Chip nel cervello: la Cina accelera la sfida tecnologica con le BCI

Lug 9, 2025 - 18:30
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Chip nel cervello: la Cina accelera la sfida tecnologica con le BCI

Un uomo privo di arti in grado di giocare a scacchi con il pensiero e persone paralizzate che tornano a muovere le mani per mangiare in autonomia. Ormai questi non sono scenari da un futuro lontano, ma i risultati concreti che emergono dalla recente e intensa spinta della Cina nel campo delle interfacce uomo-macchina. Possiamo senza ombra di dubbio dire che la competizione tecnologica globale si sta infiammando, con Pechino che punta a diventare un leader in un settore finora associato principalmente a iniziative statunitensi come Neuralink di Elon Musk.

Il governo cinese ha infatti identificato nei chip neurali un'area di innovazione prioritaria, supportando con ingenti investimenti aziende emergenti come StairMed e NeuroXess di Shanghai. Queste società sono in prima linea nella sperimentazione di dispositivi che promettono di trasformare la vita di persone affette da gravi disabilità. Le storie che emergono da questi studi clinici sono cariche di speranza e raccontano di una svolta sempre più vicina.

Uno dei casi più emblematici riguarda l'impianto di un'interfaccia dotata di sessantaquattro sensori super-sottili, con uno spessore pari a un centesimo di quello di un capello umano, che penetrano direttamente nella corteccia cerebrale. È grazie a questo sistema che il primo partecipante al trial, un uomo privo di arti, ha potuto usare il suo pensiero per giocare a scacchi e altri videogiochi su un computer.


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Redazione Redazione Eventi e News