Ecco il qubit che può rendere il computer quantistico di Google 1.000 volte più potente

Dicembre 24, 2025 - 21:03
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I computer quantistici continuano a essere considerati uno dei traguardi più ambiziosi dell’informatica moderna, ma il loro sviluppo è ancora frenato da limiti tecnici molto concreti. Come detto più volte, uno dei più importanti riguarda la fragilità dei qubit, le unità fondamentali di informazione quantistica. A questo proposito, il risultato ottenuto dai ricercatori della Princeton University è piuttosto interessante. Il team realizzato un nuovo qubit superconduttivo capace di mantenere la propria informazione per un tempo record.

Il parametro chiave è il cosiddetto “tempo di coerenza”, ovvero l’intervallo durante il quale un qubit riesce a conservare il suo stato quantistico prima che il rumore e le interferenze lo degradino. Più questo tempo è lungo, più un computer quantistico può eseguire calcoli complessi senza accumulare errori. Il nuovo dispositivo sviluppato a Princeton ha dimostrato un tempo di coerenza circa tre volte superiore ai migliori risultati precedenti in ambito accademico e fino a quindici volte migliore rispetto ai qubit oggi impiegati dai grandi gruppi industriali.

Il dato è particolarmente rilevante perché la tecnologia di base è la stessa: si tratta di qubit di tipo transmon, una soluzione già adottata da aziende come Google e IBM nei loro processori quantistici. I transmon sono apprezzati per la relativa robustezza e per la facilità di produzione, ma proprio per questo si pensava che fosse ormai difficile migliorarne ulteriormente le prestazioni. Il team di Princeton ha invece dimostrato che un margine di progresso esiste ancora, intervenendo soprattutto sui materiali.


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Redazione Redazione Eventi e News