste Prada 2. Le prime foto hanno suscitato un’ondata di entusiasmo collettivo: dopo vent’anni, potevamo rivedere Andy Sachs, Emily, Nigel e ovviamente Miranda Priestly. Ma poi sono arrivate quasi quotidianamente, mostrando sempre più look di Anne Hathaway e Meryl Streep. La gioia dei fan si è presto tramutata in perplessità sui social: se vediamo tutto dalle foto, cosa ci resterà da guardare al cinema?

Il ruolo della moda nel Diavolo Veste Prada 2

Le foto dal set del nuovo capitolo del film cult anni 2000 ci svelano molto del guardaroba dei protagonisti e perfino qualcosa sulla trama. Sappiamo che almeno una scena è ambientata al Met Gala, e abbiamo perfino avuto un’anteprima dell’abito rosso fiammante si Miranda. Di fronte a questi aggiornamenti continui, i fan hanno iniziato a protestare sui social: piano, meno, basta.

La domanda che circola su Threads e TikTok è quella che ci siamo già fatti anche noi: se abbiamo praticamente già visto tutto dai social, cosa ci rimane da guardare al cinema? In un film come Il Diavolo Veste Prada 2, la moda è un altro personaggio. Comprimario. Centrale. Conoscere tutti i look in anteprima – opportunamente documentati e catalogati, con tanto di minuziose indicazioni su brand e prezzi – toglie gran parte della magia. “I paparazzi potrebbero smetterla con le foto?”, si chiede una ragazza su Thread. “Gli abiti sono importanti come la trama – basta spoiler!”

Meryl Streep e Anne Hathaway sul set insieme a New York. (Photo by Aeon/GC Images)

Gli spoiler sui costumi sono spoiler a tutti gli effetti: perché rovinarci la sorpresa di vedere Miranda al Met Gala? E di sapere già cosa indossa? Pensiamo al primo film, e in particolare una delle scene più famose: il cambio look di Andy. Avrebbe avuto lo stesso impatto saperla con gli stivali di Chanel (sì, quegli stivali di Chanel) e la frangetta?

Certo, non sappiamo molto sulla trama. I vestiti rivelano molto, ma non parlano. Ma comunque, una volta seduti di fronte al grande schermo, basterà la storia a farci ignorare la sensazione di guardare qualcosa già visto, già noto?

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L’epoca degli spoiler (e dell’hype)

Il caso degli spoiler sul Diavolo Veste Prada 2 riapre il grande dibattito culturale dei nostri tempi: abbiamo perso il gusto della sorpresa? Tra la cultura dell’hype, la corsa alle anticipazioni e la viralità delle foto, è sempre più difficile essere davvero stupiti. Pensate alle serie tv più attese: o si guardano subito, o si è costretti a uno slalom faticosissimo per evitare spoiler. Bisognerebbe stare alla larga dai social, silenziare gli hashtag, evitare di spulciare i siti web e sbracciarsi di fronte a colleghi e amici: “Shhh, non l’ho ancora vista!”

Le polemiche ci mostrano anche com’è cambiato il nostro rapporto con le novità nell’era dei social. Tra le riprese del primo film (uscito nel 2006) e il secondo sono passati vent’anni esatti. Internet è una presenza quotidiana nelle nostre vite (anzi, nelle nostre tasche) le immagini sono merce di scambio quotidiana, i social sono diventati la prima fonte di informazione.

Anne Hathaway e Emily Blunt in una scena del nuovo film. (Photo by Jose Perez/Bauer-Griffin/GC Images)

I paparazzi devono competere con passanti dotati di smartphone, content creator di TikTok o semplici fan molto determinati. È diventato incredibilmente più semplice divulgare un’immagine su scala planetaria senza porsi domande, ed è diventato più difficile proteggere la segretezza di un libro, di un nuovo disco o, in questo caso, di un film. “Vedendo gli outfit mi sono sentita come se avessi rubato il copione – ha scritto la giornalista Meguire Hennes su Marieclaire – Quando li vedrò proiettati su uno schermo potrei rimanere delusa, perché so già cosa mi aspetta”.

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