Carlo Bravi arrestato a Roma, il medico indagato per la morte di Simonetta Kalfus continuava ad operare da abusivo

Già indagato per la morte di una sua paziente, morta dopo esser stata sottoposta ad un intervento di liposuzione, e sospeso dalla professione, continuava ad operare abusivamente in una abitazione privata a Roma.
Per questo il medico Carlo Bravi, già sotto inchiesta assieme ad altri due colleghi per la morte della 62enne Simonetta Kalfus avvenuta lo scorso marzo in seguito ad un intervento di liposuzione dopo il quale la donna era stata ricoverata in gravissime condizioni all’ospedale Grassi di Ostia, dove poi era deceduta, è stato arrestato e posto ai domiciliari dai carabinieri del Nas di Roma.
Quando è stato fermato dai militari, il 72enne Bravi stava effettuando un intervento di otoplastica, con l’ausilio di un’infermiera in pensione, nella camera da letto in un appartamento in zona Quadraro abitato da cittadini sudamericani. Quando i carabinieri hanno fatto irruzione, un giovane transessuale brasiliano di 22 anni, che aveva pagato 500 euro in contanti, stava per essere sottoposto da Bravi ad un lifting alle orecchie.
Una situazione ben oltre il limite, quella accertata dagli investigatori nella casa in cui operava Bravi: oltre alle persone, nell’appartamento circolavano liberamente due cani tra vestiti a terra, scarpe e sporcizia. I militari hanno denunciato anche l’infermiera in pensione che stava assistendo Bravi nell’intervento di otoplastica, operazione di chirurgia plastica che mira a correggere difetti o inestetismi delle orecchie.
I carabinieri del Nas di Roma stanno proseguendo le indagini su Bravi per stabilire se il medico, da marzo ad oggi, abbia effettuato altri interventi chirurgici mentre era sospeso dalla professione.
Qual è la tua reazione?






