Roma, il grande schermo celebra i maestri: Panahi, Temple, Bellocchio e Linklater protagonisti alla Festa del Cinema
Alla Festa del Cinema di Roma 2025 si celebrano quattro grandi maestri del cinema mondiale: Jafar Panahi, Julien Temple, Marco Bellocchio e Richard Linklater. Un omaggio alla libertà, alla musica, alla memoria e al tempo.

Roma, il grande schermo celebra i maestri: Panahi, Temple, Bellocchio e Linklater protagonisti alla Festa del Cinema
Roma si conferma ancora una volta il cuore pulsante della cultura cinematografica internazionale. L’edizione di quest’anno della Festa del Cinema di Roma accende i riflettori sui maestri che hanno segnato, con le loro opere, la storia recente della settima arte. Tra i protagonisti più attesi figurano Jafar Panahi, Julien Temple, Marco Bellocchio e Richard Linklater, quattro autori che, pur provenendo da mondi e linguaggi diversi, condividono una visione autentica, personale e profondamente umana del cinema.
Un omaggio alla libertà di espressione
Il regista iraniano Jafar Panahi, simbolo di resistenza artistica e di libertà di pensiero, porta a Roma la sua voce, spesso soffocata dal regime del suo Paese ma mai spenta. La sua presenza rappresenta un tributo al potere del cinema come strumento di verità e di coraggio civile. Ogni suo film diventa una finestra aperta sul mondo, capace di trasformare la quotidianità in atto politico e poetico allo stesso tempo.
Julien Temple e la musica come ribellione
Con Julien Temple, la Festa celebra l’anima ribelle del rock e la forza delle immagini nel raccontare la controcultura. Dalle leggende dei Sex Pistols alle visioni più intime del suo cinema documentaristico, Temple trasforma l’energia musicale in un linguaggio visivo travolgente. La sua partecipazione rappresenta un ponte tra le generazioni e un omaggio alla cultura pop come forma d’arte autentica e irriverente.
Bellocchio, lo sguardo dell’autore italiano
Impossibile parlare di maestri senza citare Marco Bellocchio, il decano del cinema d’autore italiano. Da decenni il suo sguardo indaga la storia, la memoria e i conflitti interiori del nostro Paese, con una lucidità e una sensibilità che lo rendono un punto di riferimento mondiale. La Festa del Cinema di Roma gli dedica un omaggio speciale, riconoscendo il valore di una carriera che continua a sorprendere per profondità e coerenza artistica.
Linklater e la filosofia del tempo
Dagli Stati Uniti arriva Richard Linklater, autore di opere che hanno ridefinito il concetto di racconto cinematografico nel tempo. Con film come Boyhood e la trilogia di Before, Linklater ha trasformato il cinema in una riflessione sul crescere, sul cambiare e sull’amare. La sua presenza a Roma celebra il cinema come esplorazione del tempo umano, fatto di attimi imperfetti ma veri.
Una Festa che unisce mondi e generazioni
Quest’edizione della Festa del Cinema di Roma non è soltanto una celebrazione di grandi nomi, ma un incontro di linguaggi, culture e sensibilità artistiche. Panahi, Temple, Bellocchio e Linklater incarnano quattro modi diversi di intendere il cinema: come libertà, ribellione, memoria e filosofia. Insieme, raccontano la forza universale dell’immagine in movimento, capace di unire il pubblico e di rispecchiare le complessità del nostro tempo.
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