Fidei donum a Baire, tanta carità e una domanda decisiva



Dopo un viaggio durato 24 ore, a causa degli orari dei voli e di alcuni ritardi, l’Arcivescovo, monsignor Mario Delpini, è giunto a Cuba dal Messico, sempre accompagnato da don Maurizio Zago, responsabile della Pastorale missionaria diocesana. «Siamo contenti della sua visita – spiega don Carlo Doneda, uno dei fidei donum ambrosiani nell’isola – e della splendida mattinata di ritiro spirituale che ci ha proposto, offrendoci una sintesi della sua Proposta pastorale per l’anno 2025/26». Secondo Doneda è stato molto interessante «scoprire come certi suggerimenti dello Spirito Santo siano molto attuali anche per la nostra Chiesa e per le nostre comunità».
Le mamme ragazze
Doneda è in servizio a Baire, dove l’Arcivescovo si è recato a incontrare la comunità parrocchiale di San Bartolomeo. «Appena arrivato – racconta don Carlo – ha incontrato il Gruppo Gabriel, composto da una trentina di ragazze madri, adolescenti dai 14 ai 17 anni, che vengono qui in parrocchia con i loro bambini, non solo per uscire dalle situazioni di disagio e di povertà che normalmente vivono in famiglia, ma anche per essere accompagnate a gestire la loro maternità».
In un clima festoso, monsignor Delpini, grazie alla sua perfetta conoscenza dello spagnolo, ha ascoltato le storie sia di quante sono in comunità da più di cinque anni e i cui bambini già frequentano il catechismo in parrocchia, sia di quante sono appena entrate e attendono il parto. Doneda ne cita una: «Una non c’era perché due giorni fa ha compiuto 16 anni, ma era in ospedale per partorire la sua seconda bambina (per fortuna figlia anche dello stesso padre, cosa per nulla scontata…)». L’Arcivescovo ha incontrato anche i bambini, ha visitato la mostra dei lavoretti fatti in questi mesi e li ha visti partecipare tutti insieme a un gioco preparato dalla loro maestra.
La parabola attualizzata
Sempre sul fronte delle attività caritative della parrocchia, monsignor Delpini ha incontrato anche mamme con figli affetti da gravi problemi di salute, aiutate sia economicamente, sia spiritualmente, nell’accudire ai loro bambini, nel gruppo Alegrando corazon. Al pranzo con il Consiglio pastorale è seguito un dialogo con le donne della terza età, che hanno raccontato le difficoltà di questi anni in Cuba. «Poi sono arrivati i bambini della catechesi – prosegue il racconto di don Carlo -, che insieme agli adolescenti e ad alcuni giovani hanno rappresentato la parabola degli invitati al banchetto (l’Eucaristia), attualizzandola. Subito dopo abbiamo celebrato tutti insieme la Messa insieme al Vescovo».
Solo una mano di vernice?
Il racconto del fidei donum termina con un episodio significativo: «Ieri, mentre le donne pulivano la nostra chiesettina di legno per prepararla alla visita del Vescovo, una di loro mi si è avvicinata dicendomi: “Ma perché non la dipingiamo? A ogni visita di qualche “pezzo grosso” del partito si dipingono le strade e le facciate delle case, anche se dietro magari non non c’è niente…”. Questa immagine mi è rimasta impressa: noi facciamo tante belle cose sul fronte della carità, ma l’impressione è che siano quasi una mano di vernice su esistenze piene di ferite… Se non si riesce a parlare loro dell’amore di Dio, se non si riesce a far sì che possano sentirsi perdonati e veramente accompagnati, la loro vita non riceve il regalo più bello, quello che veramente ti salva».
Nella giornata di oggi i quattro fidei donum con monsignor Delpini e le loro comunità celebreranno a Santiago la festa del patrono della città e della diocesi.
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