Caso Park Towers, in 6 vanno a processo

Lug 25, 2025 - 17:00
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Caso Park Towers, in 6 vanno a processo

Nel giorno in cui i sei indagati candidati all’arresto nell’ultimo capitolo dell’indagine sull’urbanistica milanese respingono le accuse davanti al gip – rispondendo alle domande o attraverso memorie difensive – la procura incassa un risultato positivo relativo a un altro troncone di inchiesta, quello sul progetto Park Towers. Sono stati infatti rinviati a giudizio sei indagati in relazione alla costruzione di tre torri, per un totale di 113 appartamenti. Il processo inizierà il prossimo 12 novembre davanti al Tribunale. Tra gli imputati di lottizzazione abusiva, c’è l’imprenditore Andrea Bezziccheri, a capo dell’impresa di costruzioni Bluestone, che figura anche tra gli indagati per i quali la procura ha chiesto al gip l’arresto.

Giancarlo Tancredi, l’ex assessore alla rigenerazione urbana dimessosi lunedì scorso, ha spiegato di aver chiesto una sospensione anche dall’incarico di dirigente del Comune, al fine di evitare l’accoglimento della richiesta di arresto. A Tancredi la procura addebita la partecipazione a un presunto patto corruttivo. L’ex assessore dice di aver sempre agito nell’escluscivo interesse del Comune. Giuseppe Marinoni, ex presidente della commissione paesaggi, utilizzata secondo i pm per aggirare il piano di governo del territorio, davanti al gip Mattia Fiorentini si è avvalso della facoltà di non rispondere. Ma è stata presentata una memoria difensiva in cui si respingono le accuse e si nega l’esistenza di un “sistema”. L’avvocato Eugenio Bono spiega che la richiesta di arresto “è insussistente perché si basa su giudizi morali più che su elementi concreti. Non si arresta una persona per lo sdegno della procura o della società civile per comportamenti eticamente discutibili”.

Il legale afferma che l’inchiesta sarebbe di “sproporzionata ampiezza e impostata su un processo alla speculazione edilizia nei confronti dell’intera città di Milano”. Ha respinto l’addebito di ogni illecito anche lo sviluppatore immobiliare Manfredi Catella. Secondo il sottosegretario all’Economia Federico Freni, che lo conosce bene, “Catella uscirà senza macchia dall’inchiesta. È una persona per bene. I rapporti tra pubblico e privato soprattutto nell’ambito dell’edilizia pubblica sono essenziali per lo sviluppo delle nostre città”. Sulle richieste di arresto, Fiorentini deciderà non prima della settimana prossima, ma potrebbe anche riservarsi la scelta fino a settembre.

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Redazione Eventi e News Redazione Eventi e News in Italia