Capelli mossi senza un senso: ho risolto con questo metodo che oggi consigliano anche i parrucchieri

Se i tuoi capelli mossi si gonfiano, crespano o sembrano sempre disordinati, la soluzione potrebbe essere più semplice di quanto credi. 

Quando i capelli mossi sembrano sempre fuori posto, non c’è spazzola o phon che tenga. Lì per lì li lavi, li asciughi, sembrano anche ok, poi passa un’ora e ti guardi allo specchio: gonfi, crespi, nessuna forma definita. Non sono lisci, ma neanche ricci. Sono mossi, e la cosa frustrante è non sapere mai cosa aspettarsi da loro. Non hai fatto nulla di sbagliato, semplicemente non stai trattando i tuoi capelli in modo coerente con la loro struttura. Lavorare con l’acqua, non contro, è la chiave. E serve un metodo preciso, non approssimazioni.

Per anni ho provato a domarli con spazzole piatte, piastre, asciugature aggressive. Funzionava? Solo per mezz’ora. Finché non ho provato il bowl method. Me lo ha suggerito un’amica parrucchiera, con lo sguardo di chi sa bene cosa vuol dire affrontare quel tipo di capello che fa come vuole. Lì ho capito che i miei capelli mossi avevano solo bisogno di essere trattati da mossi, non da lisci mancati.

Come funziona davvero il bowl method per capelli mossi

Come anticipato, il metodo si chiama bowl method. Serve una ciotola capiente, dell’acqua tiepida, una maglietta in cotone, una crema modellante (o un balsamo leave-in) e un gel o una schiuma per fissare. Dopo lo shampoo, i capelli si dividono in due sezioni. Si parte da un lato, lasciando l’altro fermo con una pinza. Si districano con le dita, ancora bagnati. A questo punto si immerge tutta la sezione nella ciotola, completamente. Devono gocciolare.

Si passa alla crema modellante: poco prodotto sulle mani, da distribuire con il gesto dello scrunch, cioè si stringono le lunghezze dal basso verso l’alto. Poi si immergono di nuovo nella ciotola. Questo passaggio serve a mescolare acqua e prodotto. Si ripete lo scrunch, poi si applica il gel, direttamente con le mani. A differenza della crema, dopo il gel non si torna nella ciotola. Si tampona con la maglietta in cotone, delicatamente, sempre scrunchando, per togliere l’acqua in eccesso ma mantenere la forma.

Si ripete tutto sull’altra metà dei capelli. Alla fine, si raccolgono con mollette leggere solo per mantenere la forma mentre si preparano al phon. Prima di iniziare l’asciugatura, si fa un ultimo scrunch con la maglietta asciutta. Il phon va usato con il diffusore, a testa in giù, senza muoverlo troppo. L’asciugatura è lenta ma serve. Il risultato: onde separate, senza effetto crespo, morbide, con una forma definita.

Il bowl method funziona perché sfrutta l’acqua per far aderire meglio i prodotti, mantenendo l’idratazione. I capelli mossi si modellano quando sono bagnati, non dopo. E il grande errore è iniziare lo styling quando i capelli sono già parzialmente asciutti. Questo metodo è semplice ma richiede pazienza. Se fatto bene, funziona anche nei giorni successivi: le onde tengono, il crespo resta sotto controllo, e il volume non diventa caos.

Non servono dieci prodotti. Bastano due buoni alleati: uno per definire e uno per fissare. Alcune persone usano il gel, altre preferiscono la schiuma. Io alterno, dipende dal clima. Con l’umidità, il gel dà più controllo. Quando fa secco, la schiuma resta più leggera. Ma la cosa davvero importante è iniziare mentre i capelli sono ancora grondanti. La ciotola serve a questo. Permette di mantenere i capelli nella giusta condizione mentre si lavora una sezione alla volta.

Se hai i capelli mossi che non seguono mai la stessa logica, questo metodo è una base da cui partire. Poi ognuno lo adatta. Ma smetti di combattere la tua texture naturale. Con gli strumenti giusti e i tempi giusti, quei capelli a metà strada tra liscio e riccio diventano il tuo punto forte.

L'articolo Capelli mossi senza un senso: ho risolto con questo metodo che oggi consigliano anche i parrucchieri proviene da SFILATE.