Gatto apatico: quali sono i motivi e quando preoccuparsi

Se il tuo gatto appare apatico, disinteressato e passivo, non ignorarlo: potrebbe nascondere un disagio fisico, emotivo o legato all’ambiente.
Quando un gatto comincia a comportarsi in modo strano, spegnendosi piano piano, smettendo di giocare o di interessarsi a quello che lo circonda, qualcosa non va.
Magari lo trovi sempre nello stesso angolo, a fissare il vuoto. Non si lava più, non cerca coccole, non corre quando apri il cassetto delle crocchette. A quel punto una domanda ti viene spontanea: cosa gli sta succedendo?
Un conto è un momento di pigrizia, magari dovuto al caldo o a una giornata più tranquilla del solito. Un altro è quando il tuo gatto sembra davvero aver perso ogni stimolo. Quella si chiama apatia. E, quando si presenta, va presa sul serio. Non è un semplice sbalzo d’umore: può nascondere qualcosa di più profondo, fisico o emotivo.
Perché un gatto diventa apatico?
I motivi possono essere tanti. Alcuni legati alla salute, altri allo stress, altri ancora all’alimentazione. Sta a te, che vivi con lui ogni giorno, osservare bene i segnali.
Un gatto che smette improvvisamente di muoversi, mangiare o prendersi cura di sé potrebbe avere un’infezione, un dolore interno o anche un problema cronico. I disturbi renali, ad esempio, sono molto comuni nei gatti anziani e riducono l’energia.
Lo stesso vale per i problemi dentali: se ha male, eviterà il cibo e si chiuderà in sé stesso. Anche le infiammazioni articolari, i disturbi neurologici o i problemi cardiaci possono manifestarsi così, con una perdita di interesse per tutto.
Pochi lo sanno, ma l’alimentazione incide molto sullo stato emotivo e fisico del gatto. Una carenza di proteine o di vitamine, soprattutto la B12, può rendere il micio letargico.
I gatti sono carnivori obbligati: se non mangiano a sufficienza, anche solo per uno o due giorni, possono andare incontro a problemi gravi. E quando il corpo soffre, lo fa vedere in modi molto più sottili di quanto crediamo.
Anche l’ambiente incide sull’apatia del gatto
I gatti non amano i cambiamenti. Se hai traslocato, portato a casa un altro animale o modificato la routine quotidiana, lui potrebbe averlo vissuto come uno stress. Anche l’arrivo di un bambino, o semplicemente la tua assenza prolungata, possono generare disagio. E a volte si chiudono in sé per proteggersi. Diventano silenziosi, invisibili, come se volessero scomparire.
Ma attenzione: anche la noia può trasformarsi in malessere. I gatti hanno bisogno di stimoli, giochi, esplorazioni, punti sopraelevati, odori nuovi. Non basta una ciotola piena. Serve anche qualcosa che li incuriosisca ogni giorno.
Altri articoli da leggere:
- Come affrontare un trasloco con il tuo gatto: i consigli degli esperti
- Cosa significa se il gatto mi fa l’occhiolino: cosa vuole dirmi davvero
Gatto apatico: i rimedi
Se la situazione dura più di un giorno o due, e noti che qualcosa non torna, contatta il veterinario. Non aspettare, ma nel frattempo osserva, annota comportamenti insoliti, cambia qualcosa nell’ambiente, prova a coinvolgerlo in piccoli giochi.
A volte basta una carezza in più, una zona nuova da esplorare, un oggetto che odora di te. E se necessario, valuta con il medico se serve rivedere la dieta o integrare qualche carenza. L’apatia è un campanello d’allarme. Ascoltarlo è il primo passo per aiutare davvero il tuo gatto.
L'articolo Gatto apatico: quali sono i motivi e quando preoccuparsi è stato pubblicato nella sua versione originale su www.amoreaquattrozampe.it.
Qual è la tua reazione?






