Dalla teoria ai laboratori: il cloaking magnetico diventa concreto

Dicembre 26, 2025 - 23:01
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Per anni il cloaking magnetico è rimasto confinato a modelli teorici eleganti ma poco spendibili fuori dai laboratori. L’idea di rendere “invisibile” un oggetto a un campo magnetico, deviando le linee di forza invece di bloccarle, sembrava più un esercizio di fisica matematica che una soluzione ingegneristica. Ora qualcosa sta cambiando, poiché un gruppo di ricercatori della University of Leicester ha dimostrato che questo approccio può essere tradotto in progetti concreti, compatibili con materiali reali e forme complesse.

Lo studio, pubblicato sulla rivista Science Advances, descrive un metodo di progettazione che combina superconduttori e materiali ferromagnetici “morbidi”, disposti in modo da guidare i campi magnetici attorno a un oggetto. Il risultato, almeno dal punto di vista di chi osserva dall’esterno, è che quell’oggetto sembra non esserci: il campo magnetico si comporta come se nulla ne avesse disturbato il percorso.

Il principio di base non è nuovo, ma finora le dimostrazioni pratiche erano limitate a geometrie molto semplici, come cilindri o sfere ideali. Questo rappresentava un ostacolo enorme per l’applicazione industriale, dove componenti e dispositivi hanno forme irregolari e vincoli costruttivi stringenti. Il team britannico ha affrontato il problema partendo da un presupposto diverso: non adattare il mondo reale alla teoria, ma costruire la teoria intorno a ciò che può essere davvero fabbricato.


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Redazione Redazione Eventi e News