Creati robot grandi come batteri: autonomi per mesi grazie alla luce
I robot hanno appena raggiunto una dimensione che fino a poco tempo fa sembrava appannaggio esclusivo dei microrganismi. Un gruppo di ricercatori della University of Pennsylvania ha infatti presentato quelli che vengono definiti i più piccoli robot programmabili e autonomi mai realizzati, dispositivi capaci di muoversi, percepire l’ambiente circostante e prendere semplici decisioni senza alcun intervento esterno per lunghi periodi.
Ogni unità è talmente minuscola da risultare quasi invisibile a occhio nudo: misura circa 0,2 millimetri per 0,3 millimetri, con uno spessore di appena 0,05 millimetri. Dimensioni paragonabili a quelle di batteri e organismi unicellulari, ma con una complessità funzionale sorprendente. Nonostante la scala ridottissima, questi microrobot sono in grado di nuotare in liquidi, reagire alle variazioni di temperatura e coordinarsi tra loro in modo collettivo.
Uno degli aspetti più interessanti riguarda la loro struttura. I robot non possiedono parti meccaniche in movimento, una scelta progettuale che ne aumenta notevolmente la resistenza e la durata, soprattutto in ambienti fluidi. Per spostarsi, sfruttano un principio diverso dalla propulsione tradizionale: generano un campo elettrico che mette in movimento gli ioni presenti nel liquido. Questi, a loro volta, trascinano le molecole d’acqua creando una spinta sufficiente a far avanzare il robot. A queste dimensioni, infatti, l’acqua non si comporta come un fluido “leggero”, ma piuttosto come una sostanza densa, rendendo inutilizzabili eliche o giunti.
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