Inchiesta urbanistica Milano, torna libero Manfredi Catella: revocati i domiciliari

Nell’ambito dell‘inchiesta sull’urbanistica a Milano, torna libero Manfredi Catella. Il tribunale del riesame di Milano ha revocato gli arresti domiciliari disposti il 31 luglio dal gip Mattia Fiorentini per corruzione nei confronti del fondatore e ceo di Coima nell’inchiesta sull’urbanistica della Procura.
Le motivazioni tra 45 giorni
Ci vorranno 45 giorni per conoscere le motivazioni del provvedimento e sapere se l’annullamento dell’ordinanza riguarda i gravi indizi o le esigenze cautelari e quindi la necessità di privare della libertà il più importante immobiliarista di Milano. Dieci giorni fa un collegio differente dei giudici della libertà aveva annullato gli arresti domiciliari per Alessandro Scandurra, l’ex membro della commissione paesaggio che secondo i pm Petruzzella-Filippini-Clerici-Siciliano sarebbe stato corrotto dallo stesso Catella e la custodia cautelare in carcere per il costruttore Andrea Bezziccheri. La settimana successiva i giudici hanno sostituito invece gli arresti con interdittive per un anno per l’ex assessore Giancarlo Tancredi, l’ex presidente della commissione, Giuseppe Marinoni, e l’imprenditori Federico Pella, riqualificando per tutti l’accusa da corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio in corruzione per l’esercizio delle funzioni.
Catella: “Torno a lavoro oggi, esperienza rafforza solidità morale”
“A livello personale tornerò al lavoro oggi stesso dopo un’esperienza importante che ci ha rafforzato nella nostra solidità morale e nell’impegno imprenditoriale che da sempre dedichiamo al nostro Paese, affermando la competenza e la reputazione italiana a livello internazionale”. Così in una nota Manfredi Catella, ceo di Coima, in merito alla decisione del Tribunale del riesame di Milano che oggi ha revocato i domiciliari a suo carico, per il coinvolgimento nell’inchiesta sull’urbanistica.
“In questi 35 giorni dalla notifica dell’indagine preliminare non abbiamo rilasciato alcuna dichiarazione, nel rispetto di quella che riteniamo essere una condotta deontologicamente rispettosa di un processo di valutazione da parte della magistratura che dovrebbe essere una regola innanzitutto morale per tutti – afferma – Come avevamo anticipato lo scorso 16 luglio, dopo avere ricevuto la notifica dell’indagine ci siamo impegnati a fornire ogni prova fattuale della nostra estraneità alle accuse, nel rispetto innanzitutto dei nostri stakeholder e delle colleghe e dei colleghi di Coima”.
Oggi “il collegio del Tribunale del Riesame ha emesso la propria decisione con cui ha annullato la misura cautelare disposta, disattendendo quindi la richiesta della Procura. Siamo fiduciosi che la motivazione della decisione possa contribuire a fare chiarezza sulla vicenda e sulla correttezza del nostro operato”, sottolinea. “In relazione a tutte le circostanze in cui abbiamo interagito con l’Amministrazione comunale, esprimo la stima per la deontologia professionale di Christian Malangone, di Giancarlo Tancredi e dei colleghi che hanno sempre operato nel rispetto della propria funzione pubblica”.
“In questi giorni abbiamo tra l’altro dedicato parte del tempo anche a scrivere il libro ‘Otto – parte prima’ come contributo di riflessione di prospettiva concreta, partendo proprio dall’indagine urbanistica in corso e dalle parole dell’arcivescovo Delpini, di cui anticiperemo la pubblicazione del capitolo 4 ‘Responsabilità’ a breve”, aggiunge Catella.
Renzi: “Annullati 6 arresti su 6, giustizialisti si scusano?”
“Milano. Sei arresti su sei vengono annullati. La giustizia fa il suo corso e vedremo come finirà l’indagine. Ma una domanda: tutti i grandi esperti, politici, giornalisti che ci hanno deliziato con le loro sentenze di condanna alla notizia degli arresti, adesso che fanno? Si scusano? Cambiano idea? Cambiano mestiere? Io sono orgoglioso di essere garantista in un mare di giustizialismo”. Lo scrive su X il leader di Italia viva, Matteo Renzi.
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