Inchiesta Urbanistica Milano: arrestati Catella, Marinoni e Tancredi: ai domiciliari

L’ex assessore alla Rigenerazione urbana di Milano, Giancarlo Tancredi, e l’imprenditore Manfredi Catella sono stati arrestati nell’inchiesta sull’urbanistica e il presunto “sistema edilizio deviato”. I militari del Nucleo di polizia economico finanziaria della guardia di finanza di Milano, coordinati dai pm Petruzzella-Filippini-Clerici-Siciliano, hanno dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari, depositata mercoledì sera, dal gip Mattia Fiorentini nei confronti del 63enne che si è dimesso lunedì scorso dalla giunta guidata dal sindaco Giuseppe Sala (indagato) e dell’immobiliarista 56enne che, da amministratore delegato di Coima, ha rimesso al cda le deleghe a trattare con la pubblica amministrazione. L’ex assessore è accusato di concorso nei falsi e nella corruzione dell’ex presidente della commissione paesaggio, Giuseppe Marinoni, e di induzione indebita con Sala, Stefano Boeri e Catella per presunte “pressioni” per far votare il progetto dell’ex Pirellino. Il ‘re del mattone’, che con Coima ha cambiato lo skyline di Milano, risponde anche di corruzione per “parcelle” e “incarichi” da 138.873,19 euro versate all’ex membro della commissione, Alessandro Scandurra, in cambio del “contributo assicurato” dal 57enne nelle sedute in cui si sarebbero votati i progetti su Scalo Romana per il villaggio olimpico da convertire in studentato e P39-Pirellino. Entrambi perquisiti, sono stati loro sequestrati i telefoni il 16 luglio. Hanno reso interrogatorio preventivo il 23 luglio assistiti dagli avvocati Giovanni Brambilla Pisoni (Tancredi), Adriano Raffaelli e il professor Francesco Mucciarelli (Catella) che potranno impugnare l’ordinanza davanti al Tribunale del Riesame. Anche Giuseppe Marinoni, l’architetto Alessandro Scandurra e l’imprenditore Federico Pella sono stati arrestati nell’inchiesta sull’urbanistica di Milano. È la decisione del gip Mattia Fiorentini che ha disposto gli arresti domiciliari per il 64enne ex presidente della commissione paesaggio.
Sala: “Mai agito per finalità personali“
“Prendo atto dei nuovi provvedimenti emessi oggi dalla magistratura. Il Giudice delle Indagini Preliminari non ha ritenuto sussistente l’ipotesi di induzione indebita che parrebbe essermi stata rivolta dalla Procura di Milano. Ciò, del resto, corrisponde alla mia più ferma convinzione di non avere mai posto in essere alcuna azione che abbia avuto finalità personali”. Così il sindaco di Milano Giuseppe Sala in una nota in merito all’inchiesta sull’urbanistica
Sala: “Continuerò a lavorare per Milano con dedizione“
“Rimane forte la mia attenzione per la fase delicata che sta attraversando Milano e spero che l’ex assessore Tancredi possa chiarire al più presto la sua posizione, nel massimo rispetto delle prerogative della magistratura. Io continuerò a lavorare per Milano, con passione e dedizione”. Così il sindaco di Milano Giuseppe Sala dopo la conferma dei domiciliari per l’ex assessore alla Rigenerazione urbana, Giancarlo Tancredi.
Gip: “Da privati pressioni su Sala con stop a investimenti“
Costruttori e fondi immobiliari privati “si permettono di esercitare pressioni sulle più alte cariche istituzionali” di Milano “compreso il sindaco Sala” per “ottenere l’approvazione di progetti milionari prospettando, altrimenti, la sospensione degli investimenti e iniziative giudiziarie”. Lo scrive il gip Mattia Fiorentini nell’ordinanza di custodia cautelare sull’urbanistica. Secondo il gip, documenti, chat e prove raccolte dalla guardia di finanza durante l’inchiesta dimostrano che a Milano “tutti, professionisti, politici e imprenditori, erano a conoscenza del fatto che le regole edificatorie venivano abitualmente piegate per soddisfare gli interessi degli investitori”. Un sistema tale da essere quasi “istituzionalizzato” come dimostrerebbe il tentativo, poi fallito, di far approvare dal Parlamento la legge ‘Salva Milano’ che “legittimasse, attraverso interpretazioni autentiche ex post” le “ortopedie linguistiche e tecniche” alla base dei titoli edilizi “illegittimi” e i “disboscamenti dalle norme morfologiche” su altezze, volumi e distanze delle nuove costruzioni.
Gip: “Rodato sistema corruttivo difeso a oltranza da politica“
L’inchiesta sull’edilizia di Milano ha svelato un “sistema corruttivo rodato, remunerativo e da difendere a oltranza” che è stato “avallato dai rappresentanti della politica locale” e ha “stravolto” la “pianificazione urbanistica meneghina” concentrandola in “capo a un ristretto gruppo di potere, assai permeabile alle pressioni delle lobbies costruttrici”. Così il gip Mattia Fiorentini nell’ordinanza con cui ha disposto l’arresto ai domiciliari di Giancarlo Tancredi, Manfredi Catella, Giuseppe Marinoni, Federico Pella, Alessandro Scandurra e il carcere per Andrea Bezziccheri. Una “commissione tra interessi pubblici e privati” si legge nelle 423 pagine della misura incentrata sulla “commissione per il paesaggio”, un “organismo in grado di creare una concentrazione di potere e di veicolarlo verso una spartizione del territorio edificabile a vantaggio di una cerchia ristretta di professionisti e speculatori” anche perché “interamente composta da professionisti” di Milano non remunerati e quindi “influenzabili” dal mondo economico con “allettanti” proposte in libera professione e “soggetti alle pressioni dell’assessore Tancredi”.
Misura analoga per Perra e Scandurra
Provvedimento analogo per il 48enne Federico Pella, ex manager della J+S dimessosi a causa dell’indagine, e il 57enne Alessandro Scandurra, componente della commissione paesaggio fra 2018 e 2024. Marinoni, che durante gli interrogatori preventivi si è avvalso della facoltà di non rispondere e ha depositato una memoria con l’avvocato Eugenio Bono, è accusato di aver operato nella commissione fra 2021 e 2025 in “condizione di totale conflitto di interesse”, omettendo di menzionare o negando “falsamente” di ricevere “incarichi privati dagli operatori della finanza immobiliare” tra cui J+S, Unipol, Redo, Lendlease, EuroMilano, Carfin92, Hines e Coima di Manfredi Catella e di averlo fatto sia personalmente che attraverso collaborazioni con altre società o studi di architettura.
Carcere per Bezzicchieri di Bluestone
Carcere per Andrea Bezziccheri. È la decisione del gip di Milano, Mattia Fiorentini, nei confronti dell’imprenditore immobiliare di Bluestone indagato nell’inchiesta. Il 57enne è stato arrestato per corruzione dalla guardia di finanza di Milano dopo essersi difeso nell’interrogatorio preventivo di mercoledì scorso assistito dall’avvocato Andrea Soliani. Bezziccheri, indagato nel fascicolo per abusi edilizi e corruzione sul progetto ‘Hidden Garden’ di piazza Aspromonte e rinviato a giudizio per le Park Tower di via Crescenzago, è accusato di una presunta corruzione da 279.136 euro attraverso la società Egidio Holding, collegata alla sua galassia di immobiliari, in favore dell’ex membro della commissione paesaggio, Alessandro Scandurra.
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