Dal botox viso ai filler di ialuronico, ecco tutta la verità

Giugno 19, 2025 - 18:00
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Dal botox viso ai filler di ialuronico, ecco tutta la verità

Medicina estetica ed estate. Vetrine con vestiti colorati e sbarazzini, bikini più o meno microscopici. Finalmente le vacanze: mare, monti, sole! Sole? Sì, perché è fonte di vita e allegria: abbronzate ci si sente più belle e più vive, piene di energia, anche sensuali. Il sole è nostro amico, non a caso è stato utilizzato per millenni come medicina. Ma l’esposizione ha sia pregi che difetti e il bilancio tra benefici e rischi dipende da quanto, come e quando ci si abbronza. Il sole, di suo, stimola la produzione di vitamina D nella pelle, fondamentale per la salute delle ossa, del sistema immunitario e dell’umore. Migliora anche il benessere mentale: favorisce la produzione di serotonina, un neurotrasmettitore che migliora la disposizione d’animo e aiuta a combattere la depressione stagionale o mal d’estate (il cosiddetto Sad).

Come dissolvere i filler di acido ialuronico, quando non piacciono più?

La luce solare, regolando il ritmo sonno-veglia, aiuta poi a sincronizzare il nostro orologio biologico, migliorando la qualità del riposo. E i benefici non finiscono qui. L’esposizione ha un effetto antibatterico: quando moderata, può aiutare a migliorare alcuni disturbi della pelle, come psoriasi o acne lieve. Infine, last but not least, aumenta la libido, perché incrementa il testosterone nei maschi e il progesterone nelle donne.

Cosa succede alla pelle quando ci si espone al sole

Purtroppo i raggi ultravioletti sono anche responsabili di una serie di effetti negativi sulla cute, come il precoce invecchiamento, eritemi, ustioni, fotodermatiti e tumori cutanei, perché facilitano la produzione di radicali e deprimono l’azione degli antiossidanti naturali. Con la diminuzione di acido ialuronico, collagene ed elastina, la pelle diventa spessa, secca e percorsa da rughe profonde. Inoltre, quando si altera il Dna delle cellule, si ha una maggiore probabilità di tumori cutanei. Per capire il perché di tutto ciò, ricordiamo com’è fatta la pelle. È formata da due strati: uno superficiale, l’epidermide, l’altro profondo, il derma. Quest’ultimo è lo strato strutturale, la “fodera” dell’epidermide. Poi ci sono i fibroblasti, che sintetizzano acido ialuronico, collagene ed elastina.

La funzione dell’acido ialuronico è importante: mantiene idratazione, turgidità e plasticità della pelle, grazie alla sua capacità di “legare l’acqua”.

Medicina estetica: i trattamenti preventivi. Dal botox viso ai filler

Spotlight/Launchmetrics

Purtroppo la concentrazione di acido ialuronico, collagene ed elastina diminuisce nei tessuti con l’avanzare dell’età e proprio con l’esposizione al sole. Per prevenire e curare l’invecchiamento della pelle possiamo agire dal suo interno, reintegrando queste gli- co-proteine con il trattamento Stt (Skin toning therapy), che migliora fortemente l’idratazione e il tono senza cambiare i contorni del viso e senza alcun aumento di volume. Attraverso infiltrazioni di un cocktail composto da acido ialuronico, peptidi, vitamine e botox nella compagine del derma, si ottiene in particolare l’effetto di richiamare i fibroblasti, che producono le sostanze strutturali della cute.

Questo mix, così iniettato, forma una rete profonda nel derma e lo biostimola per circa sei mesi. Il risultato è una pelle subito più tonica e senza rughe. Indolore (si avvale di microcannule sottilissime), l’operazione andrebbe effettuata due/tre volte l’anno. Queste sostanze svolgono, infatti, un’azione antiossidante, ristrutturante e idratante su viso, collo, décolleté e anche mani. Qualche giorno prima di esporsi al sole, consiglio anche il trattamento di botulino per le rughe della fronte e del contorno degli occhi (le cosiddette “zampe di gallina”). I muscoli così distesi permetteranno un maggior afflusso di sangue alla cute e il movimento rallentato dal botox permetterà di diminuire il “consumo” delle proteine nobili, contribuendo a un aspetto più omogeneo della pelle abbronzata.

Questi trattamenti di medicina estetica sono opportuni prima di mettersi al sole. Infatti, contrariamente a quanto si credeva, è consigliabile l’introduzione di acido ialuronico nella pelle (con le “punturine”), perché la protegge proprio in un momento in cui è maggiormente aggredita.

20 minuti di sole (per attivare la Vitamina D)

Riassumendo: il sole è un alleato prezioso, se preso con moderazione. Soprattutto all’inizio dell’estate. Resta valido il consiglio di usare una protezione adatta al proprio fototipo (in particolare in estate e nelle ore centrali).

Personalmente, sono favorevole agli schermi minerali che creano una barriera fisica contro la radiazione dannosa. Nella crema (bianca) vengono aggiunti, infatti, due speciali minerali: ossido di zinco e diossido di titanio. Anche occhiali da sole e cappello sono sempre una buona idea, soprattutto per chi ha chiome poco folte. E ricordate: 20 minuti al giorno bastano per attivare la vitamina D.

* Fiorella Donati è medico chirurgo, specializzata in chirurgia plastica, ricostruttiva ed estetica, è primario di una clinica che porta il suo nome. In questa rubrica si dà un obiettivo ambizioso: “insegnarci” come tenere in equilibrio cuore, corpo e mente attraverso le storie delle tante donne che ha incontrato.

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