Come si porta la gonna trasparente oggi (e perché non è mai stata così attuale)

La gonna trasparente non è una novità. Torna ciclicamente quando la moda sente il bisogno di rimettere il corpo al centro del discorso. Negli Anni 90 la trasparenza era una dichiarazione esplicita: nuda, spesso scandalosa. Era l’epoca delle top model trasformate in icone pop, delle passerelle che dialogavano con la nightlife e dei red carpet che anticipavano Instagram prima ancora che esistesse. Kate Moss in abiti impalpabili, le slip skirt quasi invisibili, il tulle che diventava seconda pelle, raccontavano tutti un’idea di femminilità fragile solo in apparenza, in realtà potentissima.

Nei primi Duemila la trasparenza cambia registro: si fa più glamour, più costruita, spesso spettacolare. È il tempo dei tappeti rossi globali, delle immagini virali ante litteram, dei look che fanno il giro del mondo e fissano per sempre un’estetica. La gonna trasparente entra in questo immaginario come elemento di seduzione consapevole, legata all’idea di corpo esibito ma controllato, mai ingenuo.

Oggi, nella stagione Autunno/Inverno 2025-2026, la gonna trasparente torna con un linguaggio diverso. Tra le tendenze più forti dell’inverno, parla meno di scandalo e più di stratificazione.  Non è più il corpo a dominare il look, ma il dialogo tra ciò che si vede e ciò che resta suggerito.

Fendi A/I 2025-2026 (Launchmetrics Spotlight)

Dagli Anni 90 al Y2K: quando la trasparenza era un manifesto

Negli Anni 90 la trasparenza diventa una presa di posizione estetica. Il minimalismo imperfetto, il grunge raffinato, l’idea di un’eleganza non patinata aprono la strada a gonne in tulle, chiffon e organza portate con disinvoltura quasi casuale. Nei 2000, complice l’esplosione della cultura celebrities, la gonna trasparente si carica di spettacolo. Il corpo diventa protagonista assoluto, la trasparenza si fa più teatrale, più costruita, spesso abbinata a dettagli lingerie che non vengono più nascosti. È l’era della femminilità iperconsapevole, dove ogni look è un messaggio preciso.

Kate Moss, 1993. (Photo by Dave Benett/Getty Images)

La gonna trasparente sulle passerelle Autunno/Inverno 2025-2026

Nelle collezioni A/I 2025-2026 la gonna trasparente smette di essere un capo estivo o da sera e diventa parte integrante del guardaroba invernale. Sulle passerelle internazionali emerge come elemento di costruzione del look, spesso inserita in layering complessi: sopra collant coprenti, sotto cappotti strutturati, accostata a maglie pesanti o blazer maschili. La trasparenza non è più totale. È calibrata, studiata, frammentata.

N°21 (Launchmetrics Spotlight)

Il tulle diventa più compatto, l’organza più architettonica, il pizzo più grafico. Il risultato è una femminilità meno esibita e più concettuale, dove il corpo è presente ma non dominante. Brand come Miu Miu e N°21 continuano a usare la trasparenza come strumento narrativo, giocando su sovrapposizioni e contrasti, mentre l’estetica più elgante e affilata di Saint Laurent gioca con i colori.

Lunga, corta, bianca, nera: è questione di linguaggio

La gonna trasparente lunga è quella che meglio incarna lo spirito attuale. Indossata su basi opache crea un effetto di profondità visiva che funziona particolarmente bene con silhouette pulite e colori scuri. La versione corta, invece, conserva una tensione più giocosa e Y2K. È meno sofisticata, ma più diretta. Funziona quando viene bilanciata da elementi forti, come stivali importanti o capi superiori strutturati.

Chanel A/I 2025-2026 (Launchmetrics Spotlight)

Il colore fa la differenza. La gonna trasparente nera è la più versatile e la più contemporanea. Quella bianca resta più eterea, quasi concettuale, mentre il pizzo riporta immediatamente a un immaginario più sensuale, oggi però riletto in chiave meno romantica e più consapevole.

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Gonna trasparente: outfit inverno 2025-2026

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